Il reostato
Il reostato è costituito da un filo conduttore avvolto su di un supporto isolante, e facente capo a due morsetti A e B. L’avvolgimento è fatto in modo che le spire risultino isolate l’una dall’altra. Sull’avvolgimento può scorrere un cursore metallico, a contatto con il filo, collegato ad un morsetto C. Tra i terminali A e C è inserita, quindi, la resistenza tra A e il cursore. Variando la posizione di quest’ultimo, per la seconda legge di Ohm varia anche la resistenza inserita, in modo proporzionale.
Si tratta quindi di una resistenza variabile e può essere collegato in serie con un carico per regolare la corrente oppure come potenziometro per regolare la differenza di potenziale.
Materiale occorrente
• Cavetti di collegamento
• Un amperometro
• Un alimentatore elettrico
• Un reostato da 50 Ohm
• Un interruttore
• Un resistore da 10 Ohm
Procedimento
Si predisponga il generatore elettrico in modo da avere in uscita una d.d.p. di 5 Volt in corrente continua e si monti il circuito che segue:
Si osservi che il circuito è formato dall’alimentatore, dal carico (un resistore di 10Ω), dal reostato inserito in serie al carico e dall’amperometro. Al posto dell’amperometro, inseriamo in serie un tester con fondo scala 10 Ampere (accuratezza ±2,0%+5).
Si ruoti il cursore del reostato tutto a sinistra, in modo che sia nulla la resistenza tra i morsetti A e C. Poi con l’utilizzo di un altro tester, facendo ruotare il cursore del reostato, prendiamo nota dei valori delle resistenze prodotti dal reostato. Poiché la resistenza totale del reostato è di circa 50 Ohm, in corrispondenza del primo tratto la resistenza inserita tra i morsetti A e C è circa 5 Ohm, per il secondo tratto 10 Ohm e così via. Il tester ci ha dato conferma di questa corrispondenza. Chiarito il buon funzionamento del reostato, togliamo l’interruttore ed inseriamo al suo posto, sempre in serie al reostato, il carico di resistenza 10 Ohm.
Una volta inserito il carico di 10 Ohm in serie al reostato, facciamo ruotare il cursore di un tratto alla volta. La resistenza totale del circuito sarà la somma di quella del reostato più quella del carico. Si prenda nota del valore della corrente in corrispondenza di ciascuna posizione del reostato e si riportino i risultati in una tabella.
Raccolta dati:
Si riportino i dati ottenuti in un sistema di riferimento cartesiano avente nell’asse delle ascisse i valori della resistenza equivalente del circuito, e sull’asse delle ordinate i valori dell’intensità di corrente.
Andamento della corrente in funzione della resistenza:
Esperienza condotta dalla Prof.ssa M. Trezza