LICEO CLASSICO



Titolo del progetto: " Giornalisti in onda"

STUDENTI REPORTER: QUANDO LA SCUOLA SI APRE AL MONDO DEL LAVORO

Si è appena concluso, con l’ultima videoconferenza, il PCTO che l’Istituto Omnicomprensivo “F. De Sanctis” ha realizzato in collaborazione con il quotidiano “La Repubblica”. Il percorso è iniziato lo scorso 18 gennaio, è durato tre settimane ed ha visto coinvolti trenta studenti delle classi terze e quarte del Liceo Classico. Nella prima settimana gli studenti si sono collegati in ambiente virtuale con un giornalista formatore che li ha guidati alla conoscenza dell’organizzazione del giornale cartaceo e online e del funzionamento di una redazione. Dal lunedì al venerdì, i ragazzi, connessi insieme a studenti di altri istituti di diverse regioni italiane, hanno potuto confrontarsi sui temi più vari. Così hanno appreso i “ trucchi del mestiere”, come si dice in gergo, mettendoli in pratica. Difatti hanno costituito una vera e propria redazione, sperimentando anche forme di giornalismo legate ai nuovi media. La redazione, sotto la guida della Dirigente Scolastico, prof.ssa Antonia Marro e del docente tutor nel ruolo di caporedattore, ha lavorato incessantemente producendo materiali vari tra articoli, interviste, post, foto pubblicati sul portale di Repubblica@scuola. Come è noto i ragazzi degli indirizzi liceali devono svolgere nell’arco del triennio 90 ore di PCTO – Percorsi Trasversali e per l’Orientamento. Si tratta di una metodologia didattica innovativa che tende ad accorciare le distanze tra Scuola e mondo del lavoro. L’esperienza ha entusiasmato i ragazzi sia perché hanno potuto confrontarsi con coetanei di altre realtà scolastiche, sia perchè ha fatto emergere attitudini, interessi che magari neppure pensavano di avere, favorendo nuovi stili di apprendimento. Gli studenti sono stati protagonisti, hanno condiviso responsabilità, conoscenze, coinvolti nella realizzazione di un progetto comune. E questo ha significato imparare a rispettare tempi, ruoli, programmi, idee, ha significato acquisire competenze e conoscenze che potranno, a conclusione del percorso scolastico, diventare fondamentali ai fini del futuro percorso di vita e di lavoro.


Classi coinvolte: III e IV sez. A

Classe coinvolta : V sez. A

Fornire strumenti approfonditi per interpretare il genocidio ebraico e creare gli anticorpi contro la discriminazione, l’odio, l’ingiustizia e le disuguaglianze: questi gli obiettivi del laboratorio sul tema ‘Shoah, memoria, didattica e diritti’, organizzato dall’Università Giustino Fortunato, uno dei pochi atenei in Italia a proporre un corso specifico su questo argomento. Sette gli incontri che si svolgeranno da ottobre ad aprile, con la presenza di illustri ospiti e testimoni, come Sami Modiano, superstite dell'Olocausto, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Il primo incontro si è aperto con l’intervento del regista Lorenzo D’Amelio, autore del film ‘M. Sono solo un ragazzo’, girato a Benevento e che ha come protagonisti studenti sanniti.

L’iniziativa si sviluppa attraverso la modalità laboratoriale, con un approccio interdisciplinare, con esperti di pedagogia, diritto, filosofia, per vedere come diversi saperi scientifici hanno ragionato su questo tema”. Alle attività didattiche si assoceranno anche testimonianze, cineforum, un percorso sulla “Benevento ebraica” e una mostra itinerante a cura dell’Associazione “Figli della Shoah”. Lo scopo, “è permettere allo studente di avere gli strumenti interpretativi e le capacità critiche per una conoscenza approfondita della storia del genocidio ebraico, delle persecuzioni razziali e delle politiche pubbliche della memoria. L’iniziativa mira anche a mostrare l’uso delle fonti documentarie, per rendere gli studenti consapevoli della complessità delle interpretazioni storiografiche sul tema e per sviluppare l’uso di un linguaggio disciplinare appropriato”.

Gli studenti, al termine di ogni incontro, redigeranno singolarmente oppure in piccoli gruppi, articoli che saranno pubblicati sul blog.

Foto