Questo tipo di orologi si costruivano per installarli nelle fabbriche o enti pubblici come le scuole. Si tratta di una pendola da perete dotata di movimento meccanico con carica automatica elettrica.

L'alimentazione principale è a 220V in corrente alternata. All'interno della cassa si trovano l'alimentatore con trasformatore 220/24V e i contatti elettrici comandati dalle cammes del movimento.

Un motore in corrente alternata a 24V solleva il peso di carica ogni minuto, così che rimane sempre in posizione alta, sempre pronto ad alimentare il ruotismo dell'orologio. In caso di blackout elettrico il peso scende sino ad appoggiarsi all'interno della cassa fornendo un'autonomia di marcia di circa 10 ore.

La ruota a razze sotto il quadrante compie una rotazione completa ogni 24 ore, una serie di fori equidistanti lungo la circonferenza permette il posizionamento di piccoli perni in corrispondenza dell'orario al quale associare l'evento programmato, il suono di un gong, di una campana, l'attivazione di una qualsivoglia apparecchiatura elettrica.

La funzione più comune associata agli orologi detti "master" o "mother" è quella di sincronizzare ad esso gli "slaves", orologi dotati del solo ruotismo e di elettromagneti utili per attuarne il movimento tramite gli impulsi ricevuti. Infatti , ogni minuto il master chiude un contatto elettrico contenuto in una ampolla di mercurio.

Oltre al programma giornaliero questo orologio è dotato anche della ruota per il programma settimanale, è possibile quindi associare eventi solo ad alcuni giorni della settimana.

L'asta del pendolo oscilla in 3/4 di secondo.

Il grosso vantaggio di questi orologi sta nel fatto che sono completamente autonomi, non è necessario ricaricarli salvo tempi di blackout elettrico superiori alle 10 ore. Sono inoltre ben costruiti, robusti e durevoli.

La pendola restaurata aveva la sospensione del pendolo rotta, il motore di ricarica montato in posizione scorretta, la regolazione del centro di oscillazione dell'ancora completamente distrutta, ho dovuto quindi ricostruirne i pezzi, anche l'impianto elettrico è stato ripristinato.

La pendola è rimasta ferma appesa al muro di un garage per diversi anni madopo un'accurata pulizia e lubrificazione ha ripreso a funzionare perfettamente, i fori sulle platine non hanno fori ovalizzati grazie alla cura di chi lo ha ben utilizzato e custodito in passato.

Lo schema dei contatti elettrici e alcuni dettagli del movimento prima del restauro:

04 Ottobre 2015