Caro signor Bezos,
in qualità di CEO di Amazon, una delle aziende più grandi e influenti del mondo, Lei ha l'opportunità unica di avere un impatto positivo sull'ambiente e sulla comunità globale. A questo proposito, vorrei sottoporre alla sua attenzione un problema sempre più preoccupante: l'impatto ambientale del consumismo e il ruolo che la sua azienda svolge in questo problema attraverso l'uso del coltan nei suoi prodotti.
Il coltan è un minerale composto da columbite (Fe, Mn)Nb2O6 e tantalite (Fe, Mn)Ta2O6 che viene utilizzato nella produzione di molti prodotti tecnologici, tra cui smartphone, computer portatili e altri dispositivi elettronici. Viene estratto principalmente in Africa, dove il processo di estrazione avviene spesso in modo non sostenibile, con conseguenze negative sia per l'ambiente che per le comunità locali. La deforestazione, l'inquinamento delle acque e la perdita di habitat per la fauna selvatica sono solo alcuni degli effetti negativi causati dall'estrazione del coltan. Inoltre, l'estrazione di questo minerale avviene spesso in aree in cui sono presenti conflitti armati, il che significa che il coltan può essere finanziato da attività illecite e può contribuire alla violenza e alla destabilizzazione delle regioni in cui viene estratto.
L'estrazione del coltan è spesso associata allo sfruttamento dei bambini. In particolare, in alcune regioni dell'Africa, i bambini sono costretti a lavorare in condizioni pericolose e spesso sono sottoposti a violenze e abusi. Lavorare in miniere di coltan può essere estremamente pericoloso, con il rischio di incidenti e di esposizione a sostanze chimiche nocive. Inoltre, molti bambini sono costretti a lavorare per diverse ore al giorno senza ricevere un adeguato salario o avere accesso a servizi essenziali come l'istruzione.
In quanto leader dell'industria tecnologica, Amazon ha una grande responsabilità nel garantire che i prodotti che vende siano ottenuti in modo sostenibile e responsabile. Tuttavia, la cultura consumistica promossa dalla vostra azienda e da altre simili ha contribuito a creare una società dell'usa e getta, in cui le persone sono incoraggiate ad aggiornare costantemente i loro dispositivi elettronici, portando a una domanda infinita di coltan e di altre risorse. Questo ciclo costante di consumo non solo ha conseguenze negative sull'ambiente, ma porta anche a disuguaglianze economiche, poiché i profitti derivanti dalla vendita di questi prodotti spesso non vanno a beneficio delle comunità locali in cui le risorse vengono estratte.
Alla luce di questi problemi, vorremmo suggerire ad Amazon di prendere provvedimenti per affrontare l'impatto ambientale del consumismo e il ruolo che la vostra azienda svolge in questo problema. Un modo per farlo sarebbe quello di adottare pratiche di acquisto responsabili per tutti i materiali utilizzati nei suoi prodotti, compreso il coltan, per garantire che siano ottenuti in modo sostenibile e responsabile. Inoltre, suggeriremmo ad Amazon di prendere in considerazione l'implementazione di misure per sostenere lo sviluppo di tecnologie sostenibili che non si basino sull'estrazione di risorse come il coltan per soddisfare la domanda di dispositivi elettronici.
Sappiamo che la vostra azienda è già impegnata in numerose iniziative per promuovere la sostenibilità, ma credo che ci sia sempre spazio per fare di più. In quanto leader del settore tecnologico, Amazon ha l'opportunità di dare l'esempio ad altre aziende e di avere un impatto positivo sull'ambiente e sulla comunità globale. Spero che questa lettera contribuisca a portare alla vostra attenzione questi problemi e che prendiate in considerazione l'implementazione di misure per affrontarli.
Cordiali saluti,
gruppo di scienze del liceo A. Vallisneri di Lucca (Flavia Elezi, Ludovico Giacoppo, Filipppo Lorenzetti, Zeno Sargenti).
Cara Terra,
purtroppo ci stiamo rendendo conto troppo tardi che ti stiamo rovinando. I nostri stili di vita necessitano di troppe risorse, che si sono create in migliaia di anni e noi stiamo finendo in pochi secoli, perché non sei in grado di riprodurne abbastanza per il ritmo che teniamo.
I paesi in cui si trovano queste risorse sono quelli più poveri e attorno ad essi si creano dei mondi di sfruttamento e guerre. Alla fine però i lavoratori dai guadagni di queste materie prime non ne traggono alcun vantaggio. Un esempio è la sabbia nera, il coltan. Questo minerale è uno dei componenti fondamentali di videocamere, consolle di videogiochi e dei cellulari, che continuano a moltiplicarsi.
Si tratta di una combinazione tra colombite e tantalite che serve a ottimizzare il consumo della corrente elettrica nei chip di nuovissima generazione. Anche se molti non so a conoscenza del Coltan, quest’ultimo è causa di una lunga guerra nella Repubblica Democratica del Congo che ha causato più di 4 milioni di vittime. Si tratta di una guerra voluta ed alimentata per permettere i traffici illegali: le varie milizie presenti sul territorio sfruttano la situazione proprio per impadronirsi dei giacimenti e quindi poter esercitare il monopolio dell’estrazione, contrabbandare il minerale nei Paesi vicini come il Ruanda, che è diventato uno dei maggiori esportatori pur non avendo giacimenti di coltan, per poi venderlo alle industrie produttrici di componenti elettronici. Spesso è anche usato come merce di scambio per ricevere armi.
L’estrazione del coltan, poi, non è granché difficoltosa e le milizie utilizzano manodopera minorile. Devono scavare all’interno di queste montagne, in buchi di un metro di diametro e 15 di profondità. Questi scavi sono molto pericolosi perché spesso crollano e le persone rimangono sotto terra e non vengono nemmeno estratti i corpi. Un rapporto di Medici senza frontiere spiega che molte di queste persone muoiono di fatica e di diverse malattie che questo minerale può portare: l’esposizione alle polveri ha notevoli conseguenze dannose, come malattie polmonari da inalazione di metalli pesanti, dermatiti da contatto o deformazioni muscolo-scheletriche per il sollevamento di enormi pesi.
Noi come singoli possiamo fare poco per combattere queste ingiustizie. Possiamo partire dalle piccole cose come comprare telefoni di cui sappiamo la provenienza dei materiali e che non derivino dallo sfruttamento. I vari governi mondiali e principalmente l’ONU dovrebbero impegnarsi per far fronte a queste grosse prolematiche che stanno diventando sempre più gravi e garantire anche a questi bambini le stesse opportunità che abbiamo noi.
Vanessa Albanese, Anna Borzani, Federico Paoli 3b
Care generazioni future,
Sono molte le questioni che riguardano l’ambiente che affliggono il nostro tempo e se non attuiamo cambiamenti significativi la situazione peggiorerà. L’attuale stato di salute del nostro ambiente è nelle nostre mani e la dipendenza della nostra economia dai combustibili fossili e altre pratiche come la deforestazione, stanno lentamente causando danni come il cambiamento climatico o la perdita della biodiversità della Terra. Invitiamo le generazioni presenti a sorvegliare l'ambiente e a mantenere le condizioni di vita affinché le generazioni future non debbano subire l'inquinamento che potrebbe mettere a rischio la loro salute. I principali problemi ambientali con i quali le generazioni attuali devono fare i conti sono quattro: deforestazione, inquinamento idrico, inquinamento dell'aria e esaurimento dello strato di ozono. Tutti e quattro sono causati da comportamenti scorretti dell'uomo, come il rilascio di alcune sostanze inquinanti oppure l'uso di semplici dispositivi tecnologici che tutti noi usiamo abitualmente o l'agricoltura intensiva o il rilascio di sostanze chimiche in fonti d’acqua come mare, fiume laghi e oceani. Tutto ciò può causare sia danni all'ambiente ma anche mettere a rischio la salute stessa degli esseri umani.
Ma l’Europa sarà in grado di affrontare le sfide future?
In Europa sono molto sfruttate le risorse energetiche non rinnovabili, solo un decimo dell'energia proviene da fonti rinnovabili. La fonte maggiormente utilizzata è rappresentata dai combustibili fossili come il petrolio, carbone e gas naturale. Queste risorse però oltre a essere inquinanti sono anche destinate a esaurirsi, rappresentano la principale fonte di gas serra e quando vengono bruciate per produrre energia liberano nell'aria elevate quantità di CO2 e altri inquinanti.
Si stima che il carbone sia il più inquinante, in quanto responsabile di oltre il 45% delle emissioni di gas serra provenienti dai processi di combustione. Inoltre i Paesi europei pur avendo un'economia molto sviluppata, hanno problemi economici come la disoccupazione e la disuguaglianza di reddito, e risultano poveri di risorse minerarie e energetiche e si trovano costretti ad importarle.
Coloro che subiscono i maggiori danni sono i bambini, spesso sottratti alle famiglie e costretti a lavorare gratis. Già dall'età di 4/5 anni vengono sfruttati per raggiungere i punti meno accessibili e costretti a lavorare ininterrottamente 15 ore a mani nude, la maggior parte di loro non arriva al compimento del trentesimo anno di età. Una volta estratto il coltan viene trasportato alle miniere dai cosiddetti "portatori", i quali sono costretti a percorrere lunghi tratti di strada a piedi con enormi carichi che portano sulle spalle. Inoltre il coltan contiene piccole quantità di uranio, che senza le giuste protezioni causano malattie fatali come i tumori.
Cosa suggeriamo di fare? Per porre fine allo sfruttamento di adulti e bambini nell'estrazione del Coltan, potremmo acquistare cellulari da aziende che si preoccupano di realizzare telefoni di alta qualità senza inquinare l'ambiente o ricorrere allo sfruttamento. Un esempio è FairPhone, un'azienda olandese che non usa questo minerale e produce telefoni in fabbriche a norma. Inoltre FairPhone usa anche pezzi di vecchi telefoni usati, dando così un nuovo utilizzo a oggetti che sarebbero stati scartati.
È compito nostro e delle generazioni future quello di preservare l'ambiente e il ruolo fondamentale che esso ha nella nostra esistenza che ormai le nostre abitudini stanno lentamente distruggendo. Non è l'ambiente a doversi adattare al nostro stile di vita, ma noi a dover cambiare abitudini nel rispetto e per la salvaguardia di esso.
Amal Eddbiri e Adriana Vannucci 3b
Caro Xi Jinping,
le scrivo per farle fare una riflessione riguardante il coltan, ovvero quel materiale raro e prezioso che rende possibile la realizzazione dei nostri amati smartphone. Premetto che ho deciso di scrivere proprio a lei questa lettera poiché come ben sa è proprio nel suo paese, la Cina, che vengono fabbricati questi apparecchi tecnologici, che hanno reso possibile “l’era digitale” che noi tanto amiamo. in questa lettera le fornirò alcuni dati e argomentazioni che spero la facciano riflettere nell’iniziare a cercare nuovi metodi di estrazione e lavorazione per continuare a produrre gli oggetti che ormai fanno parte della nostra quotidianità.
Nel Congo è concentrata circa l’80% dell’esistenza di Coltan dell’intero pianeta. Il processo di raffinazione invece consiste nel trattare il metallo raro con agenti chimici altamente tossici ed inquinanti.Il processo di estrazione del materiale grezzo è fatto con metodi medioevali, sfruttando esseri umani come bestie.
La ricerca condotta dalle università di Lumumbashi, presenta delle conclusioni sconvolgenti: l’esposizione all’inquinamento da sostanze tossiche può provocare difetti alla nascita nei figli di coloro che lavorano nelle miniere di cobalto e coltan della Repubblica Democratica del Congo.
Non a caso però l’estrazione va avanti da oltre 100 anni ma sono stati realizzati pochissimi studi sull’effetto dell’inquinamento da sostanze tossiche. Nel 2016 Amnesty International aveva evidenziato come donne, uomini e moltissimi minorenni lavorassero nelle miniere senza mascherine né guanti. Numerosi minatori avevano raccontato che soffrivano di tossi continue, dolori polmonari e infezioni alle vie urinarie.
Non mi fraintenda signor presidente io so benissimo che non è lei il solo responsabile di questi sfruttamenti, so benissimo che dietro a tutto non è convolto solo il suo paese, ma molti altri tra cui noi.Spero che si riesca in un futuro il meno distente possibile a risolvere questo enrome problema di sfruttamento, riuscendo a utilizzare metodi di estrazione che non coinvolgano lo sfruttamento delle persone e dei bambini. Grazie della lettura signor presidente
Giulia Gonfiantini 3b