Bibliografia

Direttore Didattico-metodologico
Antonia Colamonico(Nata ad Acquaviva delle Fonti (BA) il 25 dicembre 1951, epistemologa, pedagogista, biostorica, scrittrice e poeta)Ho semplicemente cercato di elaborare un universo che porga l'altro livello dello sguardo, per un Sistema storico a due occhi.Come è nata la scienza & metodo BiostoriaGemmazioni biostoriche

Biostoria quaderni: n° 5

Antonia Colamonico - Marcello Mastroleo

Le Geometrie della Vita

nel Salto Eco-biostorico

Verso una Topologia a occhio infinito della relazione Mente/Mondo

Bibliografia

© 2010 – Il Filo S.r.l. - Bari

Testi di riferimento

    • A. D. Aczel. Entanglement. Il più grande mistero della fisica. R. Cortina 2004.

    • G Arcidiacono, S. Arcidiacono. Sintropia Entropia Informazione. Di Renzo Editore, Roma 1991.

    • C. M. Cipolla. Storia economica dell’Europa preindustriale. Il Mulino, Bologna 1974.

    • A. Colamonico. Fatto Tempo Spazio Premesse per una didattica sistemica della Storia. OPPI, Milano 1993.

    • A. Colamonico. Biostoria. Verso la formulazione di una nuova Scienza. Campi, metodi, prospettive. Il Filo, Bari 1998.

    • A. Colamonico. Ordini complessi - Carte biostoriche di approccio ad una conoscenza dinamica a cinque dimensioni. Il Filo, Bari 2002.

    • A. Colamonico, Il Pensiero Creativo e il ruolo del futuro nella Dinamica Biostorica: restaurazione e risorgimenti. In Pianetascuola, n° 3, lug.-sett. IRFOS, Bari 2005, pp. 3-6. (a)

    • A. Colamonico. Edgar Morin and Biohistory: the story of a paternity. World Futures: The Jounal of General Evolution, a cura di A Montuori. Vol. 61 - n° 6. Taylor & Francis Group - Routledge, August 2005. pp. 441-469. (b).

    • A. Colamonico. Dall’esplorazione biostorica alla geografia del Pensiero Complesso, in AA VV, Cultura e Pedagogia della Riforma, pp. 129-140. Ed Cacucci, Bari, 2006. (a)

    • A. Colamonico. Costellazioni di significati per una topologia del pensiero complesso. ©Il Filo, Bari 2006 (b) http://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxhbnRvbmlhY29sYW1vbmljb3xneDo0ZTRjODZjNDY4M2Q1Mzlk&pli=1

    • A. Colamonico. Le carte biostoriche e la geografia del pensiero complesso. Atti 50° Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia. Edizioni Pagina, Bari 2008, pp. 92-97. (a)

    • A. Colamonico. Metacognizione e multimedialità: dalla storia alla biostoria. Storia del Mondo n. 55, 15 ottobre. Edizioni Drengo, Roma 2008, (b). http://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxhbnRvbmlhY29sYW1vbmljb3xneDo3NWY2MGZlOTMyNzhkOGQw

    • A Colamonico. Oltre Edgar Morin: l’intreccio vitale nella dinamica biostorica tra entropia, sintropia e neghentropia. © 2010 (a) http://biostoria.blogspot.com/2010/05/oltre-edagar-morin-lintreccio-vitale.html

    • A Colamonico. Che cosa è il tempo nella struttura a spugna della Storia? © 2010. (b) http://occhiobiostorico.blogspot.com/2010/05/occhio-biostorico-che-cosa-e-il-tempo.html

    • A Colamonico, M Mastroleo. Verso una geometria multi-proiettiva della mente. © Il Filo Bari, 2010 http://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxhbnRvbmlhY29sYW1vbmljb3xneDo2NzA0NjlkZjI5ZDAyNDE4&pli=1

    • Daniel C. Dennett. Coscienza. Che cos’è. Laterza, Bari 2009.

    • R. Courant e H. Robbins. Che cos'è la Matematica? Bollati Boringhieri, Torino 2000.

    • N. Goodman. Architettura formativa. Milano: Unicopli, 2008.

    • N. Goodman. Fatti, ipotesi e previsioni prefazione di H. Putnam. Laterza, Bari 1985

    • N. Goodman. Vedere e Costruire il mondo. Laterza, Bari, 2008

    • G. Kelly. La psicologia dei costrutti personali. Raffaello Cortina, 2004

    • I. Licata. La logica aperta della mente. Codice Edizioni, 2008.

    • I. Licata. Osservando la Sfinge. La Realtà Virtuale della Fisica Quantistica. Di Rienzo Editore, Roma 2009.

    • I. Licata. Teoria degli Universi e Sintropia. Luigi Fantappié, ricordo di un matematico. http://www.fantappie.it/licata.htm

    • N. Luhmann. Sistemi sociali. Fondamenti di una teoria generale. Il Mulino Bologna, 1990.

    • E. Marconi. Spazio e linguaggio. PPL, Milano 1990.

    • M. Maturana. Autocoscienza e realtà. R. Cortina Editore, Milano 1993

    • H. Maturana, F. Varela. L’albero della conoscenza. Garzanti, Milano 1992.

    • E. Morin. Introduzione al pensiero complesso. Sperling & Kupfer, Milano 1993.

    • E. Morin. La méthode 5 – L’humanité de l’humanité. L’identité Humaine. Seuil Paris, 2001.

    • D. Peat I sentieri del caso. Di Renzo Roma, 2004.

    • R. Penrose. La mente nuova dell'imperatore. Rizzoli, Milano 1992.

    • J. Piaget. La nascita dell’intelligenza nel bambino. La Nuova Italia Firenze, 1977.

    • K. Popper. La selezione naturale e la comparsa della mente" in Tre saggi sulla mente umana, Armando. Roma 1994.

    • K. Popper. Nuvole e orologi. Il determinismo, la libertà e la razionalità. Arnaldo, Roma 2005.

    • C. Rovelli. Che cos’è il tempo? Che cos’è lo spazio? Di Renzo Editore, Roma 2010.

    • C. E. Shannon. La teoria matematica delle comunicazioni. Traduzione di P. Cappelli. Etas Kompass, Milano 1971.

    • G. Schroeder. L’Universo sapiente. Il Saggiatore,Torino 2002.

    • H. von Foerster. Sistemi che osservano. Astrolabio, Roma 1987.

    • G. B. Vico, Opere, a cura di A. Battistini. Mondatori, Milano 1990.

Per ulteriori approfondimenti sull'evoluzione di Biostoria (Biohistory of Knowledge) si vada al sito La Spugna Eco-biostorica, sezione: gemmazioni


Antonia Colamonico - Marcello Mastroleo © 2013 - Vietata la riproduzione -

Palestra della Mente: Gioco “Numeri e Civiltà”

Autore: Marcello Mastroleo

© 2005 – Il Filo S.r.l.

Il giorno e la notte
Il giorno,la notte,due controsensidue emozioni…due sensazioni diverse:il giorno la vita,la notte la pausa vitale.Ma tutto ha fine,anche la vita.
(di Marcello Mastroleo, 1° premio di poesia Centro Studi “Oscar Romero” Acquaviva F (BA)- 30 Maggio 1992)
Commento della Giuria
La nostra esistenza è davvero un misto di “controsensi”, “emozioni”, sensazioni diverse”, che fanno insieme parte di un tutto vivente: così se il giorno è la vita, anche la notte è “pausa vitale”.L’intuizione è qui resa con un suggestivo stile nominale, privo cioè di predicati verbali, se non nella chiusa del breve componimento: quasi a scardinare una dialettica bloccata e restituire alla vita un suo naturale fluire e la lucida consapevolezza che “tutto ciò ha fine”.

Campo cognitivo: Didattica della matematica e creatività

Obiettivi del gioco:

Svincolare il concetto di numero dalla sua rappresentazione, introducendo simultaneamente differenti sistemi di numerazione che fanno parte del bagaglio latente dei giocatori.

Mettere in luce il legame tra il concetto di numero e la quantità per recuperare il concetto di cardinalità.

Operazioni preliminari:

Dividere il gruppo classe in quatto sottogruppi e assegnare a ognuno di essi una civiltà, avendo cura, nella fase di assegnazione delle parti, di separare i sottogruppi per conservare l'effetto sorpresa. Lasciare a ciascun sottogruppo 10 minuti di tempo per prendere confidenza con il carattere e il sistema di numerazione della civiltà che dovrà interpretare.

Al termine di tale periodo ricondurre i gruppi nello stesso ambiente e disporli in quattro angoli diversi.

Fare iniziare il gioco, avendo cura che si rispettino le regole in particolare quelle sulla comunicazione dei numeri delle varie civiltà.

La durata del gioco effettivo è di almeno 30 minuti.

Per una migliore riuscita si consiglia, nella divisione in sottogruppi, di tenere conto del carattere dei partecipanti per rendere più divertente l'interpretazione dei personaggi.

Regole di gioco (da distribuire e spiegare):

1. Ogni gruppo dovrà attenersi ai tratti che caratterizzano la civiltà che interpreta e compiere la missione assegnata.

2. Non si possono pronunciare i numeri in maniera usuale a meno che non si interpretino gli arabi, né si possono utilizzare le dita per comunicali a meno che non si sia uomini primitivi.

3. Prima di iniziare ad esplorare e mercanteggiare, ogni gruppo dovrà organizzarsi per allestire il proprio mercato, stabilendo i prezzi dei prodotti che possiede.

4. Ogni gruppo deve guadagnarsi i soldi che gli servono, per compiere la propria missione, vendendo la quantità opportuna di merci, per fare ciò è necessario appuntare su un foglio la quantità di merci comprate e vendute con i relativi importi avendo cura di scrivere i numeri nel proprio sistema di riferimento.

5. Vince il gioco il gruppo che allo scadere del tempo avrà svolto la missione guadagnando il più possibile.

Organizzazione della dinamica di compra-vendita:

GRUPPO 1 - Uomini Primitivi

Per interpretare i personaggi:

Gli uomini primitivi non hanno un linguaggio articolato come il nostro e per comunicare usano forme onomatopeiche, ad esempio per indicare il cibo direbbero: GNAM GNAM. Hanno un modo goffo di muoversi, poiché enfatizzano con la mimica ciò che non possono dire con le parole.

Gli uomini primitivi non hanno un sistema di numerazione vero e proprio, contano incidendo gruppi di cinque tacche su ossa o sul terreno e non pronunciano i numeri ma li rappresentano con le dita.

Missione:

Voi non conoscete il significato del denaro e non lo accettate, usate il baratto come forma di commercio.

I vostri prodotti sono: Pellicce e Carne.

Dovete barattare la carne o le pellicce per comprare 100 Liti di vino.

GRUPPO 2 - Egiziani

Per interpretare i personaggi:

Gli egiziani sono un popolo aristocratico di lunga tradizione, pertanto sono molto eleganti nei movimenti e nel modo di parlare. Per rendere il loro linguaggio bisogna aggiungere -os o -orus alla fine delle nostre parole, ad esempio casaos per casa o carnorus per carne.

Gli egiziani usano un sistema di numerazione in base 10, ma a differenza del nostro hanno dei simboli di divinità (da inventare nella fase preliminare) per rappresentare i numeri 1, 10, 100, 1.000, 10.000. e ripetono più volte i simboli per rappresentare le cifre senza prestare caso all'ordine di grandezza. Ad esempio se (| è il simbolo per 1 e (\/) è il simbolo per 10, allora 23 sarà scritto così

(| (\/) (| (\/) (|

Per dire i numeri bisogna ripetere il numero corretto di volte il nome della divinità associata a ciascuna cifra.

Missione:

I vostri prodotti sono: Profumi e Grano.

Dovete vendere quanto più profumo possibile e comprare olio per i profumi.

GRUPPO 3 - Romani

Per interpretare i personaggi:

I romani sono un popolo pratico e aggressivo. Per rendere il loro linguaggio bisogna aggiungere -is e -orum alla fine delle nostre parole ad esempio panis per pane o vinorum per vino.

Il sistema di numerazione era basato su un sistema di lettere che codificano le cifre 1, 5, 10 e i loro multipli. I simboli si scrivono da destra a sinistra dal più grande al più piccolo. Ad esempio 1037 = MXXXVII e 1034 = MXXXIV e si pronunciano come ordinali ad esempio 1025 si dirà

Millesimo Ventesimo Quinto.

Missione:

I vostri prodotti sono: Olio e Vino;

Dovete comprare Cavalli e Grano.

GRUPPO 4 - Arabi

Per interpretare i personaggi:

Gli arabi sono un popolo fiero e diffidente. Per rendere il loro linguaggio bisogna aggiungere -olek o -alam alla fine delle nostre parole ad esempio navolek al posto di nave e olioalam al posto di olio

Usano il sistema di numerazione decimale che usiamo anche noi.

Missione:

I vostri prodotti sono: Cavalli e pepe

Dovete comprare pellicce e vendere pepe, siete restii a vendere i cavalli.

Tempi: 1h.

© 2005 – Il Filo S.r.l.

Antonia Colamonico - Marcello Mastroleo © 2013 - Vietata la riproduzione -