9 artisti per 5 comuni
CONTRIBUTO DI STEFANO INCOCCIATI
Gennaio 2020
Nove artisti del Gruppo AA BB ‘80 si confrontano in questi giorni a Frosinone in un percorso itinerante che ha collegato ad oggi cinque comuni a cavallo delle province di Latina e Frosinone: Arce, Isola del Liri, Sezze, Sermoneta e Frosinone.
L’evento espositivo si inquadra nella programmazione di arte visiva contemporanea curata con grande professionalità da Alfio Borghese negli spazi espositivi della Villa Comunale e della Casa della Cultura.
Il percorso da essi tracciato ci ha condotto non solo nei luoghi del basso Lazio e dell’Alta Terra di Lavoro ma costituisce e rappresenta il programma di un comune agire in cui le esperienze di tutti diventano patrimonio condiviso nella consapevolezza della forza nell'unione.
Il tema indagato e trend union è la bellezza della forma pura: prisma a base quadrata, altezza 2 metri.
Come interpretare questo assioma in chiave artistica è stato il tema sul quale si sono confrontati artisti locali con esperienze e formazione diversa.
Esperienze personali e percorsi artistici, in campo prevalentemente pittorico, sono approdati alla realizzazione di un prodotto di sintesi creativa a tutto tondo che ha evidenziato le particolari vocazioni ed il know-how di ognuno di essi.
Modelli tridimensionali che rimandano, ad una prima valutazione, alle esperienze monolitiche dei totem indio-americani e ancor prima a quelli neolitici di Stonehenge ma anche ad un passato più recente ove tanti si sono confrontati a vari livelli, e ancora si confrontano, con prodotti ed esperienze totemiche. Ricordiamo quelli sloveni presso Formaviva a Kostanjevica in legno e quelli meno noti di Giò Urbinati con la mostra ”I totem dell'Auser", oppure le "100 sculture" a Belpasso, e così tanti altri.
Il tema, quindi, esplora un campo di indagine che continua ad attrarre, a sedurre e a produrre infinite ed inaspettate soluzioni creative. In questa mostra si palesano così le esperienze di questi artisti i cui "oggetti" sono destinati ad essere ospitati in eterogenei e molteplici involucri espositivi.
Lo schiaccianoci, dalla superficie smaltata di colore rosso vivace che trattiene la sfera terrestre di Stefano Incocciati cattura inevitabilmente l’attenzione. Offre interessanti spunti di riflessione su attuali problematiche di carattere planetario, di un pianeta non più in armonia con l'universo all'interno di un delicato equilibrio cosmico. Il mondo è bloccato dolorosamente nelle fauci di un gigantesco ed imponente strumento d'uso domestico nell'improbabile attimo che precede la distruzione.
PUBBLICAZIONE SUL WEB / STAMPA
L'Inchiesta del 31/01/2020
Il Messaggero provincia 31/01/2020