Il Braille, il senso dell'incontro

Roma. Convegno “Il Braille, il senso dell’incontro”

I nostri ringraziamenti

L’Istituto Statale “Augusto Romagnoli”, abitato da persone, animato dagli incontri, con la passione dell’educare, ringrazia di cuore tutti coloro che hanno partecipato al convegno del 21 febbraio 2023: relatori, spettatori, curiosi. Ringrazia chi, entrando, ha sentito che il suono dei suoi passi, nella vecchia palestra dell’Istituto, è oggi lo stesso di quando era bambina. E ci deve essere una ragione. Ringrazia chi, sulla porta, non ha riconosciuto nessun volto, tutti nuovi o rinnovati. Del resto ne è passato di tempo. Ah ecco, però, qualcuno lo riconosco e poi gli altri riconoscono me. Ringrazia chi Maria Montessori la conosceva, ma Augusto Romagnoli è stato una scoperta. Ringrazia chi difende i diritti, chi cerca strade, chi c’è stato per anni. Chi aveva altri appuntamenti, ma è riuscito a passare per un saluto. Chi è venuto a trovarci il giorno prima, perché quel giorno, per varie ragioni, sarebbe stato troppo complicato.  Chi ci ha parlato di Braille, chi di poesia, chi di matematica, chi si è emozionato mentre parlava. Chi si è emozionato mentre ascoltava. Chi ha sentito che tornare non ha il dolce sapore della memoria, della frolla, della madeleine, del tè. E’ un caffè e si riprendono i lavori. Chi è andato via con un’idea. Chi ha rivisto la sua casa. Chi ci ha salutato con un abbraccio, con un arrivederci, con un: non sappiamo bene cosa faremo insieme, ma, forse, “insieme” è la chiave. Il senso dell’incontro. Grazie.


Di seguito i materiali del Convegno.

Roma. “Il Braille, il senso dell’incontro”

L’Istituto Statale “Augusto Romagnoli” ha organizzato  per il giorno 21 febbraio 2023, in occasione della Giornata Nazionale del Braille (Legge n. 126 del 3 agosto 2007) il convegno “Il Braille, il senso dell’incontro”.

Il Convegno si è tenuto presso la Palestra, all'interno del Complesso  del Casale di San Pio V a Roma.

La giornata Nazionale del Braille è per l’Istituto “Augusto Romagnoli” un appuntamento importante di riflessione, di confronto sulla storia e sulla attualità del Braille, codice insostituibile per l’autonomia della persona non vedente, per l’accesso al patrimonio culturale, per la costruzione condivisa del sapere, per le infinite possibilità di immaginarsi in un progetto di vita. Il Braille scrive il vero senso dell’incontro, dimensione di una vita pienamente vissuta.

Programma del Convegno 


Prima parte 

Il Braille, il senso dell’incontro 

racconto - arte - spazio 


Saluti iniziali

dott.ssa Gerardina Fasano, moderatrice del convegno (ascolta)

Dirigente Scolastica dell’Istituto "Augusto Romagnoli"

dott. Roberto Russo 

Direttore generale - Link Campus University

Insegnare il Braille, Imparare dal Braille 

prof. Vincenzo Bizzi, pedagogista (ascolta) (slide) (articolo1) (articolo2)

Poesia Tattile. Il Braille incontra l’arte 

prof. Andrea Socrati, docente e collaboratore del Museo Tattile Statale “Omero”  (ascolta) (guarda) (slide)

Il Casaletto di San Pio V. Fontane, Giardini, Viali diventano esperienze tangibili. Spazio di storia, spazio tattile, spazio di incontri

prof. Francesco Scoppola, Direttore Master Cultura Link Campus University  (video) (libro) - dott.ssa Elvira Picchioni, laureata in Archeologia e Civiltà classiche, ha curato per il Master Cultura il capitolo "L'Ospizio Regina Margherita e l'esperimento di Augusto Romagnoli"  (slide)


10.45 -11.15 - pausa 


Seconda parte 

Il Braille, il senso dell’incontro 

"Le persone che trovai" (Augusto Romagnoli) 


La funzione epistemica connessa alle esperienze aptiche: l'incontro con il mondo rappresentativo di A. 

prof. Antonio Passaro, pedagogista (libro)

Un incontro e poi… strade nuove, tra scienze, esperimenti, fantasia

prof. Dario Russo, docente di matematica, e scienze e dott.ssa Michela Botti, Technology Officer at CASPUR

Saluti finali

dott.ssa Gerardina Fasano, moderatrice del convegno

Dirigente Scolastica dell’Istituto "Augusto Romagnoli"


Da una pagina di Augusto Romagnoli, Ragazzi ciechi, Zanichelli, 1924 

L'esperimento. Le persone che trovai 

Le mie visite all'Ospizio Margherita incominciarono il 17 aprile del 1911. Era stata messa a mia disposizione una carrozza, poiché ancora la tramvia non andava in quei pressi, con facoltà di trattenermi nell'Istituto ogni giorno, nelle ore in cui la mia presenza non disturbasse l'ordine della comunità. Nel reparto che più m'interessava trovai cinque bambine di età inferiore ai tredici anni, in compagnia di una ventina di giovani, che erano cresciute nell'ospizio. Alcune avevano già passati i trent'anni, giorno per giorno, in quella vita uguale, non diversa perciò da quella delle loro piccole compagne, se non per un sentimento di umiltà e di rassegnazione, che le rendeva più docili e devote; curve le spalle e il capo, anche per effetto delle molte ore sedute al lavoro della calza, dell'uncinetto e del tombolo; ovvero a suonare il piano, sempre studenti dei primi corsi, per mancanza di maestri e di libri. Chi ha visitato una catacomba e provata la tristezza e la pace che ispira, potrà avere un'idea della mia prima impressione. 

(scarica il libro https://www.liberliber.it/online/autori/autori-r/augusto-romagnoli/ragazzi-ciechi/ )

immagine della locandina del convegno con i nomi dei relatori
immagine della locandina del convegno con il programma
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