Famiglia & Casa

La famiglia è e dev’essere sempre più il germoglio della società.

Facilitare scelte di investimento personale e comunitario che ci proiettino nel futuro con una fiducia rinnovata. Sono scelte che riguardano i percorsi di formazione dei giovani, di innovazione nell’ambito lavorativo e imprenditoriale, ma anche scelte familiari. Lo scenario, che già prima del diffondersi dell’epidemia avevamo davanti, è un crollo demografico che rischia di aggravarsi irrimediabilmente se non diamo concretezza a riforme oggi ancora più necessarie.

Il coronavirus ci ha obbligato alla consapevolezza, dimostrando che solo una società integrata può essere all’altezza delle sfide del nostro tempo: non può più funzionare un modello sociale in cui economia, ambiente, salute pubblica, educazione, innovazione, ricerca, solidarietà, relazioni umane siano considerati ambiti distinti e trattati come tali. Il modello che si delinea davanti ai nostri occhi è al contrario un sistema unitario, in cui ciascuno di questi elementi concorre, in piena armonia con gli altri, a uno sviluppo integrale. Così come ne esce sconfitta l’immagine dell’uomo come individuo solo, diviso in categorie in base al ruolo sociale o al lavoro che svolge. La visione di società che abbiamo sperimentato in questi mesi è fondata su connessioni profonde tra il vivere personale e quello comunitario, un modello sociale in cui il lavoro e le responsabilità familiari si uniscono nella quotidianità di ciascuno, nel concreto vivente della persona.

Una società resiliente è una società che si fonda su relazioni strutturali solide e al tempo stesso dinamiche. Le famiglie hanno dimostrato di poter contribuire da protagoniste e maestre a questa struttura. D’altra parte, è questa l’idea stessa che nasce dal pensiero dei padri costituenti, come Aldo Moro aveva rimarcato parlando della necessità di dare corpo a legami e relazioni sociali: “Vogliamo dei collegamenti, vogliamo che queste realtà convergano, pur nel reciproco rispetto, nella necessaria solidarietà sociale”.

È questa la sfida che oggi abbiamo davanti.

Promuovere nuove connessioni è far crescere legami di solidarietà sociale, perchè realmente ciascuno possa concorrere al bene spirituale e materiale cui ci richiama la Costituzione. Investire nelle famiglie significa nutrire dalle radici questa solidarietà come responsabilità condivisa e darle una possibilità di concretezza storica. Il tempo di questo passo è adesso. “Adesso - insegnava don Primo Mazzolari - non domani”.

Questo tempo nuovo sarà l’occasione affascinante per rimettere insieme un rapporto virtuoso tra umanesimo e tecnologia, tra spirito e armonia, tra profitto e dono.

Approfondimenti e Contributi

Lievito efficace - Centro di Aiuto alla Vita

Riscoperta della famiglia - Consulta comunale delle Associazionie delle Famiglie

Testimonianza - Marianna Ricci

Testimonianza - Matteo Corzani

Testimonianza - Luisa Garavini