Settimana dello studente


AL VIA LA SETTIMANA DELLO STUDENTE!!

Una settimana alternativa, in cui gli studenti delle classi quinte avranno il piacere di interagire con i loro compagni, organizzando con loro dibattiti, laboratori, quiz ed attività di vario genere, presentate in forma dinamica e ludica, ma sempre intrise di valenza didattica. E' il momento del peer to peer, delle relazioni, della partecipazione attiva, che vede lo studente protagonista della sua Scuola, in un processo di interazione alla pari altamente formativo. Seguiteci!!!


I NOSTRI DIBATTITI A TEMA

1° C L.S.

Oggi 15/12/2020 la classe 1C si è riunita dando inizio ad un dibattito riguardante il DENARO.

È stato scelto questo argomento perché secondo la classe, sin da questa età, bisogna imparare a capire il loro valore. Secondo i ragazzi, nella vita i soldi sono sicuramente importanti però, non devono oltrepassare un certo limite perché la vita non è fatta solo di questo. Se gli alunni dovessero esprimere questo concetto con una percentuale, il 50% sarebbe la scelta più condivisa. Perché ormai tutto gira attorno ai soldi, a partire dal cibo, dalla casa, dai vestiti, ecc.., però prima dei soldi vengono la famiglia, gli amici e tutti coloro che ci vogliono bene. Pertanto, nella vita bisogna imparare il valore dei soldi perché non devono essere sprecati sempre e solo per sfizi ma anche per cose importanti , come aiutare qualcuno che abbia dei problemi. Se una persona può permettersi vestiti firmati, ben venga però, bisogna sapersi controllare , non viziarsi e soprattutto guadagnare ciò che ti piace, facendo dei sacrifici per riceverla. Purtroppo, ormai, anche nella società i soldi hanno troppo potere. Come a tanti di noi è capitato, veniamo allontanati se non siamo vestiti alla moda…Questa è una cosa che porta a riflettere riguardo al fatto che molto spesso le persone non si interessano di nulla, se non di apparire. Se una persona ha meno soldi di un altro, nessuna delle due deve sentirsi inferiore o superiore, perché noi siamo tutti uguali; nessuno è più importante di un altro perché non importa solo la felicità materiale, ma soprattutto quella spirituale. Pertanto, un aspetto che è emerso è che ci sono persone che magari spendono soldi per prodotti firmati, solo perché vanno di moda, ma non per gusti personali. Questo comportamento è sbagliato, perché al primo posto deve esserci il proprio gusto. Secondo alcuni alunni è più importante essere ricchi dentro anziché essere ricchi agli occhi degli altri; altri preferiscono i soldi, detto onestamente.

La conclusione è che ognuno di noi ha delle proprie opinioni e questo dibattito è servito e ci serve nella vita, per far si che ognuno di noi scelga la propria strada.


1° ITE

Il 15/12/20 abbiamo iniziato la Settimana Alternativa tramite videolezioni, si sono collegati gli studenti di quinto superiore che si sono presentati e insieme a loro abbiamo discusso di diversi temi, ci hanno posto delle domande per conoscerci meglio, abbiamo parlato e interagito sul tema covid 19, e su come la nostra vita sia cambiata a causa di questo virus, con tutti i problemi che sta causando; concordando, infine, che ci piacerebbe tornare alla vita di prima. Poi abbiamo interagito e discusso della Violenza sulle Donne, e come questo argomento non venga preso sul serio, nonostante se ne parli frequentemente . Pensiamo che sia una cosa sbagliatissima il fatto che purtroppo ancora molte donne sono vittime di violenza, e che ogni giorno sono costrette a subire abusi e danni sia fisici che psicologici.,e pensiamo che sia veramente ingiusto tutto ciò. Dopo aver parlato di questo argomento molto importante abbiamo preso visione di uno spettacolo di Alessandro Siani, dal titolo "Per tutti". Lo spettacolo è stato divertente, ma anche capace di trasmettere dei messaggi. Successivamente ci siamo salutati perché tardi, il tempo è volato ed è stata una giornata bella anche perché ci siamo un pò distaccati dallo studio, parlando comunque di argomenti di attualità, discutendo fra di noi e scambiandoci opinioni personali.


1 ° A L.C.

Quarantena, Coronavirus, Natale

Stamattina, noi ragazzi della 1A, ci siamo incontrati con alcuni studenti del quinto per discutere diversi punti riguardanti la situazione attuale nella quale ci ritroviamo, abbiamo per esempio parlato della questione covid-19, della quarantena, ma soprattutto delle nostre opinioni sulle scelte del governo riguardanti le feste, e di come passeremo questo Natale. Per molti c'è quasi nostalgia per l'estate, che viene ricordata come un periodo più rilassante, periodo dove abbiamo provato a dimenticare il coronavirus e tutti i nostri problemi. Ma abbiamo anche riconosciuto i nostri sbagli, infatti se ora siamo in questa situazione, è anche colpa del momento di relax che abbiamo avuto fino ai primi di settembre. Abbiamo ricevuto opinioni di studenti che vivono fuori Cervinara, studenti che trovano ancora più difficile incontrarsi con amici in quanto è vietato lo spostamento tra comuni. La maggior parte della classe passerà il Natale unicamente con il proprio nucleo familiare, ma gran parte degli studenti non è d'accordo con la scelta di chiudere solamente durante i giorni festivi, come il Natale o il Capodanno, poiché poco importa se si fa il cenone, se poi comunque ci si incontra durante i giorni a venire. In conclusione speriamo che tutto finisca al più presto, e che le nostre vite tornino alla normalità.


2°C L.S.

La quarantena

Abbiamo condiviso pareri sulle attività svolte in quarantena: discutendo su varie serie TV che ci hanno aiutato a superarla (ne abbiamo trattato i temi principali) le videochiamate con gli amici e in qualche modo anche la DAD. Inoltre sono emersi numerosi problemi a cui abbiamo dovuto far fronte e che ci hanno accompagnati durante questo interminabile anno.

Il razzismo

Abbiamo trattato anche il tema del razzismo attraverso varie osservazioni da parte di tutti i ragazzi, che hanno espresso le loro opinioni, e dove i nostri “docenti” alternativi ci hanno mostrato la storia di questo spiacevole pregiudizio, che nasce da un fondamento che non regge. Quindi a partire dalla nascita del KKK negli USA e l’antisemitismo europeo fino ad arrivare alle questioni che hanno caratterizzato in questi mesi l'accusa e la ribellione popolare nei confronti della polizia statunitense.

L'addio di Maradona e Paolo Rossi

Infine abbiamo parlato della morte di due leggende del calcio, avvenuta recentemente e che ha sconvolto tutti, Diego Armando Maradona e Paolo Rossi, che ci ha portato a parlare di come queste due persone hanno reso stupendo uno degli sport più seguiti al mondo, analizzandone le cose positive che hanno trasmesso ma anche quelle negative.


1° E L.M.

Dibattito in classe: eutanasia, droghe leggere e orientamenti sessuali

EUTANASIA L’eutanasia è la morte indolore, spesso volontaria di un malato terminale per porre fine al dolore. Essa non è legale in Italia, nonostante lo sia in molti paesi. Dal dibattito sono emersi diversi pensieri che hanno portato a una conclusione: riteniamo che il malato abbia diritto alla scelta di morire, perché nonostante la morte sia assistita, la scelta è propria; al contrario quando la persona è incosciente e si si stacca la spina non è più eutanasia, ma omicidio. Da un altro punto di vista invece si stima che la vita sia sacra che non sia giusto porre una fine. Infine, noi non sappiamo come ci si viva in queste condizioni: abbiamo scritto ciò, cercando di immedesimarci il più possibile in questa gente a cui la vita gli ha messo degli ostacoli.

DROGHE LEGGERE Le droghe leggere sono sostanze stupefacenti capace di alterare lo stato psicologico di una persona, ma non a tal punto di creare dipendenza. Nel nostro paese l’assunzione di queste sostanze stupefacenti illegale, ma lo è invece per scopi medici. Dal nostro dibattito sono emersi del pro e dei contro. Da una parte troviamo chi crede sia giusta la legalizzazione di questo tipo di droga, per motivazioni soprattutto mediche e non solo: la cannabis, infatti, riesce a stimolarsi l’appetito, cosa molto utile per i malati oncologici, a causa delle conseguenze della chemioterapia. Nell’altra faccia della medaglia c’è chi pensa che le droghe leggere siano pur sempre stupefacenti che alterano il proprio stato psicologico e anche quello fisico.

ORIENTAMENTI SESSUALI Con orientamenti sessuali si intendono le attrazioni emotive di una persona verso individui dello stesso sesso, di sesso opposto o per entrambi. Dal dibattito sono emersi pensieri concordanti. Tutti noi pensiamo che persone omosessuali e bisessuali debbano avere gli stessi diritti degli eterosessuali, essendo anche loro gente normale. Tuttavia, al giorno d’oggi abbiamo notato che ciò stia diventando una moda, che le persone diventino così per apparire, e non per come sono realmente. Oggi sappiamo che esistono delle comunità, come quella LGBT. Noi riteniamo che costruendo questi gruppi si etichettino da soli, siccome sottolineano la loro diversità.


4° A L.C.

LE CATENE CHE SPEZZA LA LETTURA

Qual è la prima cosa che viene in mente ad un adolescente parlando di lettura? Probabilmente il pensiero vola verso un mondo fatto di noia e costrizioni, in cui non è possibile trovare alcun tipo di piacere. Questo atteggiamento deriva da una sbagliata percezione della lettura, che non viene considerata come un’opportunità per ampliare i propri orizzonti, bensì come una gabbia che ci limita nelle altre attività quotidiane. Spesso non si tiene in conto che un libro non si esaurisce con la sua lettura e comprensione, ma lascia una eco dentro di noi e nella nostra società. Come Elena Ferrante scriveva nell’Invenzione Occasionale, “Essere italiana per me si esaurisce nel fatto che parlo e scrivo in lingua italiana. Detto così sembra poco e invece è moltissimo. Una lingua è un compendio di storia, di geografia, di vita materiale e spirituale, di vizi e virtù non solo di chi la parla ma di chi l’ha parlata nei secoli”. La riflessione della scrittrice è più che mai attuale, poiché più avanza il tempo più si perde la cognizione dell’essenza della lingua; basti pensare alle abbreviazioni e al tipo di scrittura che si sta diffondendo sui social. Oltre a migliorare la struttura linguistica, la lettura, promuove un nuovo modus cogitandi. Senza le parole non è possibile dare vita a un pensiero, e senza un pensiero è forse possibile ritenersi cittadini? Lo stesso Orwell nella sua opera 1984 racconta che la limitazionedella libertà delle persone passa attraverso la limitazione del dizionario (patrimonio lessicale), poiché un individuo non può affermare la propria libertà se non dispone delle parole giuste per farlo.


3°C L.S.

I social media

Pro:

- contatto con persone e mondo esterno

- libertà di espressione

- propaganda

- fornisce occupazione

Cons:

- toxicpositivity

- alimentazione di disparità sociale

- cyberbullismo (body shaming )

- contatto persone […]

I social sono parte integrante della società del ventunesimo secolo; veicolo efficace di comunicazione hanno rivoluzionato il vivere quotidiano. Quanto però la rivoluzione influenza positivamente la realtà che ci circonda?

L’avvento di internet ha sicuramente contribuito al fenomeno della globalizzazione che prevede che ogni cittadino sia cittadino del mondo: le distanze si annullano e gli animi sono perennemente connessi.

Le piattaforme digitali sono divenute il principale mezzo di informazione che ha permesso a noi ragazzi di sviluppare un interesse maggiore verso le dinamiche sociali, politiche ed economiche. Tuttavia, bisogna saper discernere una fake news da una notizia veritiera e fortunatamente esistono pagine, anche di quotidiani, su cui possiamo fare affidamento.

Ciò che di più ha beneficiato di questo strumento è senz’altro il settore dell’economia: molte persone hanno creato un proprio business sfruttando l’attività online. Pubblicità e sponsorizzazioni sono fra i primi contenuti ad essere quotati da imprenditori digitali e influencer.

D’altra parte, la stessa rivoluzione condiziona negativamente l’esperienza social.

“Social media isnotreality” è un dato di fatto. Ogni profilo rispecchia ciò che una persona decide di far trasparire ma non riflette la vera essenza della sua personalità.

Sono inoltre forma di ostentazione ed evidenziano disparità sociali. Postare la stories dell’ultimo modello iphone, ad oggi, è un must.

Nonostante i social siano un mezzo di svago, la pubblicazione di una semplice foto è preceduta da una buona dose di ansie causate dal timore di ricevere commenti negativi che, spesso e volentieri, sfociano in fenomeni come il cyberbullismo. La maggior parte delle offese riguarda l’aspetto fisico, qualora non rientri nei canoni di bellezza imposti dalla società odierna.

Se prima affermavamo che i social mantenevano saldi i rapporti, questi ultimi devono però rimanere un mezzo ausiliario che non sostituisce l’interazione umana.

L’invito che avanziamo è quello di imparare a fare un uso responsabile e attento di queste piattaforme, al fine di far ricredere coloro che sono convinti che sui social a prendere parola sia esclusivamente “chi prima parlava solo al bar”.


4° C L.S.

Cyberbullismo

Con cyberbullismo si intende una forma di bullismo condotta attraverso strumenti telematici come internet, che si diffonde sempre di più a causa dei social utilizzati dalle nuove generazioni. Abbiamo deciso di affrontare questo argomento in quanto i ragazzi coinvolti sono adolescenti come noi ed abbiamo deciso di soffermarci propriosul cyberbullismo poiché, essendo costretti a trascorrere molto tempo a casa, è aumentato l’utilizzo dei social e quindi della diffusione del bullismo attraverso la rete. A differenza di quello tradizionale, che è una violenza psico-fisica, il cyberbullismo è una violenza solo psicologica ed è più difficile porvi rimedio perché il bullo spesso si nasconde dietro una falsa identità, esprimendo pareri che non riuscirebbe ad affermare nella vita reale. I ragazzi che vengono presi di mira sono spesso i “diversi” ovvero coloro che non rispettano i canoni di bellezza del momento. Numerosi sono i casi al mondo che hanno portato a gravi conseguenze come il caso di Amanda Todd, una ragazza quindicenne vittima di bullismo e cyberbullismo che è arrivata a togliersi la vita dopo la pubblicazione di un video su YouTube in cui racconta che, per sentirsi meno sola, aveva fatto delle conoscenze online che si sono poi rivelate negative poiché è stata fotografata nuda e le sue foto hanno cominciato a circolare sul web. Il caso di Amanda Todd non è un caso isolato poiché ultimamente è molto diffuso il reato del revengeporn, ovvero la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti. Questa “epidemia” continua a condizionare la società e deve spingere ognuno di noi ad impegnarsi a rispettare i canoni imposti per paura di essere giudicato e bullizzato dagli altri. Il messaggio che passa è però completamente scorretto, poiché non esiste ciò che è realmente brutto o bello e, anche se “diverso”, nessuno è sbagliato.



3° D L.S.

Dibattito 16/12/20 classe 3D “Aborto”

Attualmente la legge che in Italia regola l’aborto è in vigore dal 22 maggio 1978 “Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio. L'interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite […] l'interruzione volontaria della gravidanza, dopo i primi novanta giorni, può essere praticata”. La riflessione che ne è scaturita ha visto formarsi più gruppi pro e contro. Sono emerse argomentazioni contrastanti, ma in ogni caso la totalità degli studenti si è trovata d’accordo nel ritenere che il diritto all’aborto è un diritto fondamentale e inalienabile. Lo Stato quindi deve garantire tale diritto ed ogni donna deve essere libera di poter prendere la decisione che le sembra più opportuna. Secondo alcuni però la pratica dell’aborto può essere praticata solo in determinate condizioni quali: impossibilità di sostenere economicamente una nuova vita, gravidanza causata da un atto di violenza, incapacità psicologica etc.

Nonostante le differenti opinioni , tutti sono stati dell’idea che l’ultima decisione spetti sempre alla donna e che nessuno può giudicare le cause delle sue scelte.


4° D L.S.

La classe 4D si è trovata a discutere di emozioni. Perché parlarne? Perché è un argomento quanto mai attuale in questi mesi terribili di isolamento. Tante sono le emozioni che accompagnano noi adolescenti ma quelle che suscita l’innamoramento, crediamo siano indescrivibili. L’amore, il sentimento più naturale che esiste, sgomenta. È un sentimento discorde, come un’arma a doppio taglio, un rammarico che sembrerebbe asfissiarti, ma anche una rinascita grazie alla complicità di qualcosa o qualcuno. L’amore è in tutto: nelle piccole cose, nei gesti, in un ascolto, in uno sguardo. È l’unico sentimento che ti segna la vita soprattutto per chi, da adolescente, inizia ad entrare in un mondo con un’altra prospettiva che può portarti a maturare dal punto ma al tempo stesso anche spingerti verso l’egoismo, quando ti prendi cura e apprezzi di più chi ami. Il primo amore è quello che ti sconvolge, ti fa provare una girandola di emozioni, gioia, tristezza, euforia, malinconia, ma soprattutto dà ascolto solo alla parte irrazionale del nostro "io", perché, come ci dice la cantante Arisa, l’amore “Non è razionale, non lo puoi spiegare”. E’ l’unico sentimento che ti fa sognare e quindi, nonostante i tormenti, vale la pena viverlo, sempre!


3° E L.M.

Il Razzismo

È bene definire il concetto prima di parlare di questo argomento: è una ideologia fondata sulla superiorità di un'etnia sulle altre, il che sfocia nella maggior parte delle volte nella Violenza. Ovviamente parlando di Razzismo ciò che ci sovviene alla mente è sicuramente l'odio antisemita presente in Germania durante i decenni del Nazismo la cui rabbia sfociò poi nell'olocausto. Infatti nella Germania nazista fu intrapresa una politica riguardante la pulizia etnica per ristabilire la purezza della razza ariana, che portò a un genocidio di massa di più di 6 milioni di persone. Questa pratica ingiusta del razzismo è purtroppo tutt'ora presente nonostante la progressione di pensiero. Un esempio attuale è quello accaduto il 25 maggio 2020 nella città di Minneapolis in Minnesota. In questa data seguì la morte di un americano di colore di nome George Floyd ucciso ingiustamente da parte di un agente di polizia il quale per bloccargli i movimenti lo soffocò. Tutto ciò è avvenuto per via dell'abuso di potere da parte della polizia, accusata anche di comportamenti razzisti. Questo evento scaturì una serie di rivolte che divisero moralmente ed eticamente gli Stati Uniti. Non dobbiamo però dimenticare chi ha combattuto per avere pari diritti, ossia Martin Luther King, il quale in poco tempo riuscì ad ottenere il sostegno dell'America e del presidente, ma venne comunque assassinato.

E noi come possiamo evitare che questa piaga metta radici nel nostro cuore? È bene comprendere che alle radici del Razzismo c'è un odio caratterizzato dall'ignoranza. Ciò che dobbiamo tenere a mente è che non tutti i componenti di un gruppo di persone possono essere catalogate nello stesso modo, inoltre non conosciamo tutto sugli altri pertanto non possiamo giudicarli, cerchiamo di immaginarci al loro posto. Chiediamoci: come reagirei se qualcuno mi facesse sentire inutile? Se gli altri mi giudicassero ancora prima di conoscermi, come mi sentirei? Come vorrei essere trattato? Se rispondiamo onestamente a queste domande supereremo il pregiudizio, mostrando qualità, come empatia e solidarietà.

Tutti siamo tenuti a fare la nostra parte.


4° E L.M.

DIBATTITO SUL COVID-19 (16/12/2020)

Il Covid-19 è un virus che è entrato a far parte delle nostre vite a partire da marzo 2020, anche se da recenti ricerche è stato appurato che questo virus circolasse in Italia già da settembre 2019. La circolazione di questo virus è diventata talmente grave in così poco tempo, tanto che le istituzioni governative sono state costrette ad attuare diverse misure restrittive che hanno poi portato ad un lockdown totale, che ha avuto la durata di ben tre mesi (marzo-maggio). Questa pandemia, con il suo conseguente lockdown, ha causato un grave decremento in tutti i settori dell’economia e anche dal punto di vista sociale. Per noi giovani non è stato facile affrontare questa situazione, dato che ci ha privato di alcuni momenti molto importanti della nostra gioventù, in un modo totalmente inaspettato. Ormai la paura ha iniziato a far parte della nostra quotidianità; abbiamo iniziato ad aver timore di compiere azioni che prima sembravano a noi scontate come uscire con i propri amici, fare compere con la propria famiglia o recarsi da quest’ultima e trascorrere insieme i pranzi domenicali e non. Il lockdown oltre ad avere avuto aspetti negativi, ha avuto anche aspetti positivi che possono essere l’aver iniziato ad apprezzare quelle piccole cose che prima consideravamo superficiali e l’aver iniziato a dare maggiore importanza alla propria introspettività. Anche se con innumerevoli sforzi, per fortuna il mondo non si è fermato e, per esempio, la scuola è riuscita ad andare avanti organizzandosi tramite lezioni in DAD (Didattica A Distanza) utilizzando dispositivi elettronici. I medici e gli infermieri hanno fatto e stanno facendo il possibile per aiutare chi è in difficoltà, anche se il numero dei posti liberi in terapia intensiva delle strutture ospedaliere non è sufficiente ad ospitare tutti coloro che hanno contratto il Covid-19; per agevolare la situazione sono state organizzate tante raccolte-fondi, anche da influencer e personaggi dello spettacolo, per poter costruire degli ospedali da campo e nuovi reparti. In tutto questo anche le forze armate hanno fatto il possibile per mantenere l’ordine e far rispettare le regole. Nonostante questo duro lavoro, dopo un periodo di quasi normalità, la gravità della situazione è tornata a peggiorare in quanto alcune persone, purtroppo, non adottano le giuste precauzioni per evitare il contagio e ignorano, o non danno la giusta importanza, alla pericolosità di questo virus. Noi ci auguriamo che durante queste festività imminenti la situazione migliori, affinché tutto possa tornare alla tanto attesa normalità o ad almeno una sua parvenza.


3° ITE

Dibattito a tema Corona-virus

In data odierna, noi ragazzi della 3ª Sia , ci siamo riuniti con i ragazzi di quinto anno per affrontare un dibattito sulla problematica attuale, ovvero la pandemia mondiale che ha stravolto la vita di tutti noi.

Abbiamo analizzato vari punti inerenti all’esistenza del covid-19,alla quarantena,alla politica,all’economia e all’impatto che tutto questo ha avuto sull’ambiente, traendo alcune conclusioni.

Abbiamo ritenuto opportuno dire che la situazione covid-19,per quanto si sminuisca ,è assurdo negarne la gravità.

Per quanto riguarda l’argomento quarantena, questa influisce su di noi psicologicamente ma anche da un punto di vista fisico, poiché siamo costretti, per la maggior parte del tempo, a stare chiusi in casa, a non poter provare un contatto fisico e sappiamo molto bene che l’essere umano ha un estremo bisogno di confronto.

Riteniamo complessa la gestione della situazione covid-19,e, il governo risponde a questa situazione solo parzialmente ,nel senso che, a volte, emanano disposizioni non consone alla situazione in atto.

Dal punto di vista economico, la situazione è degenerata totalmente, piccole imprese non sono riuscite ad andare avanti nel loro successo ed hanno dovuto dichiarare il fallimento; persone che hanno perso il lavoro si sentono inconcludenti e c’è chi addirittura ha pensato di togliersi la vita perché non riesce a portare avanti la propria famiglia.

L’unico impatto positivo tratto da questa situazione è quello ambientale, giacché l’essere umano incide negativamente su di esso e, nell’ultimo periodo,non avendo modo di inquinare , la natura è rinata.

Oltretutto, a questo si aggiunge la problematica del femminicidio, infatti sono aumentati i numeri di violenza domestica scaturita dall’inconcludenza, dalla rabbia dell’uomo per i problemi di vita, di lavoro e di economia che si stanno vivendo.


DIBATTITI CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE

DIBATTITI ED APPROFONDIMENTI 18/12/2020

Violenza contro le donne

La Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne è stata istituita il 17 dicembre 1999. Il colore esibito in questa giornata è il rosso, in particolare scarpe da donna, a rappresentare le vittime di violenza e femminicidio. È stato scelto come giorno proprio il 25 novembre in ricordo di tre attiviste politiche domenicane assassinate. Nel 1960, infatti, tre corpi di donne, tre sorelle furono ritrovate in fondo a un precipizio, con evidenti segni di tortura. Questo omicidio fu nominato “delle farfalle”, il nome di battaglia che si erano date per via del loro cognome. Purtroppo, il femminicidio è un fenomeno che sembra crescere di anno in anno. Molte donne sono vittime di aggressioni domestiche, per motivi alquanto futili. Di giorno in giorno ci arrivano notizie riguardanti aggressioni subite spesso dal proprio partner. Nonostante siamo nel ventunesimo secolo, la donna viene ancora vista come essere non pari al sesso maschile, con meno diritti e molti doveri. La maggior parte degli uomini considerano le donne un oggetto, spesso da manipolare. Dai telegiornali si sente spesso “giustificare” il femminicidio con parole come “omicidio passionale” “raptus”, termini, secondo noi, non appropriati, ma che sottolineano quanto ancora questo fenomeno viene sottovalutato e a cui viene dato troppa poca importanza. A parer nostro c’è ancora poca informazione: la maggior parte delle donne hanno paura a denunciare, non si sentono protette dalle istituzioni e spesso minacciate dall’aggressore. Bisogna inasprire le pene, bisogna che il governo, o chi di dovere, si faccia carico di questo assurdo fenomeno. Gli uomini, se così si possono chiamare, che commettono questi omicidi sono, secondo noi, alla fine terrorizzati dall’universo femminile e da quello che ne concerne. Tutto questo nasce da quando la donna ha lottato per ottenere gli stessi diritti dell’uomo, che sentendosi intralciati in qualche modo, pensano di risolvere la situazione eliminando il “problema”. Non dobbiamo educare le donne a difendersi dall’uomo ma educare gli uomini al rispetto, alla comprensione e all’amore reciproco. Un altro fenomeno non meno importante è l’aggressione e la violenza. Sentire giustificare una violenza per il modo di vestire, colpevolizzare una donna solo perché più esuberante di altre, quasi nel 2021, ci fa capire quanto ancora è lunga la strada per arrivare ad una svolta. Concludiamo riportando una frase di Rita Levi Montalcini: “Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale della società”.

2°A

LA DONNA, “LA COSA PIÙ BELLA DEL MONDO”. La violenza è uno dei fenomeni più frequenti oggi. Soprattutto sulle donne che vengono maltrattate, distrutte fisicamente e psicologicamente. Oggi la donna viene considerata dalla maggior parte degli uomini un oggetto, da pochi invece vengono trattate come davvero meritano. Il 25 novembre si celebra nel mondo la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Questo è un fenomeno che però non avrà mai fine. Ogni donna ha il diritto di vivere la propria vita senza paura.

IV AFM

“Contro la violenza”. 18.12.2020 3ªSIA

In data odierna, la classe 3ªSIA si è riunita con i ragazzi del quinto per affrontare un dibattito sulla tematica “Contro la violenza” ed in particolare si parla di violenza sulle donne.

Sempre più spesso si viene a conoscenza grazie a testimonianze e mass media di episodi di violenza sulle donne, un fenomeno, che purtroppo, ancora oggi, tocca un’alta percentuale della popolazione. La violenza sulle donne è un fenomeno sociale presente in tutti i Paesi che interessa trasversalmente tutte le classi sociali. Ogni giorno, anche in questo momento, moltissime donne stanno o hanno subito violenze, fisiche e psicologiche, soprattutto all’interno della propria famiglia, da parte dei mariti, dei compagni e dei propri ragazzi. Tutto questo nel posto dove dovrebbero sentirsi protette, sicure, comprese, ma ogni giorno tutto questo viene sepolto sotto l’ombra del silenzio, con la paura di parlare, di non essere credute, con il terrore delle conseguenze, con quel: “e se ne parlo cosa mi succede?” Costrette a sentirsi meno rispetto a un uomo, quando in realtà siamo essere umani e dovremmo avere gli stessi diritti, gli stessi doveri, ma soprattutto lo stesso rispetto. È facile si parte sempre da un urlo, magari un po’ troppo ravvicinato e si finisce facilmente con segni sul volto, sul corpo, sulla pelle, ma soprattutto sul cuore. Si va avanti, a volte perdonando il gesto, autoconvincendosi che non accadrà più, che le cose cambieranno, e invece no, non va sempre così, e finisce che l’attesa di un miglioramento si trasforma nell’attesa della morte.

Le donne devono sentirsi libere di esprimersi senza il terrore o la paura di essere aggredite verbalmente o picchiate, e magari nei casi peggiori essere uccise. È tutto parte sempre da cose che possono sembrare futili, almeno inizialmente, come “la troppo gelosia”, proibire di vedere quel dato amico con la scusante del “sono troppo.” Si finisce al proibire alla donna di potersi truccare, vestire come meglio crede, esprimere la propria opinione, rendendola succube di un comportamento che andrebbe estirpato sul nascere.

Contrastare la violenza sulle donne, in ogni ambito e in ogni modo, é un lavoro che richiede un impegno costante e quotidiano, a partire da se stessi: e bisogno ricordarlo sempre. Una donna é un dono, é la parte migliore di uomo, una sorella, una mamma, una figlia, una fidanzata, una moglie, e va protetta sempre, ogni GIORNO.

Da questo, l’argomento si è ampliato trascinandoci in altre tematiche molto forti fra una parola e l’altra, come ad esempio l’andamento sbagliato delle regioni socievoli e di quale conseguenze queste apportano alla mente umana quali il modo di vestire ,di confrontarsi, dell’essere.

Alla violenza si collegano concetti fondamentali, talvolta sbagliati, sbagliati che non abbiamo modo di correggere perché è la società stessa ad averci insegnato a reagire così.

18 Dicembre 2020


Articolo sul dibattito “Contro la Violenza”

La violenza sulle donne è un fenomeno che, nonostante siano passati molti anni dalle prime proteste, persiste ancora. La condizione delle donne in Italia è radicalmente cambiata rispetto al passato, merito di una maggiore partecipazione alla società e alla vita politica da parte delle donne, seppur con restrizioni ancora molto evidenti. La lotta al femminile per arrivare a questi primi risultati è stata lunga, difficile e caratterizzata da secoli di ingiustizie, ostacoli e sacrifici. In Italia la causa di queste restrizioni ancora evidenti è la presenza di unamentalità patriarcale, che ha visto nel corso della storia le donne “solo” mogli e madri e che percepivanola cura e la dedizione nei riguardi della famigliacome un vero e proprio lavoro, un impegno anche educativo, soprattutto nei riguardi dei figli.

Solo recentemente sono state promulgate leggi che tutelano le donne dal femminicidio, dallo stalking e dalla violenza domestica. In ambito lavorativo, invece, nonostante esistano leggi che prevedono la parità di trattamento tra uomini e donne e il divieto di licenziamento per le donne in stato di gravidanza, molte di queste donne sono costrette a scegliere tra vita professionale e vita familiare rinunciando ai figli sin dai primissimi mesi di vita. Ifenomeni di violenza fisica, psicologica e verbale, che a volte impongono alle donne una scelta, come abbiamo detto precedentemente, sono ancora ampiamente diffusi. Infatti circa il 32% delle donne sostiene di esserne stata vittima, considerando che tantissimi episodi non vengono denunciati.

Per contribuire al cambiamento che porti ad un’emancipazione della donna serve un sostegno che si muova su due fronti a favore della parità, principalmente nell’ambito del lavoro, della famiglia e della violenza di genere: da una parte sono necessarie riforme e regolamentazioni strutturali , anche sul lavoro, come nel caso del diverso guadagno di una donna rispetto a quello di un uomo; dall’altra è importante promuovere un cambio di mentalità. Il concetto di parità va impartito nei luoghi dell’educazione fin dalla prima infanzia, trasmettendo l’arricchimento che deriva dalla diversità di ognuno, da rispettare e valorizzare.

La giornata contro la violenza sulle donne è stata istituita dall’Onu nel 1999, in ricordo delle tre sorelle Mirabal, assassinate il 25 novembre del 1960 nella Repubblica Dominicana.

In Italia l’iniziativa ha cominciato ad assumere maggiore importanza nei primi anni Duemila, quando alcuni centri antiviolenza e varie associazioni hanno iniziato a celebrare l’evento con incontri e interventi, dando allagiornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne una risonanza crescente, fino alle numerose manifestazioni degli ultimi anni. Secondo alcuni dati, quasi 7 milioni di donne fra i 16 e i 70 anni hanno subito nell’arco della loro vita violenze fisiche, sessuali e/o psicologiche, sia dal compagno sia da persone esterne al contesto familiare e questi sono numeri che devono invitare alla riflessione. Non vanno, inoltre, minimizzati casi di violenza meno evidenti, ma altrettanto dannosi, come minacce, spintoni e calci, o ancora baci, abbracci e sfioramenti dati senza una volontà condivisa ed esplicita e, ancor peggio, visti come apprezzamenti sempre graditi. Ancora più difficili da denunciare, questi atteggiamenti sono delle vere e proprie violenze e hanno alla base un comportamento offensivo che potrebbe, nel tempo, sfociare in azioni dalla gravità crescente. Il numero di donne vittime di abusi di genere è difficile da calcolare, perché sono ancora molti i casi in cui le violenze non vengono denunciate, soprattutto se si tratta di molestie sul lavoro o fra le mura domestiche. Eppure reagire è possibile: è necessario difendersi, rivolgendosi ai centri antiviolenza o alle associazioni specifiche, denunciando alle forze dell’ordine qualunque tipo di violenza subita e, in prospettiva socio-educativa, attuando campagne di prevenzione e sensibilizzazione sul tema, come nel caso della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La giornata contro la violenza sulle donne ricorda al mondo che gli abusi, di ogni tipo, rappresentano una violazione dei diritti umani, un ostacolo all’uguaglianza e vuole, soprattutto, portare alla formazione di una coscienza sociale, basata su rispetto e parità.


IV E Liceo Musicale

La violenza sulle donne è un problema che affligge la nostra società da molto tempo. Fino a qualche decennio fa c'era l'istituzione della potestà maritale la quale prevedeva che l'uomo avesse il diritto di dare ordini e divieti alla moglie, ma non solo, egli poteva anche punirla. A partire dal 1960 le donne vennero trattate dagli uomini come degli oggetti e ci sono numerosi casi che evidenziano questo problema. L'organizzazione mondiale della sanità riporta in merito a questo argomento che "La violenza sulle donne rappresenta un problema di salute pubblica di portata mondiale e proporzioni epidemiche, per il quale occorre agire immediatamente, secondo questa organizzazione mondiale circa il 30% di tutte le donne che hanno avuto una relazione hanno subito episodi di violenza fisica o sessuale da parte del partner".

La dimensione elevata di queste statistiche non può descrivere neanche lontanamente il dolore emotivo e fisico che prova una vittima. Questa legge della potestà maritale è stata abolita poiché le donne nel corso degli anni si sono ribellate a queste situazioni scandalose con proteste e cortei. Il 25 novembre è la giornata dedicata contro la violenza sulle donne, è stata scelta questa data perché sessant'anni fa tre giovani sorelle domenicane vennero brutalmente uccise, uccise perché appartenevano a un gruppo politico clandestino, infatti per il loro impegno erano già state incarcerate nel gennaio del 1960. Le tre sorelle per il loro coraggio e la loro determinazione nel lottare per i diritti femminili sono passati alla storia con il nome di Las Mariposas (le farfalle).

Questo fenomeno è stato amplificato dall'attuale pandemia che ha costretto uomini e donne a rinchiudersi in casa, provocando così un aumento delle violenze domestiche. La situazione rispetto a pochi decenni fa è migliorata, adesso le donne godono dei diritti che prima non avevano e la società sta diventando sempre meno misogina, ma in alcune culture purtroppo, la donna viene considerata ancora inferiore rispetto all’uomo.

Tutti noi dobbiamo fare in modo che questa piaga non si ristabilisca e che la donna continui ad avere pari diritti dell’uomo.

3E L.M.

Contro la violenza di genere

Stamattina in classe abbiamo assistito ad un video: "Non Chiamatelo Amore", che trattava del cambiamento e dell'evoluzione della figura della donna negli ultimi decenni. Abbiamo ascoltato diverse icone femminili della televisione italiana raccontare della radicale rivoluzione avvenuta negli ultimi 30 anni circa, abbiamo osservato molteplici interviste a ragazze e a donne adulte, abbiamo conosciuto il loro parere e le loro opinioni a riguardo. La maggior parte delle donne intervistate hanno parlato di come la posizione ed il ruolo della donna ora era parecchio differente rispetto a quella di qualche anno fa (questo commento era molto ricorrente soprattutto nei soggetti più anziani), e che grazie ai diritti che le donne hanno ottenuto per via dei movimenti femministi, oggi godono di uno stile di vita molto più libero ed indipendente. Però ci sono state anche alcune voci fuori dal coro, sia da parte degli uomini, che da parte di alcune donne adulte, probabilmente schiacciate dalla paura, secondo le quali, il ruolo della donna rimane quello di crescere i figli e preparare i pasti per il proprio marito, ed è solo colpa loro se vengono aggredite fisicamente o sessualmente, è colpa loro perché non dovrebbero uscire di tarda sera, è colpa loro perché non dovrebbero indossare vestiti scollati, è colpa loro perché devono obbedire alle volontà del marito... Ci sono anche donne che si rifiutano di credere di essere state aggredite, come nel caso di una ragazza, Elisa Castellucci, che nel 2018 fu investita (volutamente) dal ragazzo, nonostante questo sfortunato evento sia accaduto due anni fa, solo ultimamente questa coraggiosa donna ha accettato la violenza che ricevette. Fino a poco tempo fa ripeteva a se e ai giornali che questo fu soltanto un incidente, e che fu tutta colpa sua. Questo perché Elisa non voleva e non riusciva ad accettare che la persona che amava l'avesse ferita.

"Chi mi conosce ha più volte espresso la propria perplessità asserendo:"Conoscendoti non mi sarei mai aspettato/a tu potessi subire una cosa del genere". Vorrei sfatare questo mito che esista una persona più predisposta di altre e magari io, che do l'impressione di essere tanto forte e un po' fredda non lo sia, perché la donna che subisce violenza non ha particolari caratteriste socio-culturali, non appartiene ad ambienti degradati e non ha un essere umano come un altro. In questo lasso di tempo ho imparato una cosa: ho imparato ad amarmi un po' di più e a mettermi sempre al primo posto.

Un vero consiglio che da dare: Amati un po' di più, chiunque tu sia."

-Elisa Castellucci

Dobbiamo ricordare questo orribile evento, perché possiamo trasformare questa vicenda terribile in un insegnamento per tutti noi, e soprattutto in un insegnamento per le donne moderne, giovani o meno: L'importanza e il bisogno di parlare, di discutere e di aprirsi..Perché non è più tollerabile, nel 2020, che queste ragazze vengano non solo sottoposte a dolore fisico, ma anche a dolore psicologico; questo è un tema di cui dovremmo discutere più spesso a scuola, perché ha una valore formativo molto importante. Abbiamo poi discusso di altri punti dello stesso argomento, abbiamo parlato, per esempio, della mancanza di uguaglianza tra uomini e donne per quel che riguarda il lavoro, ci siamo concentrati sul caso di una maestra d'asilo licenziata dalla scuola dopo che il suo ex fidanzato ha esposto al mondo alcuni suoi video privati in seguito alla loro rottura. Poi ci siamo spostati sul piano maschile, migliaia di articoli su professori "hot" con tanto di foto seminude, che vengono idolatrati per il loro fisico, anziché essere criticati o licenziati come è successo per la maestra, ennesima prova della presenza d'ingiustizia tra uomini e donne. Ecco alcune frasi che abbiamo ricavato dal nostro discorso, alcune sono citazioni altre invece conclusioni originali di noi studenti.

"Avremo successo, quando nessuna donna che abbia subit un abuso si chiederà in modo istintivo:"Che cosa ho fatto?" -JoeBiden

"La donna è stata creata dalla costola dell'uomo, perché la donna non deve essere né superiore nè inferiore all'uomo, infatti la donna deve essere" -Tratto dalla Bibbia

"Discriminare non vuol dire solamente insultare pesantemente una persona, arrivando a metterla ai margini della società, ma significa anche non darle gli stessi diritti degli altri, non offrirle i giusti mezzi per proteggersi da aggressioni fisiche o verbali, non concederle possibilità lavorative al pari degli uomini."

Per concludere tratteremo la storia della pittrice Artemisia Gentileschi, questa è una storia di ingiustizia e dolore, Artemisia Gentileschi nasce a Roma nel 1593, la giovane donna intraprende la carriera del padre fin da subito, Orazio, il padre era un pittore dell'epoca e amico di Caravaggio. A soli 17 anni Artemisia realizza il suo primo dipinto "Susanna e i vecchioni", prosegue il suo percorso con discreta fama, ma la sua carriera sarà offuscata da un episodio che cambierà la sua vita, la ragazza viene stuprata a 18 anni dal suo maestro, e il padre denuncia l'accaduto circa un anno dopo. Un processo di stupro all'epoca, segnava disonore per la vittima, che da quel momento verrà considerata una poco di buono. Durante questo processo, di cui il risultato è ancora poco chiaro la giovane vittima viene interrogata, e contemporaneamente torturata, le vengono tagliate le dita e viene percossa, lei tutta via persiste ripetendo le stesse cose ancora e ancora. La sua carriera e il suo onore vanno perduti per sempre, così come la sua vita. Il maestro però viene incarcerato per otto mesi, poi accusato di furti,debiti e tanto altro... Le conclusioni del processo sono che Atemisia lascerà Roma e sposerà un artista fiorentino, così che le malelingue si concludano. Abbiamo trattato questa storia perché troviamo inaccettabile come un processo avvenuto secoli fa, si rispecchi per alcuni aspetti in quello che accade oggi, nel 2020, quando le donne vengono oppresse dalla società, vengono private di diritti fondamentali per la loro salute psicologica e mentale, e ogniqualvolta si presentano casi di disuguaglianza tra uomo e donna.

1A


Dibattito

In seguito alla visione del filmato contro la violenza sulle donne, abbiamo deciso di dibattere su questo argomento. “La donna deve rimanere a casa, coccolare l’uomo quando torna da lavoro e fare da mangiare”. “Le donne venivano incarcerate se adultere e l’omicidio coniugale era legittimo”. Questo è ciò che si evince dal video che abbiamo visto: la visione degli uomini è completamente sbagliata e quindi totalmente opposta al punto di vista della nostra classe. Ancora oggi, purtroppo, ci sono uomini che la pensano in questo modo; le donne sono continuamente soggetto di sfruttamento e violenza, costrette a vivere secondo leggi imposte dall’uomo che stroncano la loro libertà. Alcune donne, nel 2020, vivono accompagnate dalla paura, facendo dell’omertà la componente vincitrice nella società di oggi. Ogni giorno leggiamo dai giornali notizie che riguardano omicidio o maltrattamento di donne, giustificate da motivazioni inutili e insensate da parte di uomini che in quel momento hanno solo toccato il limite della vergogna. Ci siamo trovati d’accordo nel ritenere sbagliato ogni tipo di violenza, oltre a quella sulle donne. Infatti in qualsiasi contesto che sia società, lavoro, politica o amore, deve essere sempre aborrita. La soluzione sarebbe la parità dei sessi, ovvero uguaglianza tra uomo e donna in ogni ambito della vita. Diciamo tutti BASTA a tutto questo; eravamo, siamo e saremo per sempre tutti uguali!

1C

La violenza di genere

“A volte la violenza potrà aver sgomberato con rapidità la strada da ostacoli, ma non si è mai rivelata creativa” disse Albert Einstein. Il tema della violenza ha sempre toccato l’uomo in quanto discendente da animali, ma, se in un primo momento c’era bisogno di questa per difendersi e quindi sopravvivere, oggi siamo nel 2020: c’è ancora bisogno di manifestare violenza? Si può considerare violenza ogni forma di abuso di potere e questa non è solo fisica, ma può essere anche psicologica. Tra tutti i tipi di violenza la più diffusa è quella sulle donne. Nel corso degli anni la figura femminile ha avuto diversi cambiamenti e, nonostante oggi la donna abbia diritti pari a quelli dell’uomo, viene comunque considerata “inferiore”. Un chiaro esempio si evince dal documentario Non chiamatelo amore andato in onda sulla Rai in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Qui l’attrice Paola Cortellesi mette a confronto le disuguaglianze tra uomo e donna: possiamo vedere infatti che lo stesso termine, utilizzato su entrambi i sessi, assume un significato diverso. Ma a parlare non è solo la Cortellesi poiché le notizie riguardanti questo tema sono all’ordine del giorno e a fornircele sono proprio i mass media. Analizzando i dati forniti da questi riscontriamo come la pandemia abbia incrementato i casi di questo genere, infatti, nei primi dieci mesi del 2020 sono circa 91 le vittime di femminicidio, quasi una ogni tre giorni. A farcelo notale è proprio il nostro premier Conte che in un incontro al Senato afferma: “A causa delle misure limitative durante l’emergenza Covid abbiamo involontariamente creato profondo disagio che ha contribuito ad un aumento dei fenomeni di femminicidio, triplicati durante il lockdown, arrivando ad un caso ogni due giorni”. Le cause di questi femminicidi sono spesso gli stereotipi che ha la donna nella società e affinché questa piaga della violenza abbia fine, questi pregiudizi devono essere abbattuti. Una donna infatti non può essere considerata “colpevole” a causa del suo abbigliamento o dei suoi modi di fare e non può essere chiamato AMORE ciò che in realtà è possesso. Infatti non dimentichiamo che il colore dell’amore è il rosso passione e non il viola tumefatto.

Classe IV C

Siamo onde dello stesso mare”

La donna nella società si è sempre ritrovata a vivere in una condizione di inferiorità rispetto all’uomo dalle civiltà primitive fino ai giorni d’oggi. Ha subito una notevole evoluzione sia per quanto riguarda l’ambito giuridico che politico, ma soprattutto riguardo la libertà di espressione. In qualunque periodo storico in cui la si colloca, ha sempre dovuto affrontare situazioni meno favorevoli rispetto all’uomo e molti pregiudizi su di lei sono presenti ancora oggi. Troviamo spesso molti testi antifemminili come quello di Semonide di Amorgo, un poeta giambico greco che nel VI secolo a.C., ne “il biasimo delle donne“, tende a negativizzare la donna in tutte le sue sfumature e la paragona ad un animale.

“L’indole della donna Dio la fece diversa. Una deriva dalla scrofa setosa; la sua casa è una lordura un caos, la roba rotola per terra. Lei non si lava; veste i panni sozzi e stravaccata nel letame ingrassa”

Ma con il passare dei secoli, nonostante fosse costantemente sottomessa all’uomo, la donna comincia ad acquisire la sua emancipazione e già nel Novecento possiamo parlare di donne in movimento!

Attualmente ci sono tante donne come Paola Cortellesi, Luciana Littizzetto e Vanessa Incontrada che cercano di combattere questa grave situazione per raggiungere un equilibrio e rompere ogni tabù. Il paragone che ha fatto Paola Cortellesi, ha dimostrato quanto la figura dell’uomo sia molto più avvantaggiata di quella della donna in questa società. «La perfezione non esiste. Esistono le persone, ad alcuni puoi piacere, ad altri no, conta solo quello che pensi di te stessa quando ti guardi nello specchio: lo dice, anzi lo urla, Vanessa Incontrada a «20 anni che siamo italiani». Secondo Incontrada, criticata spesso dai giornali di gossip e dagli haters sui social per le sue forme femminili, ritiene che dovrebbero insegnare il concetto che la perfezione non esiste insieme a quelli basici di «lavati le mani prima di mangiare» e «non dire le parolacce». Le sue lacrime, e il suo monologo toccante, sono diventate immediatamente un manifesto per tutte le donne che combattono contro il «body shaming».

La Legge 19 luglio 2019, n. 69 è entrata in vigore il 9 Agosto 2019 recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e alle altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”, denominata “Codice rosso”, composto da 21 articoli i quali individuano un catalogo di reati attraverso i quali si esercita la violenza domestica e di genere.Il testo di legge prevede tre obiettivi:prevenzione dei reati, protezione delle vittime e punizione dei colpevoli, andando a rafforzare le tutele processuali delle vittime di reati violenti, con particolare riferimento, cosi come suddetto, ai reati di violenza domestica e di genere.

Nonostante gli sforzi che molte donne hanno fatto nella storia, purtroppo nel 2020 viviamo ancora in una società impregnata di maschilismo, nella quale continuano ad esserci stereotipi di genere.Si spera in futuro, tramite un percorso che coinvolge ambosessi, di abbattere una volta per tutte queste barriere! E come dice Mia Martini: “Io donna, io persona avvilita come un oggetto. Come bambola da letto. Io non voglio essere schiava e neppure esser padrona, voglio essere soltanto una donna, una persona”.

3A

Contro la violenza di genere

“Una persona dovrebbe essere…” è la prima forma di esplicazione negativa causata dagli stereotipi presenti all’interno della società. Tali stereotipi sono fattori che sviluppano comportamenti scorretti, i quali raggiungono, talvolta, la violenza.

Si definisce violenza un’azione volontaria, esercitata da un soggetto su un altro, in modo da determinarlo ad agire contro la sua volontà. Essa può essere di due tipi: fisica e morale, entrambe della stessa gravità. Si parla tanto di violenza sulle donne, ma la violenza riguarda tutti, ed è a tutti il diritto di essere tutelati in determinate situazioni. Purtroppo però, “cat-calling” e “slut-shaming”, sono all’ordine del giorno, e sono questi i gesti che mantengono unita quella catena di ignoranza alla base della società.

Non bisogna nascondere che i principali protagonisti di episodi di violenza sono le donne, verso le quali, genere maschile e femminile, indistintamente, non si è mai risparmiato in termini di aggressioni: “se l’è cercata”, “aveva una gonna troppo corta”, “di notte non si cammina da soli per strada”, “ha già un nuovo fidanzato”. Non ci siamo soffermati a parlare esclusivamente di violenza sulle donne, conosciuta e dibattuta in ogni e dove, ma abbiamo preferito parlare di quella violenza generale che sovrasta le vite di molte persone, indifferentemente dal sesso. Lo schiaffo, il pugno, lo stupro sono l’apoteosi di quel che di ben saldo è presente nella violenza morale.

Il problema è senz’altro una mancata sensibilizzazione e educazione, che deve partire dalla famiglia, e proseguire nelle scuole. Nel ventunesimo secolo l’emancipazione, almeno formalmente, è stata raggiunta; siamo noi però a dover crescere e maturare la convinzione che un errore non preclude un progresso, se quest’ultimo viene compreso e risanato con dei giusti e buoni comportamenti.

Noi ragazzi abbiamo voluto concentrarci su questo, ognuno di noi ha ammesso, in qualche modo, di aver commesso violenza nel quotidiano, ma la vera vittoria, nata dal dibattito, è stata quella di esserci presi “per mano” ed essere ripartiti insieme per diventare persone migliori.

Alla meravigliosa citazione di Shakespeare. “La donna uscì dalla costola dell’uomo, non dai piedi, per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore, ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata”, ci permettiamo di apportare una piccola e personale modifica, dicendo che ognuno di noi, uomo o donna, deve essere protetto e amato in egual modo, perché solo e davvero così, si può abbattere quel muro di violenza che divide amore da ciò che amore non è.

3C

CONTRO LA VIOLENZA

4SIA

Nel passato la donna ha dovuto subire molte ingiustizie…

La donna da sempre è stata considerata un oggetto;

Le donne venivano maltrattate fisicamente e anche mentalmente con commenti alquanto ignoranti e squallidi che sminuivano l’essere donna con la sua innata intelligenza , come “chi dice donna dice danno”.

Dovevano a tutti i costi ricoprire i capricci degli uomini, infatti, per l’uomo la donna doveva essere usata come meglio credeva…

“Oggi ti voglio, domani ti picchio” forse era questo il motto di quegli uomini.

imponevano su di loro degli standard comportamentali che non potevano essere superati…

la donna doveva essere “onorata”…

Ma cosa comprendeva per l’uomo “essere onorata”?

La donna onorata per l’uomo era colei che non usciva di casa, se non accompagnata da qualcuno, colei che non si truccava , colei che non si tingeva i capelli…

Praticamente la donna doveva essere poco curata e se si vedeva in loro la sola volontà di rendersi più femminili allora scattava subita la nomea di “poco di buono”.

Ma perché?

La donna non ha il diritto di vedersi bella?

Perché un uomo deve avere il controllo su di essa?

Per rendere tutto questo ancora più imbarazzante e squallido fu istituita la potestà maritale il che prevedeva che l’uomo doveva avere un ruolo predominante sulla moglie e che quindi avrebbe avuto il diritto di impartire ordini e divieti alla moglie, come anche il diritto di punirla…

La donna non si e arresa, ha dato prova della sua enorme tenacia e forza, ha combattuto per la sua libertà e in parte ci é riuscita raggiungendo livelli di parità elevati.

Tuttavia tanti uomini credono ancora , nel 2020, che la fidanzata, la moglie, la compagna, sia di loro proprietà .

Non accettano di essere lasciati e, quando avviene, sono pronti anche ad ammazzare.

inoltre ci sono molte donne che continuano a subire violenze di ogni tipo nella loro famiglia e non trovano il coraggio di denunciare, perché la pressione psicologica è tanto forte che si vergognano, si sentono in colpa, arrivano a pensare addirittura di essersi meritate le botte, poi ci sono coloro che non denunciano perché hanno paura o che sfortunatamente non hanno i modi e i mezzi per farlo.

Proprio per questo molte associazioni si sono attivate per rendere le cose più semplici creando delle parole in codice per denunciare la violenza ,ad esempio ,in questo periodo di pandemia, recandosi in farmacia vien utilizzata la frase “puoi darmi una mascherina 15_22?”

C’è però ancora tanto da fare per tutelare queste donne che sono culturalmente meno attrezzate.

Negli ultimi anni purtroppo è emersa un’altra forma di violenza, non meno pericolosa, che viene denominata “Revenge Porn”.

I partner, una volta lasciati, diffondono, sui social e su gruppi, immagini intimi della propria compagna.

Dunque, per finire si può dire, che la bottiglia è arrivata, ma il messaggio è andato perduto, eppure l’isola non è poi così lontana …

E smentiamo il falso mito del principe azzurro, che conquista la bella principessa, traendola in inganno e strappandole poi la vita.


Violenza sulle donne

Oggi è stato trattato il tema della violenza sulle donne, fenomeno che attanaglia ancora l’odierna società. Abbiamo discusso molto su questo argomento attraverso le opinioni di tutti i ragazzi che hanno espresso la contrarietà sulla violenza commessa verso le donne, che fino a pochi anni fa erano ritenute oggetti nelle mani degli uomini. Oggi molte organizzazioni si sono mosse verso la sensibilizzazione su questi argomenti, cosa che hanno fatto anche i nostri “docenti” alternativi, parlandoci di molte situazioni di violenze per farci riflettere sulla negatività di questo fenomeno. Da quanto emerso dal dibattito, la violenza sulle donne e sbagliata e va combattuta ogni giorno per rendere la vita delle donne un posto migliore; perché le donne vivono nella perenne paura di subire violenze dai propri partner, che le compiono a causa non di amore ma di vera e propria ossessione. Infine, attraverso una frase di Martin Luther King, vogliamo trasmettervi un messaggio importantissimo, che è la lotta contro la violenza sulle donne e contro la parità di genere, che in molti paesi è ancora assente:

“La tenebra non può scacciare la tenebra: solo la luce può farlo. L’odio non può scacciare l’odio: solo l’amore può farlo. L’odio moltiplica l’odio, la violenza moltiplica la violenza, la durezza moltiplica la durezza, in una spirale discendente di distruzione. (Martin Luther King)

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Dibattito 3D “Contro la violenza” 18/12/2020

Molto spesso sentiamo parlare di violenza sulle donne, non a caso il 25 novembre è stata istituita una giornata per ricordare tutte le vittime piegate da una società patriarcale, dove da sempre il genere maschile risulta essere avvantaggiato. In passato, infatti, evidenti erano le differenze tra uomo e donna: la libertà di voto non era per tutti, così come l'istruzione e la partecipazione a qualsiasi evento pubblico. Il documentario visionato mette proprio in luce quanto tali differenze si evidenzino quotidianamente. Si tratta spesso di una causa banale, come un vestito troppo corto, un’uscita da sola o un trucco marcato: questi e molti altri sono i pretesti utilizzati per giustificare le violenze. Col passare degli anni è stata promossa l'uguaglianza di genere, eppure tutt'oggi nei meandri più nascosti della nostra società, una donna su tre è vittima di violenza. Di solito si parla di violenza fisica o sessuale, ma anche di violenza psicologica.È un fenomeno stabile nel tempo, trasversale, che ha radici profonde nella nostra cultura. Ma proprio perché punisce le donne in quanto donne, non può essere considerato normale. È la punta di un iceberg fatto di stereotipi, discriminazioni e squilibri: nel lavoro formale e informale, nelle retribuzioni, nella partecipazione alla vita pubblica e sociale.La voce di noi ragazzi conta ben poco, si tratta di un problema più grande di noi, eppure parlarne fa la differenza. Parlare però della violenza sulle donne non vuol dire che la violenza sugli uomini debba essere ignorata. Per quanto i casi di violenza sugli uomini, siano, a livello di numeri, nettamente inferiori dei casi di violenza sulle donne, ciò non vuol dire che questi non necessitino di essere discussi. Anche in questo caso però si tratta sempre di un problema relativo al tipo di società di cui facciamo parte, la quale impone agli uomini di doversi mostrare sempre forti e imperturbabili. Semplicemente bisognerebbe mettere tutto e tutti sullo stesso piano e dare la stessa risonanza mediatica ad ogni caso di violenza di genere, perché non è normale che sia normale.

3D

A SPASSO PER L'ITALIA....

A partire da oggi, 16 Dicembre, diversi ragazzi, guidati dalle Docenti M. Campese e A. Casazza, avranno il piacere di visitare virtualmente i preziosi monumenti della nostra Italia. Il viaggio non si ferma, perché, prima che col corpo, si viaggia con la mente e, soprattutto, con il cuore.

1° TAPPA: FIRENZE

Mattinata entusiasmante, "a spasso" per la meravigliosa Firenze. Gli alunni, per tutto il tempo, hanno "visto", "toccato", "sentito" le sensazioni dell'arte....perché, come afferma la Prof.ssa Campese, citando Riccardo Muti: "Incontrare la bellezza di un dipinto, di una scultura, di un'architettura è un po' come incontrare la musica". L'arte, in qualsiasi sua espressione, è un viaggio che promuove infinite combinazioni, sulle note della vita.

I COMMENTI DEL GIORNO

16 dicembre2020.

Gli studenti delle classi terze hanno partecipato a una interessantissima lezione tenuta dalla professoressa di arte Matilde Campese. Titolo dell’attività : “ a spasso per l’Italia” per ammirare sia pure virtualmente le tante bellezze presenti nella nostra bella Italia.La meta di oggi è stata la città di Firenze.

Perché Firenze?

Perché è una delle sette meraviglie del mondo! Firenze è una città ricca di arte, che ben rappresenta la visione rinascimentale dell’uomo e del mondo.Gli spazi sono stati studiati per far sentire l’uomo a suo agio. Firenze è bella non solo per le sue piazze o per i suoi edifici , ma anche perché tutti i suoi tesori sono in armonia fra loro e con gli abitanti.

In questa meravigliosa città si possono visitare tantissime cose come la cupola del Brunelleschi con il Duomo e il campanile di Giotto, il Battistero con i suoi bellissimi mosaici all’interno (immagini che rappresentano la Bibbia nella sua bellezza), piazzale Michelangelo, Ponte vecchio ( il luogo più romantico di Firenze), la Basilica di Santa Croce (vi sono custodite le tombe dei grandi uomini di cultura che hanno fatto fiorire Firenze), Palazzo Pitti con i giardini di Boboli ,un parco immenso che ospita stanze e gallerie d’arte che fanno parte della famosa Galleria d’arte degli Uffizi, la Chiesa di Santa Maria Novella che dà il nome alla stazione di Firenze. Essa accoglie un crocifisso di Giotto che è qualcosa di straordinario. La Galleria degli Uffizi, realizzata da Giorgio Vasari, contiene una delle più belle raccolte di opere d’arte del mondo. A Firenze si respira arte. Molti artisti moderni hanno trasformato cartelli stradali,facendoli diventare delle autentiche bellezze. L’arte affina la sensibilità del singolo, essa unisce l’oggetto e il soggetto, ci aiuta a scoprire il passato, a rivivere emozioni. Un dipinto, una scultura, un palazzo ci parlano di un mondo lontano, che la nostra fantasia riporta . Amiamo l’arte, impariamo a rispettare e a proteggere l’immenso patrimonio artistico che le città e i tanti borghi d’Italia ospitano. L’Italia è il più bel Paese al mondo. Tuteliamolo ed impariamo ad apprezzarlo.

Classe 3° A L.C.



Mercoledì 16 Dicembre ho partecipato ad un incontro, nell'ambito della settimana degli studenti, che si chiama “A Spasso Per L’Italia”. Questo progetto, ideato e pensato da noi ragazzi ci ha dato la possibilità di poter visitare alcune città d’Italia, come Firenze, in modo virtuale, attraverso alcuni video e alla presentazione di un powerpoint, a cura della nostra prof. di Storia dell’Arte.

Visitare una città così bella e ricca di arte come Firenze, anche se solo virtualmente, ha generato in me un grande senso di nostalgia, poiché visitare questa città è, da sempre, uno dei miei più grandi sogni nel cassetto. Una delle cose che mi ha colpito di più di questo progetto, oltre ai magnifici video che abbiamo visto che raffiguravano la città di Firenze in tutte le sue bellezze, è stato il parallelo che si è venuto a creare tra musica e arte.

Le parole di Riccardo Muti, che la professoressa, Matilde Campese, ha citato, racchiudono ciò che ho iniziato a pensare e sostenere anche io da quando studio musica. La citazione che abbiamo analizzato insieme è: *“Tutti dovrebbero studiare musica, ingentilisce l'animo. Si andrebbe verso una società migliore...non si tratta di saper solfeggiare o strimpellare uno strumento, ma di soffermarsi nella bellezza, saperla abitare e ascoltare, riuscire ad orientarsi nella foresta dei suoni e poterci camminare dentro...".*

Queste parole possono essere trasferite in modo efficace al mondo dell'arte in generale...perché la musica e l'arte hanno, intrinseco, il potere di ingentilire l'animo e di renderci delle persone migliori.

Questo incontro è stato una delle cose più belle alle quali ho preso parte durante la settimana dello studente perché mi ha portato a capire, ancora di più, il senso e l’importanza di conoscere il patrimonio storico-artistico, e musicale, del nostro paese.

Pisaniello Sara, Classe V sez.E Liceo Musicale



2° TAPPA: POMPEI

Pompei ed Ercolano sono giunte, per le particolarissime condizioni di conservazione, garantite dalla coltre di cenere, lapilli e pietra pomice, con il loro tessuto urbanistico intatto. In altri importantissimi luoghi di origine romana il tessuto urbano è stato modificato e stravolto nei secoli successivi. A Pompei ed Ercolano questo non è successo. Queste due città sono giunte fino a noi come in una specie di capsula del tempo, e quella che è stata una grande tragedia umana si è rivelata per i posteri come una fonte di conoscenza ineguagliabile, poiché ci consente letteralmente di fotografare la vita quotidiana in una antica città romana di epoca imperiale. E’ un pò come entrare in un libro di storia dell’arte a tre dimensioni che ci consente, per una volta, di metterci in contatto non solo con le cose (monumenti, ville, opere d'arte, oggetti ) ma anche con gli uomini e le donne che le hanno vissuto. E quegli echi del passato ci fanno magicamente scoprire che tante cose ci accomunano a loro e che quella civiltà è il tassello fondamentale per capire chi siamo oggi. Mai più indicate le parole di Proust: "E' con passione e dedizione che noi insegnanti dobbiamo accompagnare i nostri ragazzi nella meravigliosa scoperta dei tesori dell'arte e della cultura che rendono grande il territorio al quale sentiamo di appartenere".


I COMMENTI DEL GIORNO

A SPASSO PER L’ITALIA

“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”. Questa citazione di Marcel Proust racchiude il senso dell’incontro tenutosi il 16 dicembre 2020 con la professoressa di storia dell’arte Matilde Campese, durante la settimana dello studente. La docente ha accompagnato noi alunni in un viaggio virtuale per farci conoscere non solo la bellezza di Firenze e del territorio che ci circonda, ma anche e soprattutto per insegnarci a comprendere la potenza espressiva dell’arte. Ad aprire l’incontro è stata una presentazione generale sull’importanza dello studio della storia dell’arte e quanto questa ci riguardi da vicino, essendone completamente immersi. Proprio su questo ultimo punto ci siamo soffermati particolarmente parlando del patrimonio artistico della nostra zona, che spesso viene da noi per primi sottovalutato. L’attenzione poi si è spostata sulla visione di un breve filmato che ci ha introdotto al valore culturale di Firenze e alla sua bellezza. La cosa che maggiormente ci ha colpito è che Firenze, nonostante la maestosità dei suoi caratteri, è considerata una città a misura d’uomo. Nello stesso video, infatti, l’autore si ritiene onorato di essere all’altezza dei magnifici edifici della città. Sul panorama di Firenze si impone la cupola di Brunelleschi che spicca per dimensioni e sontuosità, accompagnata dalla torre di Santa Maria del Fiore, il campanile di Giotto, progettato come un percorso simbolico attraverso cui l’uomo può ascendere a Dio. Spingendoci all’interno delle strade della città vi è il Ponte Vecchio, tappa obbligatoria per i turisti, e l’ospedale degli Innocenti, che ancora oggi colpisce per l’armonia tra le parti e il tutto. Abbiamo poi parlato del giardino delle rose e, infine, abbiamo visto un interessante video sui Musei degli Uffizi. Ciò che ha mantenuto viva la nostra attenzione è stato il discorso sul termine “galleria”, che è nato nel museo degli Uffizi e si attribuisce a una particolare struttura fissa dell’esposizione dei quadri (ovvero illuminati dalla luce naturale che attraversa le finestre). Un grande complesso di gallerie e musei imponenti che ospitano importanti collezioni di dipinti, sculture e pezzi d’arte è Palazzo Pitti, nel quartiere di Oltrarno. Oltre all’ineguagliabile produzione artistica di Firenze, ciò che ci resterà della lezione della professoressa Campese è la chiave di lettura da utilizzare durante la visita di una qualsiasi città d’arte, ricordandoci che non è arte solo ciò che è bello, ma è arte tutto ciò che sa trasmettere un’emozione.

CLASSE IVA


Il 17 dicembre 2020 noi ragazzi di primo e secondo superiore siamo andati "a spasso per l'Italia", insieme alla prof. di arte Matilde Campese. L'incontro era finalizzato alla conoscenza del patrimonio storico-artistico del nostro territorio. Questi incontri fanno si che noi ragazzi impariamo a conoscere, salvaguardare e proteggere la nostra cultura e arte.

Ci siamo soffermati, in particolar modo, sugli scavi archeologici di Pompei. Il Vesuvio, nonostante la strage, ci ha regalato uno dei piú grandi patrimoni culturali del mondo!

Ci hanno colpito specialmente le posizioni in cui sono state ritrovate le persone che sono andate incontro alla morte, ma anche la ricostruzione di come la città sarebbe stata se non ci fosse stata l'eruzione del Vesuvio. È stato un incontro davvero interessante!

Iris e Giulia Marotta

Prima Liceo Musicale



ANGOLO CREATIVITA'

Tra le tante attività, i ragazzi stanno dando libero sfogo alla fantasia, alla loro attitudine creativa, alle personali propensioni.

VIGNETTE SATIRICHE

LETTURA ESPRESSIVA: LEOPARDI, POETA LUNARE


Quando la Letteratura si trasferisce dal libro alla vita, allora lo studio diventa arte, amore del “bello”, combinazione infinita di incontri con quella parte del sé ancora in fieri. “Galeotto” di questo ponte, oggi, è Leopardi, il Poeta che ha ricongiunto eternamente, in una dialettica intramontabile, finito ed infinito. Poeta dell’eroica resistenza alle avversità, alle fragilità della vita, ai cedimenti ovvi, ma mai disperati. L’uomo in cui ciascuno, almeno una volta nella vita, si riconosce e, proprio laddove cerca fragilità, trova vigore; proprio mentre rincorre le linee del pessimismo, si riscopre più forte, più ottimista: “Non mi venite a raccontare che Giacomo Leopardi era fisicamente debole e inefficiente. Le testimonianze del tempo, le sue stesse dichiarazioni sono, lo so, tutte d’accordo sull’argomento: il conte Giacomo era ancor peggio di quello che si dice una mezza cartuccia, era un cerotto, una piaga, un ospedale ambulante, che teneva l’anima coi denti. Ebbene, tutto questo è inverosimile, i fatti lo smentiscono nel modo più clamoroso. Se fosse stato sul serio quella Madonna dei sette dolori che si dice, mai e poi mai avrebbe scritto le poesie che ha scritto. La poesia, quella autentica, è prima di tutto una manifestazione di vigore fisico; il genio sta dietro, naturalmente, ma, senza una potente riserva di energie corporali, il genio non combinerebbe da solo un fico secco. Insomma, avrà sofferto di tutti gli acciacchi possibili e immaginabili, ma non c’è dubbio che quando compose le sue poesie più belle doveva in cuor suo sentirsi, pur se disperatissimo, una forza scatenata della natura. " (D. Buzzati).


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BUON NATALE CON LE NOSTRE CREAZIONI!!