L'allocco
Una certa stupidità è necessaria al pensiero e alla vita. L’allocco, la persona della quale diciamo che lo è, è una ricostruzione della stupidità di tutti, il riecheggiare passivo dei sogni più improbabili e impronunciabili, una specie di specchio vivente che ci mostra, riflessa, l’infinita debolezza che la nostra memoria ha di noi.
29 giugno — 10 novembre 1980
Indovino
Immagine dalla natura indifferente, costruita con bagliori di tempo ricondotti al presente, alla labilità di quel delicato organismo che è il nostro desiderio di domani, l’indovino è una barriera opposta alle insidie dell’ignoto, un apotropaico vivente che ci protegge dalla continuità del tempo.
20 febbraio 1980
Far... falla
Uno degli aspetti della natura che più mi hanno inquietato è la metamorfosi degli insetti. Ho voluto provare a riprodurre quel seguito di eventi, quella instabilità di un progetto quando prende forma — un valore perfettamente compiuto in ogni istante della sua vita, ma mai fissato: in ogni istante si apre, nel compiuto, una falla sul possibile.
6 aprile 1980
Panico secondo
Viviamo l’época dell’assenza di codici estetici e, come se camminassimo a lume di candela in una notte di cento, rieccoci in prede della fragilità della nostra indole; l’articolazione dei pensieri e delle immagini è ricondotta a un tenue criterio interiore. Ogni gesto, ogni azione, è il risultato di innumerevoli errori, eppure abbiamo ricominciato a vivere.
15/25 maggio 1980