Buone Pratiche
di Cinema

CAST ARTISTICO E TECNICO E LE TROUPE

alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini

Motore - Ciak in campo - Silenzio - Azione - Stop

Motore - Ciak in campo - Silenzio - Azione - Stop; sono le magiche parole che pronuncia il regista per avviare le riprese sul set.

Quando ad alta voce il regista annuncia “Motore”, l’operatore di ripresa (che riprende con lo smartphone, la telecamera, la macchina fotografica o la camera semi professionale) risponde prontamente “Partito”! Da quel momento l’operatore aspetterà il comando “Stop” la parola che il regista usa per terminare le riprese.

Il ciacchista, dopo il “motore”, deve dire a voce alta quanto scritto sul ciak (nell'ordine, solitamente: n° scena, n° inquadratura e n° della ripresa).

A quel punto il regista intima con la parola “Azione” l’inizio della scena in cui si muoveranno e dialogheranno gli attori e le attrici in scena cioè i nostri alunni del cast artistico. Tutti i partecipanti rigorosamente in silenzio stanno dietro la macchina da presa.

Durante le riprese ogni minimo rumore viene registrato, e più la macchina è professionale più vengono avvertiti i più piccoli fruscii, la parola SILENZIO è assoluta e vale come detto per tutti i partecipanti del set, la troupe, elementi di un ingranaggio in cui tutti sono importanti specialmente nel silenzio delle riprese.

Alla fine della scena il regista è fondamentale che annunci lo STOP. Questa è la parola segnale che ferma le riprese e in cui si ci può rilassare, ma non troppo, perché la troupe sta già lavorando per imbastire la prossima scena.


Lab_Cinema_2020.pdf
presentazione del laboratorio audiovisuale Cinema a Scuola
fotografie di scena Durante la Giornata della Memoria 2020
Coordinatrici di progetto: R.Omicioli e P. Ferretti
Direttore di scena: prof. Andrea MarcaccioPhoto: Aurelio Buono

Buone Pratiche di Cinema

Con il termine «cinema» si intende una forma di spettacolo basata sulla proiezione di immagini in movimento. Fino al recente avvento del digitale, l'espressione «fare cinema» indicava l'arte e la tecnica di ripresa, lavorazione, produzione e proiezione di pellicole cinematografiche. Il cinema ha sempre guardato alle arti che lo hanno preceduto in particolar modo alla pittura, trovandovi spunti per arricchirsi.


Un piccolo decalogo tecnico delle fasi di lavoro del nostro laboratorio audiovisuale:

Qualche piccolo principio per iniziare:

1. Gli alunni e le alunne creano, lavorano, praticano il cinema collaborando, tutti.

Insegnanti, docenti e facilitatori fanno in modo che gli studenti lavorino tutti e seguano ogni parte del processo creativo e del percorso laboratoriale e didattico.


2. Dividiamo gli alunni e le alunne tra troupe (5 o 6 persone che girano un corto) per un cast tecnico e un cast artistico.


3. Non tutti vorranno apparire, ma a tutti farà piacere essere utili per questo ci si può dividere in cast tecnico.


4. Insegnanti, docenti e facilitatori fanno in modo che gli studenti lavorino e decidano cosa deve fare ognuno dividendo le pratiche di cinema tra queste attività che appartengono ai "mestieri del cinema".


  • Regista

  • Segretaria di edizione

  • Sceneggiatore e soggettista

  • Truccatore

  • Costumista

  • Montatore

  • Tecnico di ripresa

  • Fotografo di scena

  • Microfonista

  • Ciakkista


  • Protagonista

  • Antagonista

  • Personaggi secondari

  • Comparse


Troupe

è la formazione minima di alunni e alunne che girano un corto
  • regista

  • fotografo

  • operatore

  • fonico

  • scenografo

  • Ciakkista o segretario/a di produzione.


continua a leggere l'articolo: "Le fasi tecniche delle buone pratiche di Cinema"



Le fasi tecniche delle
buone pratiche di Cinema

FASE 1: LA SCRITTURA

Dopo aver compilato una Unità Didattica di Apprendimento (U.D.A.) gli insegnanti “lanciano” il compito alla classe o al gruppo interclasse del laboratorio audiovisuale.

In questa fase si mette su un laboratorio di scrittura creativa partecipata da tutti. Si lancia un tema che diventerà il soggetto e poi ancora, progressivamente un copione. Normalmente è meglio adottare la tecnica del brainstorming per ottenere un soggetto condiviso. Magari ottenendolo dall’immaginazione degli alunni, o da un contenuto/percorso interdisciplinare in corso d’opera in classe.

Dunque dal tema si passa al soggetto che include una descrizione della storia in grandi linee. La storia verrà suddivisa in sequenze, questa a sua volta può essere suddivisa in gruppi diversi di scrittura che arriverà fino ai dialoghi ed al copione di scena.

Fin qui c’è già stato un lavoro notevole, si rende utile impaginare un book di lavoro (va bene se prende la forma di quadernone con gli anelli e buste dove inserire il lavoro e gli elaborati dei gruppi di scrittura). Il Book di lavoro tornerà utile al momento di girare, nella fase (4) di ripresa, come promemoria.

Il book di lavoro contiene le annotazioni di regia, gli oggetti di scena da trovare e collocare, la lista dei personaggi e i loro costumi scena per scena, schede tecniche per organizzare il set di ogni scena, l’elenco delle scene e dei ciak utili e buoni da utilizzare per la fase di montaggio (fase 5), disegni e foto di scena dello scenografo … Il book di lavoro passerà di mani in mani da gruppo in gruppo, da set in set, fino ad arrivare al montatore che comincia la sintesi e l’editing per il prodotto finale, il corto, il video storytelling, l’animazione.


FASE 2: LA LETTURA

Finito il lavoro dei gruppi di scrittura e quando la sceneggiatura è finita si procede con la lettura condivisa con tutto il cast (la classe) da parte del docente che avrà già apportato le modifiche necessarie per creare una storia organica e di senso..


FASE 3: l’ASSEGNAZIONE DELLE PARTI

Finita la lettura si procede ad assegnare le parti e suddividere il cast tecnico e quello artistico.

Gli attori (il cast artistico) cominciano a studiare le parti e i dialoghi. Il cast tecnico si mette a lavoro per i set, dove girare, prepara i costumi e stabilisce i trucchi, regista e fotografo provvedono all’esplorazione dei set in esterno se il copione lo prevede.


FASE 4: MOTORE … AZIONE, SI GIRA!

Con qualunque mezzo possibile. Normalmente oggi i dispositivi digitali come smartphone, tablet o iPad sono sufficienti per girare con una buona qualità di ripresa (HD). Meglio sarebbe poter girare con una telecamera digitale semi professionale messa a disposizione dalla scuola. In qualunque modo giriamo, l’importante è trasmettere un metodo, laboratoriale nel nostro caso.

Durante le riprese, il segretario di edizione è l’alunno/a che si prende carico di segnare tutte le riprese buone e non, da utilizzare come riserva per il montaggio. Durante le riprese è meglio abbondare con le girati ed avere più telecamere che riprendono la scena contemporaneamente non solo per creare vari punti di vista ma anche girare un backstage.

Fondamentale è l’alunno/a ciacchista che assegna e segna il numero delle riprese o girati (sequenze) e dati della scena.


FASE 5: MONTAGGIO e COLONNA SONORA

Questa è la fase più solitaria. Può svolgerlo un piccolo gruppo di tre, quattro alunni al massimo. Dunque si può decidere di assegnare l'intero compito a un ragazzo/a o di farlo/a lavorare insieme alla "visione" del "regista". Di solito è meglio lavorare in tre, o quattro: regista, montatore e direttore delle luci (il fotografo di scena in alternativa) e, o lo sceneggiatore/trice, così da discutere insieme il "senso" del racconto e dello storytelling che mano a mano va montato nella linea di montaggio del software.

Per il montaggio delle scene e l’editing audio non occorrono software costosi anche se a livello scolastico un software evoluto non sia male e il costo non supera le €. 200 (Final Cut della Apple, per esempio). Diversamente bastano i programmi di base (movieMaker per Windows e iMovie per Mac). Programmi gratuiti di sistema più che sufficienti per realizzare la maggior parte dell’editing video e audio.

Per la colonna sonora sia l’iPad che i tablet Android ci sono delle APP fantastiche per suonare con strumenti virtuali, elaborare il suono, registrare ad alta risoluzione sonora. Il programma gratuito e completo per fare editing audio è "Audacity" (PC & MAC) e "GarageBand" per Apple.


FASE 6: CONDIVIDERE

Finito il prodotto, il corto o l’animazione si può condividere insieme alla classe e, con altri docenti della sezione. Magari prima della proiezione a scuola condividendolo con i compagni e la classe professori compresi, nominandoli giuria di qualità. Il film, il corto o l’animazione è piaciuto/a? Cosa si può migliorare? Si vede e si sente che è un lavoro di gruppo?

Successivamente si può condividere e socializzare con la scuola e con i genitori in una proiezione nell’Istituto. Quest'ultima è la formula che preferiamo tanto che ai laboratori di primavera (nella nostra scuola ogni anno) c'è un giorno, di solito il sabato, è dedicato proprio a far vedere i risultati, in generale, dei vari prodotti elaborati tra cui quelli del laboratorio audiovisuale, Cinema a Scuola.

Oltremodo, nel nostro caso, è possibile fruire i Corti, gli Stop Motion ed altri prodotti audiovisuali nel sito della scuola o da questo blog, selezionandoli sull'indice della Home Page (colonna a sinistra). Navigando sulla Web Radio & Tube RADIONAUTI 3puntozero, o dal canale You Tube dell’Istituto comprensivo Giacomo Leopardi.


Articolo di base della prof.ssa Elisabetta Monetti
adattamento: prof. Aurelio Buono "cinema a scuola | laboratorio audiovisuale".

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