I nostri approfondimenti

Ogni anno, i nostri docenti ci aiutano a costruire dei progetti interdisciplinari o degli approfondimenti su tematiche toccate dai normali programmi curricolari. Grazie a questi approfondimenti, riusciamo a cogliere importanti collegamenti tra diverse discipline, guardando allo stesso argomento da prospettive diverse oppure a comprendere il significato profondo e le conseguenze nel presente di importanti eventi storici, scientifici e culturali.

25 novembre 2020

Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, gli alunni della IV A del Liceo Classico, guidati dalla prof.ssa Rosaria Ricci, hanno elaborato una riflessione sul tema.

Donne, oltre le gambe c'è di più

Il mito di Pandora, raccontato ne “Le opere e i giorni” del poeta Esiodo, attribuisce l’origine di tutti i mali alla donna, dando il via allo sviluppo di un filone culturale misogino. Dal VII secolo a.C. ad oggi, nonostante sia cambiata la condizione sociale della donna, ancora ritroviamo riferimenti a quella visione distorta. Avete mai provato a cercare sul vocabolario i sinonimi di “donna”? buona donna (da notare che, invece, “buon uomo” ha un’accezione positiva), donna da marciapiede (o di malaffare o di strada o di vita o, eufem., di facili costumi) [donna che esercita la prostituzione o che è giudicata simile alle prostitute, anche come epiteto ingiurioso] ≈ (roman., volg.) battona, (eufem.) bella di notte, (spreg.) cagna, cortigiana, (spreg.) malafemmina, (region., volg.) mignotta (eufem.), passeggiatrice, (eufem., disus.), prostituta, (lett.) putta, (volg.) puttana, (ragazza) squillo, (lett.) sgualdrina, troia, (spreg.) vacca, (region., volg.) zoccola, casalinga. Tutte definizioni riassumibili in una sola visione: donna al servizio dell’uomo. Questo concetto ha trovato concretezza in passato nelle leggi sessiste del governo italiano. Ci ha colpito il caso di Franca Viola, prima donna a ribellarsi al matrimonio riparatore, utilizzato, fino a pochi decenni fa, per “cancellare” uno stupro altrimenti condannabile. La storia di Franca inizia il 26 dicembre 1965 quando viene rapita e poi abusata dall’ex fidanzato Filippo Melodia. E’ la Sicilia degli anni sessanta, quando l’atteggiamento di una donna era di sottomissione, di tacita accettazione del potere dell’uomo. Ebbene, Franca, giovane diciassettenne, si rifiuta di essere vittima dell’ennesimo matrimonio riparatore, ribellandosi ai pregiudizi. La ragazza, forte dell’aiuto dei genitori e della polizia, riesce a scappare e a denunciare il suo carnefice. Ci sembra di parlare al passato, ma in realtà, pur essendo cambiata la legislazione in merito, ancora oggi ne avvertiamo i residui nella mentalità collettiva. Specchio ne sono i media: dal Grande Fratello (con battute indecenti) a Sanremo (in cui le presentatrici vengono scelte “per la bellezza, ma anche per la capacità di stare accanto a un grande uomo, rimanendo un passo indietro”). Nella società odierna le donne si dividono in due tipologie: coloro che rispondono ai canoni di bellezza delle solite riviste patinate e sono strumentalizzate per questo e coloro che invece non li rispettano, però fanno fatica a farsi valere. Che sia un fischio per strada, un commento di troppo o una qualsiasi pretesa, ogni donna, fin dalla nascita, è soggetta a questi tipi di violenze “camuffate” da apprezzamenti, spesso sentendosi anche costretta a non reagire per “stare al gioco”. Viene spontaneo chiedersi perché sia più facile per la nostra società dare alle ragazze un “dress code” che, se non rispettato, giustifica una reazione provocatoria da parte dell’altro sesso, piuttosto che sensibilizzare gli uomini a rispettare un “No”. Quando questo non accade, infatti, la colpa viene attribuita alla donna che “se l’era cercata” e l’uomo viene perdonato in quanto “spinto dalle circostanze”, addirittura provocato. Infatti, al di là della violenza già subita, verbale o fisica che sia, quella peggiore è il non essere ascoltate, l’essere incolpate e sminuite. La tendenza al fenomeno del victim blaming (colpevolizzazione della vittima) porta sempre a nascondere il reato da parte dell’aggressore. Tale mentalità trova spesso spazio anche in documenti ufficiali, come sentenze, “la ragazza non si era opposta con tutte le forze”. In vicende balzate di recente agli onori della cronaca come lo stupro da parte di un rampante imprenditore, oppure della maestra dell’asilo la cui intimità è stata data in pasto ai benpensanti, i ruoli si invertono e la vittima diventa colpevole, incrementando nell’abusata la paura di denunciare. Abbiamo voluto far sentire la nostra voce in una giornata in cui si ricordano le tante donne vittime di violenza, la cui dignità è stata calpestata da mariti, compagni – padroni che dicevano di amarle…. Ma l’amore è ben altra cosa, l’amore è rispetto prima di tutto, è condivisione, è dialogo… Cosa augurarci? Che la donna non resti più dietro un grande uomo, ma che ci sia un grande uomo al fianco di una grande donna.

A cura degli alunni della classe IV A Liceo Classico



4 novembre: Festa dell'unità nazionale e delle Forze Armate

Gli alunni della II A del Liceo Classico (A.S. 2019/20), guidati dalla prof. ssa Rosaria Ricci, hanno realizzato un approfondimento relativo alla Festa delle Forze Armate, celebrata il 4 novembre di ogni anno, sottolineando aspetti relativi alla storia, alla letteratura, e all'attualità.

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Dall'atomo di Democrito alla Fisica delle particelle


Nel corso dell'A.S. 2018/19, le classi III A del Liceo Classico, la III C, III D e IV C del Liceo Scientifico hanno partecipato ad un progetto interdisciplinare condotto dalle docenti Luigia Mainolfi (Storia e Filosofia) e Felicia Valente (Fisica).

Il progetto, articolato e complesso, ha visto l'alternarsi di diverse figure interne ed esterne all'Istituto, che hanno contribuito a costruire l'idea dell'atomo nel tempo e nelle varie discipline: non solo fisica e filosofia, ma anche scienze (proff. Maria Pia Cioffi e Cecilia Palumbo) e Letteratura (prof. Anna Crisci).

Ospite d'eccezione del progetto è stato il prof. Luigi Marchese, fisico cervinarese attualmente ricercatore al CERN di Ginevra, che ha tenuto una lectio magistralis proprio sull'argomento del progetto che ha destato grande interesse tra gli studenti.

Il progetto ha avuto come prodotto conclusivo un convegno, organizzato e realizzato interamente dagli studenti, che si è tenuto nella splendida cornice di Palazzo Marchesale a Cervinara il 29 maggio 2019.

L'intero progetto è stato un importante banco di prova per noi studenti, che ci siamo cimentati con l'approfondimento interdisciplinare di questo complesso argomento, con la realizzazione di lavori di gruppo e presentazioni, nonché con l'organizzazione di un convegno in tutti i suoi aspetti. E' stato un momento importante di apprendimento e di crescita.

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La fisica per il cittadino: la sicurezza stradale

Gli alunni della classe II D dell'A.S. 2017-18 hanno curato, insieme alla loro docente, prof.ssa Felicia Valente, un progetto interdisciplinare di matematica e fisica. Le equazioni della cinematica sono state utilizzate per analizzare le problematiche della sicurezza stradale.

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Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa

Lo studio di questo importante capitolo della storia della civiltà umana ci ha condotto alla conoscenza di una sede espositiva unica nel panorama sul territorio nazionale - uno dei più importanti centri di archeologia industriale del nostro Paese e polo nazionale di cultura ferroviaria, per la singolarità e ricchezza dei contenuti in mostra, nonché per l’assoluta affinità tra la storia della sua struttura architettonica e la storia in essa raccontata. Pietra Bianca, che prenderà il nome di “Pietrarsa” in seguito all’eruzione del Vesuvio che ha cosparso di lava il territorio, diventa luogo simbolo delle officine Ferroviarie dello Stato Italiano, volute fortemente da re Ferdinando II di Borbone.

La prima Rivoluzione Industriale

Il progetto interdisciplinare ha coinvolto le classi IV C e IV D del Liceo Scientifico, nell'A.S. 2017/18. Le discipline coinvolte sono state Fisica (prof.ssa Valente), Storia (prof.ssa Sodano), Inglese (prof.ssa Pistillo), e Storia dell'Arte (prof. G. Cuomo).

La Rivoluzione Industriale è stata affrontata dalla prospettiva delle diverse discipline, ha previsto come metodologia principale il lavoro di gruppo e si è concluso con un'uscita con visita al Museo Ferroviario di Pietrarsa e alla Reggia di Portici.

Contenuti:

  • Lineamenti essenziali della prima rivoluzione industriale : le cause ,gli effetti sociali; dDifferenza tra gli stili di vita precedenti e successivi all’applicazione della tecnologia (STORIA).

  • La termodinamica, i principi , le macchine termiche, il ciclo di Carnot (FISICA).

  • La prima rivoluzione industriale nella letteratura inglese: Dickens (INGLESE).

  • L’analisi di un dipinto della Scuola di Posillipo, (800’ Napoletano), ritraente l’inaugurazione della prima linea ferroviaria d’Italia (STORIA DELL'ARTE).

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