Rappresentazioni a soggetto storico nell'arte

Nel corso dell’Ottocento, allo stile neoclassico seguirà quello romantico, attento alla resa delle emozioni, e poi il Verismo, più attento alla rappresentazione di condizioni quotidiane. A prescindere dagli stili, una larga parte dell’arte italiana ottocentesca è arte di storia, attenta a raffigurare valori e momenti significativi della storia nazionale, per l’Italia il tricolore, i combattimenti per l’indipendenza dallo straniero, i protagonisti politici e militari dell’epoca. In alcuni casi, anche la semplicità della vita quotidiana dei soldati.
Il pittore romantico Francesco Hayez, celebrando eventi storici medioevali, esalta i valori della libertà e del patriottismo contemporanei nelle opere Pietro Rossi prigioniero degli Scaligeri e Il Bacio.
Baldassare Verazzi, discepolo del pittore romantico veneziano Hayez, rappresenta i moti risorgimentali preunitari milanesi: sua è l’opera Combattimenti a Palazzo Pitta, nota come Episodio delle Cinque giornate. Odoardo Borrani, pittore macchiaiolo, nell’opera 26 aprile 1859 e Cucitrici di camicie rosse celebra l’inizio della seconda Guerra di Indipendenza e il Risorgimento dal punto di vista più intimo delle donne che cucivano le divise dei garibaldini e le bandiere tricolori.
Giovanni Fattori, principale pittore italiano macchiaiolo dell’Ottocento, non eroicizza le vicende militari ma fissa i momenti di importanza sociale: in Campo italiano alla battaglia di Magenta raffigura il ritorno dei feriti, in In vedetta l’attesa dei soldati nei momenti privi di combattimenti.
Di Remigio Legat l’opera La battaglia di Calatafimi, scontro aspro e decisivo con cui Garibaldi e i Mille liberano la Sicilia dai Borboni. Di Pietro Aldi l’affresco L'incontro di Teano, che celebra l’incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II che conclude la spedizione dei Mille e segna la nascita del Regno d’Italia.
Anche il milanese Gerolamo Induno è pittore di vicende storiche salienti: La partenza dei coscritti del 1866 racconta, con sguardo amaro e disincantato, la partenza dei combattenti per la terza guerra di Indipendenza.