Cultura & Sport

L’esperienza del lockdown ha avuto un effetto devastante per tutte le attività culturali e sportive. La chiusura dei musei, il blocco di tutti gli eventi ci ha tolto la possibilità di approfondire tanti aspetti della nostra vita. Ci ha consegnati ad un contesto virtuale, in cui la maggior parte delle attività sono state mediatizzate e sono tramitate attraverso le videoconferenze o gli incontri online.

Da un lato la nostra vita non è stata sottoposta a quel bombardamento di impulsi e sensazioni, tipica del periodo pre-chiusura. Il moderno uomo blasé appariva caricato da una sovrabbondanza di informazioni, che gli rendevano difficile concentrarsi sulle esperienze vere ed autentiche.

Dall’altro lato, durante il lockdown ci è invece concentrati sulle esperienze più autentiche, si è avuto il modo di riflettere, di ritrovare il giudizio culturale, di affrontare con speranza il futuro. Si è appreso pian piano un nuovo modo di vivere la Speranza, di guardare l’Infinito.

La scomparsa dello sport giocato ha comportato uno shock notevole nei telespettatori ed ha costretto a trasformare la narrazione sportiva in una sorta di perenne “Processo del Lunedì”, autoavviluppato in modo autoreferenziale. Alla fine del sistema sportivo è rimasta solo la chiacchiera, il Sì anonimo.

Il sistema culturale ha, però, ricominciato durante l’isolamento forzato a porsi le domande ultime, ad interpretare il presente, avvalendosi dei new media. La monotonia della clausura quotidiana è stata occasione di memoria, di silenzio e di preghiera e di letture personali, proposte a tutti attraverso i canali social, in quanto occasioni di incontro con maestri e artisti che ci hanno indicato incessantemente come l’arte e la cultura portino un senso ultimo.

Questo ha consentito di capire su cosa poggi la nostra vita e la nostra speranza, facendo leva sulla creatività dell’uomo.

Approfondimenti e Contributi

Maggior valore a ciò che è intorno a noi - Luca Lambruschi (Azione Cattolica)

Non ci anima altro che ricordarci e ricordare al mondo - Centro culturale Don Francesco Ricci La bottega dell'orefice