La caricatura nella storia dell'arte

La caricatura è una modalità di rappresentazione di carattere umoristico o satirico e si ottiene esagerando i tratti fisionomici di una persona. L’obiettivo, attraverso la deformazione, è quello di denunciare, criticare o semplicemente far ridere.

Se corredata di scritte, la rappresentazione può assumere la caratteristica di fumetto. A partire dall’Ottocento, con la diffusione dei giornali, la caricatura si trasforma in un vero e proprio genere. Con la caricatura si sono cimentati artisti importanti come Leonardo da Vinci (che si servì della fisionomia esasperata da deformità, nasi ricurvi, rughe e bitorzoli per descrivere al meglio i moti dell'animo umano), Gian Lorenzo Bernini e Pablo Picasso.

Anche a Bologna, presso la bottega del Carracci, alla fine del Cinquecento, è possibile trovare disegni a carattere caricaturale. Nel corso dei secoli la caricatura ha assunto una funzione politica e sociale. È stata dunque utilizzata per criticare la classe dirigente e prendere in giro personalità influenti; ha conquistato le pagine dei grandi giornali ed è stata sfruttata come strumento di propaganda in periodo di guerra.

La caricatura costituisce un importante specchio della vita sociale e politica di un paese, un modo nello stesso tempo per guardare al mondo contemporaneo con un pizzico di ironia e leggerezza.

Tra i tanti disegnatori a carattere caricaturale si può segnalare l’italiano Tullio Pericoli

Caricatura di Umberto Eco

Tullio Pericoli

Caricatura di Einstein

Tullio Pericoli

Caricatura di Alberto Moravia

Tullio Pericoli