La rappresentazione di affetti e di sentimenti nell'arte
“Gli amanti” René Magritte
“Amore e Psiche” Antonio Canova
“L’urlo” Edvard Munch
I sentimenti, i pensieri e le passioni svolgono un ruolo fondamentale nell'esistenza dell'uomo come essere sensibile e pensante.
Esistono infiniti sentimenti e, a partire dalle emozioni di base ogni persona sistematizza le sfumature diverse del proprio sentire in modo più o meno profondo.
Qual è dunque il ruolo dei sentimenti nel processo creativo?
Da sempre il sentire umano si è elevato a motore produttivo di bellezza, specialmente nelle arti figurative, in cui l’amore, la gioia, ma anche l’angoscia, la solitudine diventano protagoniste delle più riconoscibili opere di pittura e scultura.
Dall’amore idilliaco con “Amore e Psiche” di Canova a quello universale di una madre nella “Pietà” di Michelangelo, senza dimenticare i baci che hanno fatto la storia nell’arte: “Il bacio” di Hayez, “Gli amanti” di Magritte e “Il bacio” di Klimt.
Tuttavia anche quelle emozioni derivate dai sentimenti di più profonda solitudine hanno ispirato alcune delle opere più profondamente radicate nell’immaginario collettivo.
“Oggi sembri proprio l’Urlo di Munch!”, le opere si sono sempre più fatte strada nell’immaginario collettivo divenendo non semplici raffigurazioni, ma simboliche rappresentazioni dei modi di essere dello stato d’animo di ciascuno di noi.
L’arte, inoltre, ha sempre rappresentato anche un modo di esprimere sentimenti e passioni condivise da una collettività, dando voce a quegli impulsi che nella storia hanno mosso rivoluzioni.
Rappresentano un esempio “La zattera della medusa” di Théodore Géricault, simbolo l'indignazione nei confronti di una classe dirigente inetta, o ancora “La Libertà che guida il popolo” di Eugène Delacroix che fa da testimone dell’unione delle classi sociali in lotta contro l'oppressore durante i moti parigini di primo ‘Ottocento.