Data pubblicazione: 2-mar-2011 20.56.12
Da: vernoc...@gmail.com
Data: Sat, 5 Mar 2011 00:30:33 +0100
Locale: Sab 5 Mar 2011 00:30
Oggetto: Fwd: [hyperlink] I: veronesi
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---------- Forwarded message ----------
From: ACQUA DI PREVALLE <acquadipreva...@gmail.com>
Date: Fri, 4 Mar 2011 17:48:03 +0100
Subject: Fwd: [hyperlink] I: veronesi
To:
Un oncologo a capo dell'Agenzia per la sicurezza sul nucleare! Come dire dal
produttore al consumatore forse è solo per accorciare la filiera! E' una
barzelletta che in altri stati farebbe ridire da noi è realtà!
---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: v.miliu...@libero.it <v.miliu...@libero.it>
Date: 04 marzo 2011 11:56
Oggetto: [hyperlink] I: veronesi
A: no...@yahoogroups.com, nomortilav...@autistici.org,
networkanticapi...@yahoogroups.com, ukmar.dani...@aceaspa.it,
michetti.clau...@enel.it, hyperl...@lists.riseup.net
Allego l’intervista di Veronesi sulla stampa di oggi e la mia risposta che
ho inviato al manifesto (sperando che la pubblichino)
Giorgio
*Veronesi: l’uomo sbagliato nel posto sbagliato*
Sfido Veronesi ad un confronto pubblico per suffragare quanto ha affermato
nell’intervista alla stampa del 3 marzo. Ho lavorato nel settore nucleare
per più di venti anni svolgendo i controlli sul combustibile nucleare per
tutte le centrali dell’Enel e non ho mai sentito tante grossolanità da uno
scienziato che per di più occupa un posto delicato come quello di presidente
della Agenzia per la sicurezza nucleare. Sono l’unico esperto nucleare ad
aver fatto obiezione di coscienza dopo l’incidente di Chernobil, mettendo a
rischio la mia professionalità e la mia stessa carriera e penso con sgomento
al fatto che la sicurezza nucleare venga gestita con le modalità assurde
stabilite dal governo: 12 mesi per svolgere il licencing di una centrale
nucleare e del deposito nazionale per le scorie, quando il maggiore ente di
sicurezza del mondo (la NRC statunitense) ci impiega non meno di tre anni
disponendo di oltre mille tecnici esperti, mentre la nostra ASN ha solo 200
dipendenti assai poco preparati. Che ne sa Veronesi dei problemi che sorgono
in fase di certificazione di un progetto nucleare? Di come si valuta un
massimo credibile incidente, dei controlli da effettuare in fase di
costruzione e di esercizio di un impianto? Di come anche i più sofisticati
sistemi e procedure di sicurezza falliscono: a Trhee Mile Island i
malfunzionamenti dei servizi di emergenza furono 6 e solo 2 erano
attribuibili al fattore umano. Certo, finchè medici come lui si faranno
schermo delle statistiche dell’OMS e della IAEA che sostengono che a Three
Mile Islandd non è morto nessuno e che a Chernobil i morti sono poche
migliaia, allora i cittadini dovranno veramente temere per la loro
sicurezza. Ci sono scienziati russi, bielorussi ed ucraini che hanno
illustrato nei loro studi le decine di migliaia di morti e centinaia di
migliaia di patologie post Chernobil, che vengono costantemente ignorati e
boicottati da uomini come Veronesi e dall’omertà che contraddistingue la
maggioranza della cosiddetta comunità scientifica (non solo italiana). E poi
basta con le falsità che il nucleare ci rende liberi dal petrolio dato che
solo il 5% dell’energia elettrica è prodotta con questa fonte mentre la
stragrande maggioranza del suo consumo va nei trasporti e nell’industria, e
poi è assai probabile che sarà l’uranio ad esaurisrsi prima dei combustibili
fossili. Basta con la favola che tutti i problemi del nucleare (dalle scorie
ai reattori di IV generazione saranno risolti) perché sono gli stessi
problemi che studiavamo in Enel trenta anni fa prevedendo di risolverli
entro il 2000, ed ora che siamo nel 2010 ci dicono che la loro soluzione è
spostata di altri trenta anni! Se Veronesi è disposto a tenersi le scorie
nucleari nella sua camera da letto, come pare ha dichiarato, è affar suo
(anche se in proposito sarebbe interessante sapere come la pensano i suoi
vicini di casa), ma se il Presidente dell’ASN ( che è una autorità
indipendente) afferma che le centrali nucleari sono studiate per durare fino
a 100 anni, allora si apre un serio problema di competenza e di
affidabilità dell’intera struttura che a mio giudizio non può che
risolversi sollevando Veronesi dal suo incarico.
Giorgio Ferrari
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