25 settembre 2020

Onironauti

Navigatori in un mare di sogni


Ci mise qualche minuto a rendersene conto, la stanza nella quale si trovava stava cambiando. La parete di fronte a lei aveva iniziato ad avanzare minacciosa, graffiando il pavimento di legno sottostante. Stava prendendo consapevolezza di quello che sarebbe successo poi. Una volta raggiunto il punto che delimitava il suo spazio vitale, sarebbe stata schiacciata. Iniziò a sudare freddo. Corse verso la parete mobile per cercare di tenerla lontana da quella opposta, ma la forza motrice la spingeva come se quella che opponeva lei non avesse alcun effetto sulla fatale avanzata. Un senso di impotenza la pervase e l’ansia amara e acida le strinse la gola. Respiro affannato. Gambe tremanti. Sarebbe morta lì.

Ad un tratto qualcosa cambiò. Osservando la scena con occhi disperati si chiese dove si trovasse. Notò l’assenza di un uscita. Cosa ci faceva in quella stanza completamente spoglia e per quale motivo la parete aveva iniziato a muoversi?


No, non è l’inizio di un libro postapocalittico per ragazzi, è la descrizione di uno dei tanti sogni che un individuo all’interno del suo terzo di vita passata nel mondo onirico potrebbe ritrovarsi a fare. Mi sono resa conto di essermi trovata in difficoltà in alcuni punti della narrazione, ho aggiunto dettagli che in sogno non è possibile, o molto poco probabile, ricordare. Non per via di un deficit mnemonico ma per la disattivazione di alcune aree corticali cerebrali durante la fase REM, questa riduzione dell’attività cerebrale spesso rende accettabile il più assurdo degli elementi, come un fiore parlante o un coniglio con l’orologio da taschino, facendoli percepire come elementi plausibili. E’ il problema della distinzione tra sogno e realtà. Quella patina nebbiosa che ricopre un mondo parallelo e visitato quotidianamente. Il riposo di alcune funzioni cerebrali e l’incapacità di accedere alla memoria autobiografica che rendono le storie di morfeo più plausibili del razionalmente accettabile. Ma non è sempre così, o per lo meno non per tutti.


Dagli ultimi decenni del secolo scorso, dopo la dimostrazione da parte dello studioso Keith Hearne della scientificità della presa di coscienza da parte dell’individuo di stare sognando, che la scienza ha definito e studiato i cosiddetti sogni lucidi. I sognatori lucidi, o onironauti, letteralmente navigatori del sogno, sono coloro che, grazie a particolari situazioni vissute in sogno, riescono a rendersi conto di stare sognando e modificare la realtà onirica a proprio piacimento.

Non è raro sentire testimonianze al riguardo, anche se gli onironauti naturali costituiscono il 10% della popolazione, questo non significa che non sia possibile indurre la lucidità all’interno di un sogno anche se questa esperienza non la si è mai fatta spontaneamente. Alcuni psicologi interessati all’argomento hanno teorizzato diverse tecniche per indurre lo stato di coscienza attraverso semplici comportamenti come i controlli di realtà, ovvero il chiedersi ripetutamente durante la giornata se ci si trova in uno stato di veglia o meno. Questo sembrerebbe indurre processi mentali simili anche durante il sonno e una volta ottenuta una risposta negativa aiuterebbero a prendere coscienza senza svegliarsi.

Ciò che davvero incuriosisce riguardo al sogno lucido è come esso può essere prodotto spontaneamente. Secondo i risultati degli studi di LeBerge, la consapevolezza viene innescata da elementi che vengono percepiti come anormali per un contesto di veglia. Questo è difficile da verificarsi in un sogno, ma coerente con gli stati emotivi molto forti quali paura, ansia o eccitazione. Per questo la consapevolezza emerge molto spesso negli incubi. L’emozione negativa produce uno stato di allarme generale che induce reazioni attentive più elevate, con il conseguente riconoscimento di elementi insoliti per un contesto reale.

Inoltre, è stato testata da un esperimento pubblicato sul Journal of Science nel 2015, la possibilità di correlazione tra frequenza di lucidità nel sogno con la capacità di metacognizione, ovvero la capacità di riflettere su se stessi.


Ma cosa comportano questi sogni lucidi?

Pare che essi vengano associati ad un maggiore benessere fisico e mentale, la capacità di affrontare le proprie paure e la possibilità di fare esperienze indimenticabili e impossibili nello stato di veglia.

La possibilità di esplorare il mondo onirico e percepirlo sensorialmente è un'esperienza intrigante e adrenalinica. Le filosofie orientali hanno sempre visto questo fenomeno come l’avvicinamento alla consapevolezza mentale e corporea e la conseguente possibilità di controllo maggiore. Quelle occidentali l’hanno preso in considerazione dopo le prime evidenze scientifiche e il grande schermo ha rappresentato questo mondo facilmente accessibile a chiunque con la spettacolarità del fantascientifico.

Christopher Nolan con Inception ci ha già mostrato come un sogno lucido possa rendere una spy story apparentemente convenzionale, estremamente innovativa ed intrigante. Certo è che non ci dovremo preoccupare dell’innesto di idee o del furto di informazioni durante il sonno, ma la possibilità di sfruttare le potenzialità di quel mondo privo di leggi fisiche e coerenze che la nostra mente crea ogni notte esiste e non è così difficile da raggiungere.

Perciò sognate navigatori di mari ignoti, abitati da città sommerse nelle quale respirare senza branchie non sarà fatale, ma ricordatevi di controllare che la trottola abbia smesso di girare, una volta svegli.


Prese la scheggia di specchio rotto per terra e controllò il suo riflesso. Una massa indistinta e rosea appariva al posto della propria faccia. Stava sognando. Decise di svegliarsi e si ritovò nel proprio letto alla luce del crepuscolo. Controllò la camera circostante e si convinse di essere sveglia. La trottola girava però, su quella scrivania chiara e piena di scartoffie. Si fermò con ampi cerchi, e lei, tirò un respiro di sollievo.


Letizia Chesini


FONTI:

https://www.jneurosci.org/content/35/3/1082

https://www.virtuasalute.com/salute-e-dintorni/sogni-lucidi-le-tecniche-e-la-ricerca-scientifica-parte-2-di-2.html#:~:text=Sogni%20lucidi%20e%20metacognizione&text=I%20sognatori%20lucidi%20sono%20consapevoli,di%20autoriflessione%2C%20la%20cosiddetta%20metacognizione.

https://www.focus.it/comportamento/psicologia/sogni-lucidi-tecnica

https://www.in-psicoterapia.com/articolo-psicologia/sogni-lucidi-paradosso-coscienza/

Libro: L'arte di vivere i sogni. Come diventare un sognatore lucido - Dylan Tucillo, Jared Zeizel e Thomas Peisel

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