Ambiente

“In questo nostro mondo, che Tu ami più di noi, siamo andati avanti a tutta velocità, sentendoci forti e capaci in tutto. Avidi di guadagno, ci siamo lasciati assorbire dalle cose e frastornare dalla fretta. Non ci siamo fermati davanti ai tuoi richiami, non ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie planetarie, non abbiamo ascoltato il grido dei poveri, e del nostro pianeta gravemente malato. Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato. Ora, mentre stiamo in mare agitato, ti imploriamo: “Svegliati Signore!”. Così pregava papa Francesco la sera del 27 marzo durante la grande preghiera in tempo di Pandemia in piazza s. Pietro. Queste parole riassumono il richiamo ad una vera conversione per il rispetto del creato e delle creature a partire dall’uomo e alla responsabilità che singoli, corpi intermedi, istituzioni debbono assumere concretamente.

E i nostri Vescovi nel messaggio per la Giornata del Creato 2020 scrivono: L’inquinamento diffuso, le perturbazioni di tanti ecosistemi e gli inediti rapporti tra specie che esse generano possono aver favorito il sorgere della pandemia o ne hanno acutizzato le conseguenze. Questa emergenza ci rimanda, insomma, anche all’altra grande crisi: quella ambientale, che pure va affrontata con lungimiranza. Gli ultimi mesi hanno evidenziato la profondità e l’ampiezza degli effetti che il mutamento climatico sta avendo sul nostro pianeta. Se «nulla resterà come prima», anche in quest’ambito dobbiamo essere pronti a cambiamenti in profondità, per essere fedeli alla nostra vocazione di «custodi del creato».

In questo anno dedicato ai temi dell’Enciclica Laudato Si come singoli, famiglie associazioni, movimenti vogliamo maturare quello sguardo contemplativo che ci porta ad amare il creato e ad assumere nuovi stili di vita. Per questo sarà necessario studiare e approfondire, con l’aiuto di varie competenze, le molteplici indicazioni teologiche, ecclesiologiche, pastorali, spirituali, pedagogiche dell’Enciclica.( cfr. Per nuovi stili di vita CEI).

Concretamente i Vescovi elencano alcuni impegni che possono orientare i nostri percorsi:

  • comunicare la bellezza del creato;

  • denunciare le contraddizioni al disegno di Dio sulla creazione;

  • educare al discernimento, imparando a leggere i segni che il creato ci fa conoscere;

  • dare una svolta ai nostri atteggiamenti e abitudini non conformi all’ecosistema;

  • scegliere di costruire insieme una casa comune, frutto di un cuore riconciliato;

  • mettere in rete le scelte locali, cioè far conoscere le buone pratiche di proposte eco-sostenibili e promuovere progetti sul territorio;

  • promuovere liturgie ecumeniche sulla cura del creato in particolare per il «Tempo del Creato» (1° settembre – 4 ottobre);

  • elaborare una strategia educativa integrale, che abbia anche dei risvolti politici e sociali;

  • operare in sinergia con tutti coloro che nella società civile si impegnano nello stesso spirito;

  • le Chiese cristiane sappiano promuovere scelte radicali per la salvaguardia del creato.

Approfondimenti e Contributi

Operosi custodi del Creato - Associazione L'umana Dimora

Diventare oggi un rigogliosissimo albero - Comunità Laudato Si' della Romagna Forlivese