Armenia (Wikipedia)

Coordinate: 40°23′00″N 44°57′00″E

(Mappa)

L'Armenia (armeno: Հայաստանի Հանրապետություն, Hayastani Hanrapetouṭyoun) è uno Stato eurasiatico indipendente del Caucaso meridionale, con capitale Yerevan.

L'Armenia confina con la Turchia ad ovest, la Georgia a nord, l'Azerbaigian e la repubblica de facto del Nagorno Karabakh ad est, l'Iran e l'exclave azera del Nakhchivan a sud. È quindi uno stato senza sbocco al mare.

Indice

1 Etimologia del nome

2 Storia

3 Geografia

3.1 Morfologia

3.2 Idrografia

3.3 Clima

4 Popolazione

4.1 Demografia

4.2 Etnie

4.3 Lingue

4.4 Religioni

4.5 Arte

4.5.1 Letteratura

4.5.2 Arte figurativa

4.5.3 Architettura

4.5.4 Musica contemporanea

5 Ordinamento dello stato

5.1 Rivendicazioni territoriali

5.2 Suddivisione amministrativa

5.3 Città principali

5.4 Istituzioni

5.4.1 Ordinamento scolastico

5.4.2 Sistema sanitario

6 Politica

6.1 Politica interna

6.2 Politica estera

6.2.1 Diaspora

7 Economia

8 Personaggi celebri

9 Curiosità

10 Note

11 Voci correlate

12 Altri progetti

13 Collegamenti esterni

Etimologia del nome

Il nome originario del paese era Hayq, divenuto più tardi Hayastan, traducibile come "la terra (stan è un tipico suffisso persiano per indicare un territorio) di Haik". Secondo la leggenda, Haik era un discendente di Noè (essendo figlio diTogarmah, che era nato da Gomer, a sua volta nato dal figlio di Noè, Yafet) e, secondo la tradizione cristiana, antenato di tutti gli armeni. Haik si stabilì ai piedi del monte Ararat, partì poi per assistere alla costruzione della Torre di Babele e, ritornato, sconfisse il re assiro Nimrod presso il lago di Van, nell'attuale Turchia.

Il termine Armenia fu coniato dai popoli confinanti a partire dal nome della più potente tribù presente nel territorio (gli armeni, appunto) e deriva da Armenak (o Aram), un discendente di Haik e un grande condottiero del popolo armeno. Fonti pre-cristiane riportano invece la derivazione dal termine Nairi (cioè "terra dei fiumi") che è l'antico nome della regione montuosa del paese e che è usato da alcuni storici greci sia dall'iscrizione di Behistun, ritrovata in Iran e risalente al 521 a.C.

Il nome ufficiale dello stato è Repubblica di Armenia.

Storia

Per approfondire, vedi Storia dell'Armenia.

Secoli dopo i conflitti con la civiltà degli Ittiti, il primo impero armeno fu la civiltà di Urartu, che fiorì nel Caucaso e nell'Asia Minore orientale tra l'800 a.C. e il 600 a.C. Nel I secolo a.C., durante il regno di Tigrane II d'Armenia, l'Armenia costituiva un impero regionale che si estendeva dalle coste del mar Nero al mar Caspio e a quelle del Mediterraneo, ma nel 36 a.C. venne sconfitta dai Romani guidati da Pompeo; da quella data fu per secoli una delle poste in gioco prima fra Romani e Parti e poi fra Bizantini e Sasanidi.

Nel 301 l'Armenia fu il primo stato al mondo ad adottare il Cristianesimo come religione di stato, precedendo così di alcuni decenni l'impero romano, e con san Gregorio Illuminatore istituì la propria Chiesa Apostolica Armena, che si separò dalle altre chiese cristiane dopo il Concilio di Calcedonia del 451. Con il succedersi delle dinastie e delle occupazioni di parti, romani, arabi (dal 645), mongoli e persiani, lo stato armeno fu notevolmente indebolito.

Quando l'Armenia fu di nuovo un regno indipendente (884-1045), visse un rinascimento culturale, politico ed economico. Venne fondata una nuova capitale, Ani, ora in Turchia. Con la costruzione di Ani, l'Armenia divenne una popolosa e prosperosa nazione che ebbe influenza politica sulle nazioni vicine. Sebbene la nativa dinastia dei Bagratidi, alla quale gli Arabi avevano affidato la corona d'Armenia, si trovasse in circostanze favorevoli, il sistema feudale indebolì gradualmente il paese erodendo il sentimento di lealtà nei confronti del governo centrale.

Nel 1071, dopo la sconfitta di Bisanzio da parte dei Turchi Selgiuchidi guidati da Alp Arslan nella Battaglia di Manzikert, anche l'Armenia Maggiore venne conquistata. Migliaia di famiglie cristiane, guidate da un familiare dell'ultimo re di Ani, lasciarono l'Armenia e si insediarono in terre straniere, come la Cilicia. La situazione diede ai Curdi l'opportunità di espandersi nel territorio dell'Armenia in Anatolia. Dal 1080 al 1375, il centro politico della nazione armena si spostò verso sud, come Regno Armeno di Cilicia, con i suoi stretti legami con gli Stati crociati, primo fra tutti la contea di Edessa, per i comuni interessi anti-bizantini ed anti-islamici; finché i Mamelucchi d'Egitto non lo conquistarono.

Nel 1454, un anno dopo la conquista di Costantinopoli da parte di Mehmed II, l'impero ottomano e la Persia dominata dai Safavidi si spartirono la regione. Il Sultano invitò l'arcivescovo armeno a stabilire un patriarcato a Costantinopoli. Gli armeni di Costantinopoli divennero una componente rispettabile della società ottomana, mentre gli altri armeni subivano le angherie dei vari pascià e bey e pagavano esosi tributi imposti dalle tribù curde.

Tra il 1813 e il 1828 il territorio che corrisponde all'attuale Armenia (i khanati di Erevan e Karabakh) furono temporaneamente annessi all'Impero russo. In seguito alle guerre Russo-Turche (1828-1829) l'Impero ottomano cedette una parte del territorio armeno all'Impero Russo. Nel XIX e XX secolo le ambizioni della Russia di penetrare nel territorio armeno erano legate all'obiettivo di trovare uno sbocco sul Mar Mediterraneo. Nonostante le riforme di Abdul Mejid I nel 1839, la situazione degli armeni ottomani cominciò a peggiorare (Massacri hamidiani del 1895-96) rendendo gli armeni sempre più filo-russi e infidi per gli ottomani.

Negli ultimi anni dell'Impero ottomano (1915-1923), molti armeni residenti nell'Anatolia orientale (che erano perciò chiamati dai loro connazionali "armeni occidentali") furono sterminati in quello che è stato successivamente definito il "genocidio armeno". A questo proposito, mentre gli armeni e l'opinione pubblica mondiale ritengono che si sia trattato effettivamente di un genocidio sostenuto e organizzato dalle autorità ottomane, i turchi affermano che tale strage fu dovuta ad un guerra civile accompagnata dalla carestia e dalle malattie. Secondo le stime, le vittime oscillano fra 200.000 e 1.800.000 persone. Attualmente il genocidio viene commemorato dagli armeni di tutto il mondo il 24 aprile.

Nel corso della Rivoluzione Russa, nel settembre 1917 si tenne la convenzione di Tiflis (Tbilisi), in cui si elesse un Consiglio Nazionale Armeno. Tuttavia, la firma del patto russo-ottomano del 1º gennaio 1918 permise al pascià Vehib di attaccare la nuova Repubblica Federale Democratica Transcaucasica, cui dal 28 maggio succedette la Repubblica Democratica di Armenia (o "Prima Repubblica Armena"), con l'appoggio di irregolari curdi e successivamente dei Tataridell'Azerbaigian. Benché l'Armenia occidentale fosse riconosciuta come parte della Repubblica di Armenia nel Trattato di Sèvres (10 agosto 1920), la sconfitta militare contro i Turchi (Trattato di Alexandropol, il 2 dicembre 1920) e la successiva invasione da parte delle truppe bolsceviche russe (29 novembre - 4 dicembre 1920) costrinsero il 4 marzo 1922 l'Armenia ad entrare a far parte della Repubblica Transcaucasica, una delle repubbliche dell'Unione Sovietica, la quale l'11 settembre firmò il Trattato di Kars, con cui cedeva alla Turchia ulteriori territori armeni. Solo nel 1936 fu costituita la Repubblica socialista sovietica armena.

L'Armenia dichiarò la sua indipendenza dall'Unione Sovietica il 21 settembre 1991. Negli ultimi decenni il paese è stato impegnato in un lungo conflitto con l'Azerbaigian per il controllo del Nagorno-Karabakh, un'exclave armena in territorio azero che fu assegnata al governo di Baku da Stalin. I due stati si sono affrontati nel 1988 per il controllo dell'enclave, conflitto che è esploso a seguito dell'indipendenza di entrambi i paesi avutasi con la dissoluzione dell'URSS (1991). Nel maggio 1994, con la proclamazione del cessate il fuoco, le autorità armene controllavano non solo l'intero Nagorno-Karabakh ma anche una porzione di territorio etnicamente azero. Le economie di entrambi gli stati hanno sofferto a causa della guerra, soprattutto per via dei reciproci blocchi commerciali.

Geografia

Immagine da satellite dell'Armenia occidentale (foto NASA, USA)

L'Armenia, al pari di Cipro, dal punto di vista geografico non è uno stato europeo, ma spesso lo stato armeno viene compreso tra gli stati europei, in ragione di considerazioni di tipo storico-culturali.

Morfologia

L'Armenia è un territorio prevalentemente montuoso, senza sbocchi sul mare, ricco di vulcani spenti, risultato di un sollevamento della crosta terrestre venticinque milioni di anni fa che ha creato l'altopiano armeno e la catena del Caucaso Minore che si estende dal nord dell'Armenia verso sud-est, tra il lago Sevan e l'Azerbaigian, fino al confine con l'Iran.

Nonostante l'attività vulcanica sia cessata da qualche migliaio di anni, l'attività tettonica non si è fermata come dimostrano i frequenti terremoti, ultimo quello del dicembre 1988 che ha devastato Gyumri, seconda città del paese, uccidendo oltre 25.000 persone.

Idrografia

L'Armenia è ricca di acque dolci, solo il lago Sevan ne contiene 33,2 km³. Il lago Sevan, ad un'altezza di circa 1900 m s.l.m. è di gran lunga il più esteso del paese, essendo il secondo, il lago Arpi, esteso appena l'1,75% rispetto al primo. Dal lago Sevan nasce l'Hrazdan che attraversa la capitale Yerevan al centro del paese per sfociare nell'Aras, al confine con laTurchia, il fiume più lungo del paese (158 km in territorio armeno), che raccoglie anche le acque dell'Akhurian, il secondo fiume per lunghezza, e forma un'ampia valle pianeggiante condivisa tra Armenia, Turchia e più a valle Iran e Azerbaigian. Più a sud si trovano il fiume Vorotan, anch'esso affluente dell'Aras in territorio azero.

Il fiume Aras indica il confine con la Turchia.

Sul versante opposto, in una stretta gola a nord, scorre il Debed, sulla via per la Georgia, nel punto più basso del paese.

Clima

Il clima è di tipo continentale e dato che le catene montuose fermano le influenze del mar Mediterraneo e del Mar Nero comprende estati calde e inverni freddi; le precipitazioni variano molto da zona a zona: lungo le rive del fiume Aras, la zona più arida del paese, superano raramente i 300 mm, mentre alle altitudini più elevate raggiungono gli 800 mm l'anno.

Popolazione

La popolazione secondo i dati relativi al luglio 2005 era di 2.982.904[4], con un'età media di circa 33 anni e un tasso di crescita del -0.25%; l'Armenia è il secondo paese più densamente popolato dell'ex-Unione Sovietica con 101 ab/km. Tuttavia, la popolazione è fortemente in declino. Una delle cause principali di questo fenomeno è rappresentata dall'emigrazione, uno dei problemi più gravi che il paese si è trovato ad affrontare sin dal crollo dell'URSS. A peggiorare la situazione contribuisce un tasso di natalità piuttosto basso che rende negative le previsioni di lungo periodo e che potrebbe modificare i rapporti di forza fra l'Armenia e l'Azerbaigian qualora quest'ultimo decidesse di riconquistare i territori perduti. Negli ultimi anni il trend pare tuttavia essersi modificato, per via dei molti Armeni tornati in patria dalla diaspora.

Demografia

Etnie

La popolazione è composta per la maggior parte di armeni che costituiscono (censimento del 2001) il 97.9% della popolazione; il resto comprende curdi, russi e altri gruppi presenti in percentuali molto basse.

Lingue

Per approfondire, vedi Lingua armena.

Nel paese si parla la lingua armena nella variante dell'orientale, diffuso anche nella comunità armena dell'Iran. Nel paese sono diffuse diverse minoranze linguistiche e gran parte della popolazione armena parla come seconda lingua il russo.

Religioni

L'Armenia è un paese a maggioranza cristiana. La Chiesa armena vanta una tradizione antichissima, che risale al III secolo d.C (l'Armenia è considerata la prima nazione al mondo ad aver adottato, nel 301, il cristianesimo come religione ufficiale). La Chiesa Apostolica Armena professa un cristianesimo di tipo monofisita, orientale e non-calcedoniano. Fortemente conservatrice e ritualistica, la Chiesa armena è per questo vicina a quella copta, a quella ortodossa siriaca e a quella Ortodossa in generale. Esistono poi piccole minoranze di protestanti evangelici, di cattolici (i quali fanno riferimento alla Chiesa armeno-cattolica, il cui centro spirituale è Bzoummar, in Libano) e di praticanti gli antichissimi culti tradizionali. Gli Yazidi, che vivono nella zona occidentale del paese, praticano una particolare religione nota come "yazidismo". I curdi e gli azeri che un tempo vivevano nel paese praticavano l'Islam; tuttavia molti di essi hanno abbandonato l'Armenia in seguito al conflitto con l'Azerbaigian. Dal canto suo, a causa della guerra l'Armenia ha ricevuto numerosi profughi armeni in fuga dall'Azerbaigian. Numericamente[5] i cristiani ortodossi armeni rappresentano il 93% della popolazione, il 2% appartiene ad altre confessioni e lo yazidismo è praticato dall'1%. Il restante 4% dichiara di non seguire alcun culto religioso.

Arte

Letteratura

La letteratura scritta nacque nel V secolo d.C. sospinta dalla cultura cristiana, in sostituzione di quella tradizione orale già diffusa da almeno dieci secoli.[6] I padri della letteratura armena furono Mesrop e Sahak il Grande, fondatori dell'Accademia denominata Scuola dei Traduttori, che si accostò alla letteratura religiosa greca. Se nei secoli seguenti si impose il carattere storiografico assieme agli argomenti religiosi, ben rappresentati dalla poetessa Sahakduxt, intorno al XII secolo rifiorì una letteratura popolare, basata su tematiche amorose, morali e religiose. Nel Settecentosi diffuse la cultura letteraria Mechitarista, basata sulla congregazione del monaco Mechitar e legata alla cultura greca.

Negli ultimi due secoli, gli scrittori armeni hanno descritto la realtà della drammatica storia del popolo, e tra di essi si annovera il poeta e patriota Arsiak Ciobanan.

Arte figurativa

Le più antiche tracce di elementi artistici, per così dire proto-armeni risalgono al III millennio a.C., e già nel II millennio la lavorazione dei metalli raggiunse un buon livello tecnico, come hanno attestato i reperti rintracciati nei pressi di Kirovakan: coppe d'oro con raffigurazioni di animali, boccalid'argento, braccialetti e armi. Al I millennio, appartengono invece vasi con bassorilievi, statue monolitiche di notevole altezza raffiguranti animali e soprattutto il pesce, simbolo della fecondità.[7]

L'arte armena subì una forte influenza ellenistica, nel periodo che intercorre fra il III secolo a.C. e il III secolo d.C., durante il quale fiorì la scultura di statue rappresentanti divinità, di cui è un pregevole esempio la testa della dea Anait. L'arte armena attese il Medioevo per creare una fisionomia più originale, che si manifestò attraverso monumenti funerari e decorazioni architettoniche; tra gli esempi più tipici di arte armena, di questo periodo, vanno ricordate le "pietre-croci", dette katchkar[8]. Anche la pittura visse una fase di espansione, come dimostrano i numerosi affreschi e mosaici contenuti nelle chiese.

Dal XV secolo si svilupparono scuole di pitture culminate con quella della famosa famiglia Ovnatanian, che operò dal XVII al XIX secolo. Negli ultimi due secoli l'arte armena ha risentito dell'influenza degli indirizzi dell'arte russa e sovietica.

Architettura

Poche tracce sono restate dell'architettura proto-cristiana e quindi il primo periodo fertile documentabile risale al VII secolo, con la costruzione di molte chiese e la presenza di elementi che precorrono l'architettura medioevale, come il gusto del verticale, del dinamismo, della smaterializzazione degli spazi interni. In questo periodo vennero costruite le chiese longitudinali a cupola, a pianta centrale, a perimetro rettangolare, a pianta quadriconca, che mostrano soluzioni talvolta in anticipo rispetto all'Occidente. Le costruzioni sono state erette, soprattutto, grazie alla pietra vulcanica, lavorata con molta accuratezza all'esterno. Non mancano le decorazioni scultoree alle pareti, così come le soluzioni innovative esemplificate dall'uso dei tamburi, decorati da finestre per reggere le cupole, che anticipò il gusto bizantino, oppure l'uso particolare delle arcate cieche che anticipò l'architettura romanica.[7]

Musica contemporanea

Nel panorama musicale contemporaneo vanno citati il cantante André (nome d'arte di Andreï Hovnanyan), Charles Aznavour e il gruppo System of a Down, residente negli Stati Uniti d'America. I componenti sono tutti originari dell'Armenia, e discendono dai superstiti del genocidio subito dal loro popolo, di cui parlano in molte canzoni. Nonostante l'origine comune dei quattro membri del gruppo, solo il bassista Shavo Odadjian è nato in Armenia, il 22 aprile 1974 a Yerevan. Si fanno notare per le numerose influenze stilistiche, ma anche per l'impegno sociale e politico. Insieme al chitarrista Tom Morello guidano l'organizzazione non profit Axis of Justice, che riunisce associazioni politiche, fans e musicisti di varia estrazione per difendere la giustizia sociale. Dal 2006 la band non è stata più attiva e se ne è più volte vociferato lo scioglimento, ufficialmente non si è mai parlato di rottura ma solo di una pausa dei componenti pensata per dare sfogo ai loro progetti solisti. La band ha ripreso le attività con un tour estivo nel 2011.

Ordinamento dello stato

Secondo la costituzione del 1991, l'Armenia è una repubblica semipresidenziale. Il Presidente della Repubblica è eletto direttamente dal popolo per un mandato quinquennale. Benché il Presidente abbia forti poteri, il Primo ministro deve godere della fiducia del Parlamento. Il Parlamento unicamerale è detto Azgayin Zhoghov (Assemblea Nazionale): i suoi 131 rappresentanti sono eletti (56 in collegi uninominali e 75 con sistema proporzionale e sbarramento del 5%) ogni 4 anni.

Rivendicazioni territoriali

L'Armenia rivendica parti di territorio dall'Azerbaigian il Karabagh e il Nakhchivan. Non sono ufficiali le rivendicazioni nei confronti della Turchia, ma gran parte dell'Armenia storica è dal 1923 parte della repubblica turca.

Suddivisione amministrativa

Per approfondire, vedi Suddivisioni dell'Armenia.

L'Armenia è divisa in 11 province dette marzer (marz al singolare), una delle quali è la capitale nazionale:

Aragatsotn (Արագածոտնի մարզ) - capoluogo: Ashtarak (Աշտարակ)

Ararat (Արարատի մարզ) - capoluogo: Artashat (Արտաշատ)

Armavir (Արմավիրի մարզ) - capoluogo: Armavir (Արմավիր)

Geghark'unik' (Գեղարքունիքի մարզ) - capoluogo: Gavar (Գավառ)

Kotayk' (Կոտայքի մարզ) - capoluogo: Hrazdan (Հրազդան)

Lori (Լոռի մարզ) - capoluogo: Vanadzor (Վանաձոր)

Shirak (Շիրակի մարզ) - capoluogo: Gyumri (Գյումրի)

Syunik' (Սյունիքի մարզ) - capoluogo: Kapan (Կապան)

Tavush (Տավուշի մարզ) - capoluogo: Ijevan (Իջևան)

Vayots' Dzor (Վայոց Ձորի մարզ) - capoluogo: Yeghegnadzor (Եղեգնաձոր)

Yerevan (Երևան) - città con status amministrativo speciale

Ogni provincia è guidata da un governatore (marzpet) nominato dal governo nazionale, salvo che a Yerevan, dove la carica è riconosciuta al sindaco.

Inoltre, l'Armenia conta 48 città, 949 villaggi organizzati in 926 comunità (48 urbane e 866 rurali).

Città principali

Le città principali sono Yerevan (capitale), Gyumri e Vanadzor.

Istituzioni

Ordinamento scolastico

Sistema sanitario

Politica

Politica interna

Il popolo armeno votò a favore dell'indipendenza con un referendum tenutosi nel settembre 1991.

Levon Ter-Petrossian, del Movimento nazionale panarmeno (HHS), fu presidente della neonata repubblica (rieletto nel 1996) fino al gennaio 1998, anno in cui fu costretto a dimettersi a causa di una serie di proteste pubbliche contro la sua politica autoritaria e per il suo atteggiamento sulla questione del Karabagh.

Fu sostituito dal primo ministro ultranazionalista Robert Kocharian (nato in Karabagh e già leader di quella regione), eletto il 30 marzo 1998 con il 59,5% dei voti contro il candidato post-comunista Karen Demirchian (HZK).

Tuttavia, alle elezioni parlamentari dell'aprile 1999, gli oppositori Demirchian (HZK) e Vazgen Sargsian (HHK) coalizzati vinsero e ottennero le cariche di presidente dell'assemblea e di primo ministro. Il 27 ottobre 1999, l'assassinio del primo ministro V. Sargsian, di K. Demirchian e di altri politici causò un periodo di instabilità dal quale l'Armenia uscì il 5 marzo 2003 grazie alla rielezione al secondo turno di Robert Kocharian con il 67,5% dei voti (primo turno 48,3%: terzo candidato Artashes Geghamian - AM) contro il candidato post comunista Stepan Demirchian (figlio del precedente), e forte dell'appoggio di una coalizione parlamentare. Le elezioni legislative del 25 maggio 2003 videro infatti la vittoria della coalizione pro-Kocharian (HHK 23,5% dei voti e 31 seggi; HHD 11,4% voti; OE 19 seggi).

Fino al 2007 l'Assemblea Nazionale è stata controllata da una coalizione tripartitica formata dal Partito Repubblicano d'Armenia (HHK) [1], dalla Federazione Rivoluzionaria Armena (HHD o Dashnak) e del partito centrista "Stato di diritto" (OE). L'opposizione era invece formata da numerosi piccoli partiti riuniti nel "Blocco della Giustizia". Le elezioni legislative del 12 maggio 2007 videro l'HHK ottenere il 33,9% dei voti e 64 seggi e altri due partiti alleati un ulteriore 35% (BHK: 15,1% e 24; HHD: 13,6% e 16); anche due partiti di opposizione entrarono in Parlamento: "Stato di diritto" (OE: 7% e 9) e "Patrimonio" (Z: 5,8% e 7).

Il 19 febbraio 2008 è stato eletto presidente il primo ministro Serge Sargsian (HHK), con il 52,82% dei voti al primo turno contro Levon Ter-Petrossian (terzo Artur Baghdasarian - OE); primo ministro è diventato al suo posto Tigran Sargsian.

Il governo di Kocharian dichiarava apertamente di puntare alla creazione di un Parlamento di stile occidentale, libero e democratico. Tuttavia, gli osservatori internazionali sono spesso critici in merito alla legalità della vita politica armena per quel che riguarda le elezioni parlamentari, quelle presidenziali e i referendum costituzionali tenutisi a partire dal 1995; si segnalano infatti brogli elettorali, mancanza di cooperazione da parte della Commissione Elettorale, scarsi controlli di liste e cabine elettorali. Nonostante ciò, l'Armenia è considerata una delle nazioni più democratiche della CSI.

Politica estera

L'Armenia, un paese piccolo, montagnoso e senza accesso al mare, oltre che cristiano, gode dei vantaggi connessi all'esistenza di una numerosa diaspora, soprattutto in Francia e negli Stati Uniti. Cura inoltre buone relazioni con la confinante Georgia (anch'essa cristiana), da cui dipende per l'accesso al mare.

L'Armenia ha relazioni molto difficili con la Turchia, per la questione del genocidio armeno (1905-1915) negato da quest'ultima, e con l'Azerbaigian, per la questione del Karabagh regione a popolazione armena (1988-1993), e del Nakhchivan.

Anche in funzione anti-turca, l'Armenia ha avuto storicamente ed ha buone relazioni con la Russia (di cui ospita una base militare a Gyumri) e con l'Iran, altro paese della diaspora (a cui è connessa da un gasdotto).

Ultimamente, l'Armenia si è impegnata nell'integrazione con le istituzioni europee, aderendo al programma Partnership for Peace della NATO e al Consiglio d'Europa.

Diaspora

Per approfondire, vedi Diaspora armena.

Circa 8 milioni di armeni vivono oggi all'estero, soprattutto in Francia, Russia, Iran, Libano e Stati Uniti. Questa migrazione cominciò già nel 1375 con la caduta del Regno Armeno di Cilicia ed ebbe un grande incremento con il Genocidio Armeno perpetrato dalla Turchia che ancora oggi si rifiuta di riconoscere questo avvenimento.

Posizione

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Stato

Numero di Armeni

2.982.904 (stimati nel 2005)

1.130.491 (2002)

500.000

400.000

1.500.000 (2009)

267.000 (2004)

190.000

140.000

130.000

130.000

99.894 (2001)

da 40.000 a 70.000

70.000

70.000

42.000

40.505 (2001)

40.000

35.000

35.000

30.000

30.000

25.000

25.000

19.000

18.000

15.000

10.000

10.000

10.000

9.800

8.200

7.000

6.000

6.000

5.000

5.000

5.000

5.000

3.285

3.000

3.000

3.000

2.740 (1987)

2.500

2.500

2.500

2.000

1.780

1.082

1.000

1.000

1.000

1.000

1.000

1.000

900

600

560

500

500

250

200

200

150

100

100

75

50

35

Armenia

Economia

Il settore primario occupa il 40% della popolazione. Si coltivano principalmente frumento, orzo, mais, patate, tabacco, ortaggi, vite e frutta. Il latte di pecora da il famoso motal. L'Armenia è comunque costretta a importare grandi quantità di generi alimentari perché la produzione locale non è in grado di soddisfare il fabbisogno del paese. Importante è anche l'estrazione di oro, rame, zinco, ferro, argento e gas naturale.

L'Armenia è un paese altamente industrializzato. Il settore industriale è quello che conta in assoluto più addetti al lavoro. Hanno una particolare importanza le industrie di genere alimentare, cartaria, meccanica, elettrica, tessile, chimica, della gomma, del cemento e del tabacco. Il settore industriale ha sofferto gravemente a causa del blocco economico imposto dall'Azerbaigian nel 1991. Nel 1994 il paese annunciò quindi la decisione di ripristinare gli impianti di Mdedzamor, la sola stazione nucleare nella regione transcaucasica, chiusi in seguito al terremoto dell'88, per compensare la diminuita disponibilità di energia. La valuta dell'Armenia è il Dram.

Per quanto riguarda i trasporti, l'Armenia è attraversata da due importanti linee ferroviarie che la collegano verso nord ed est con Tbilisi (Georgia) e Baku (Azerbaigian) sul Mar Caspio e verso sud con l'Iran. Molto redditizio è il turismo montano.

Personaggi celebri

Antonia Arslan, scrittrice e saggista italiana di origine armena

Jack Kevorkian, "Dottor Morte" , Medico

Sergej Paradžanov, regista cinematografico

Artavazd Pelešjan, regista cinematografico

Georges Ivanovič Gurdjieff, filosofo, scrittore, mistico e maestro di danze

Padre Komitas (1869-1935), musicologo - compositore

Aram Khačaturjan, compositore

Tigran Vartanovič Petrosjan, uno scacchista

Hrand Nazariantz, scrittore (Üsküdar 1886 – Bari 1962)

Paolo Kessisoglu, attore comico

Djivan Gasparyan, compositore, noto interprete del Duduk

Retheos Berberian, pedagogista (Hasköy 1848 – Üsküdar 1907)

Khačatur Abovjan, scrittore (Kanakere, 1804 - dopo il 1848)

Ivan Aivazovsky, pittore

Tigran Avakian, fotografo

Jean Carzou - Garzou - Garnik Zouloumian, pittore

Edgar Chahine, pittore

Arshile Gorky, pittore

Eric Grigorian, fotogiornalista

Ara Güler, fotografo

Nonny Hogrogian, illustratore di libri per l'infanzia

Jansem, pittore

Yousuf Karsh, fotografo

Khachar, Rafik Khachatryan, scultore

San Lazzaro Pittore, monaco, pittore del IX secolo

Daron Malakian, musicista

Vartan Malakian, pittore

Anastas Ivanovič Mikojan, politico sovietico

Artëm Ivanovič Mikojan, ingegnere cofondatore della famosa casa di progettazione MiG di aerei militari sovietici.

Shavo Odadjian, musicista

Hovsep Pushman, pittore

Toros Roslin, pittore medievale

Sarkis, scultore

Martiros Saryan, pittore

Edvard Sasun, pittore

Vardkes Sureniantz, pittore

Serj Tankian, musicista

Sonig Tchakerian, musicista

Rupen Timurian, imprenditore

Gevorg Petrosyan "the doctor", artista marziale

Samvel Yervinyan, violinista

Robert Kardashian, avvocato di fama internazionale

John Dolmayan, musicista (nato a Beirut ma di nazionalità armena)

Sirusho, cantante

È la terra d'origine della cantante-attrice americana Cher, dei quattro membri del gruppo Metal System of a Down, così come del regista canadese Atom Egoyan e del miliardario Kirk Kerkorian. Sono di etnia armena anche Gheorghe Hagi, il più celebre calciatore della Romania, Andre Agassi, numero 1 della classifica ATP per 101 settimane, nonché il noto cantante francese Charles Aznavour (vero nome Aznavourian) e la cantante-attrice Marie Laforêt (nome d'arte di Maïténa Doumenach). Dall'Armenia, che ha vinto le Olimpiadi degli scacchi nel 2006 a Torino, provengono alcuni importanti scacchisti come Tigran Petrosian, Levon Aronian, Karen Asrian e, per parte di madre, il campione del mondo Garri Kasparov, il cui cognome è la versione russa di quello della madre da nubile (Kasparjan). I genitori dello scrittore William Saroyan erano armeni.

Nel 1983 è stato girato il film Assignement Berlin, prodotto da Hrayr Toukhanian, che racconta il processo a Tehlirian, armeno che uccise il Gran Vizir Mehmet Talʿat Pascià, responsabile con altri del Genocidio armeno. Il titolo, disponibile in italiano, è Missione a Berlino.

Curiosità

L'Armenia è il primo stato del mondo a introdurre lo studio e il gioco degli scacchi come disciplina scolastica obbligatoria in tutte le scuole, con l'intento di creare una società migliore, rispettare regole e sviluppare strategie.[senza fonte]

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( Fonte Wikipedia)