KHOR VIRAP - NORAVANK

Il Monastero di Khor Virap è considerato uno dei più importanti monasteri armeni per quel che rappresenta. Costruito su una lieve collinetta che emerge nel vasto altipiano a sud di Yerevan è punto privilegiato di ammirazione per il vicino Monte Ararat ora in Turchia. Da lì è ben visibile la recinzione di confine, triste ammonimento di un tragico passato. In questo Monastero fu imprigionato per 13 anni San Gregorio Illuminatore. Non è un complesso che stupisca per magnificenza, ma la sua grandezza è data dalla semplicità e dalla devozione verso il Santo.

Il Monastero di Noravank fu costruito nel XIII secolo. A me sembrò uno dei più belli tra quelli visitati, forse per il colore della pietra rosata o per l’isolamento arido fra gole dirupate e solitarie.

Vi si arriva dopo aver attraversato una poderosa alta strettoia che sembra stritolare il passante. Appare inaspettato, come un miraggio. Non vi è altro nello scarno catino che lo accoglie. Meravigliosa l’architettura delle due chiese rimaste. Colpisce una stretta e ripida scala esterna, nella facciata della chiesa principale, che consente di raggiungere il piano superiore. Fra il XIII e XIV sec. fu sede vescovile ed importante centro religioso-culturale. Ed anche qui mura e magnifiche croci.

La Chiesa di Sant’Astvazazin di Areni, di pietra ocra, fu costruita nel 1321 dallo scultore miniaturista Momik, al culmine della sua creatività. L’aspetto semplice e dimesso fa emergere il bassorilievo, sull’architrave dell’ingresso, rappresentante la Madonna con il Bambin Gesù.