Madonna del Voto

La Chiesa della Madonna del Voto,porta il nome,dato dai modenesi nel 1630,a ringraziamento per la fine della peste che decimò Modena,ma andiamo per ordine,è il 1598 quando Modena diviene Capitale del Ducato Estense,Modena era ancora una Città Medioevale,con 20.000 abitanti ed il Duca Cesare fece chiudere canali fetidi ancora scoperti,traccio nuove strade,eresse e ricostrui nuove Chiese,ma Modena era ancora una Città piccola di fattura medioevale,con il Castello,case vecchie intorno al Duomo e pochi palazzi.Nel 1629 diventa Duca Francesco I D'Este a soli 19 anni,tanto entusiasmo e tanti progetti di nuove grandi costruzioni,di riqualificazioni,di bonifiche ambientali ma poi,si dovette scontrare con una realtà sconfortante,fatta di una Economia di recessione,con il Commercio e l'Agricoltura in forte crisi e poi,anche il tempo fu tiranno,regalando nelle annate terribili gelate,pioggie troppo prolungate che crearono alluvioni al Secchia ed il Pò i due Fiumi che attraversano Modena,le poco gentili condizioni climatiche furono anche finalizzate con la siccità.Dopo inevitabile carestia,miseria,mancanza di lavoro accompagnata dalla fame,arrivò la Peste,dagli scritti si evince che quest'ultima terrificnte malattia la portarono i soldati dell'esercito imperiale,impegnati nell'assedio di Mantova,tolto l'assedio nel Dicembre del 1629,i soldati che si avventurarono nel modenese,saccheggiarono,uccisero,incendiarono case e portarono la Peste.Dalla Bassa modenese,l'epidemia dilagò su tutto il territorio della Provincia di Modena,in Città fece una strage.Il 4 Giugno 1630 fu segnalato il primo caso improvviso di Peste,la prima vittima si chiamava Maria Baldini,da quel giorno si propagò nei mesi in modo incontrollabile,con il caldo di Luglio in media morivano 50 cittadini al giorno,la Commissione di Sanità presieduta da Andrea Codebò,pubblicava quotidianamente ordini come,ricoverare i contagiati in certi luoghi a loro adibiti,poi di bruciare le robe infette,imbiancare le pareti delle Chiese,segnare le porte di edifici contagiati e con persone infette con una croce di colore rosso e via via si cercava di arginare l'innarrestabile Peste.A Fine Agosto si contava fino a cento morti al giorno,le porte delle mura della Città erano chiuse,le strade deserte,era anche stato proibito di uscire di casa,al mattino un'ora per la spesa e la Domenica un'ora per la Messa,con le sole Chiese di San Bartolomeo e San Vincenzo aperte;niente sedie,niente acqua santa nell'acquasantiera all'ingresso della Chiesa.Tutti i negozi erano chiusi,solo i falegnami fabbricavano bare,a Settembre di registrò il numero più alto di decessi con 121 morti al giorno.Il 1 Novembre fu reso pubblico la delibera del 9 Settembre,che Modena metteva un Voto alla Madonna per la fine della Peste e cosi fu,infatti per il giorno di Sant'Omobono il 13 Novembre non vennero segnalati decessi,ne infermi.Cosi Sant'Omobono divenne Compatrono della Città.Il Cronista locale Giovanni Battista Spaccini annotò <<Adi' 13 Novembre.In questo giorno non ci è stato nissun morto nè infermo denunziato e questo è la prima volta dal principio del contagio in hora.Li sarti per essere questa la loro festa tutta la sera gridavano viva Sant'Homobono.Tutta la Città in questa afflizione à sentito grande allegrezza>>.A Dicembre tornò completamente la normalità,anche se con le migliaia di morti mancavano intere famiglie.Quindi dal Voto della Città per la fine della Peste si iniziò a programmare dove fare questa Chiesa come costruirla,tutti daccordo che doveva essere ampia,che desse segno di grande ospitalità a tutti i cittadini,ma fu subito eretta dove poi fu costruita la Chiesa,sulla Via Emilia detta allora Strada Maestra,davanti il Corso del Mercato della legna,oggi Corso Duomo,era una piccola Cappella con un ritratto della Vergine Madre di Dio,affinchè i cittadini da subito portassero il loro ringraziamento per la fine della Peste.La Chiesa come a tutt'oggi la vediamo è con un'unica grande navata,finalizzata da un'abside dietro al presbiterio che rende un notevole sonoro,molto apprezzata dai musici e da chi assiste ai concerti.L'Abside contiene 8 Tele di inestimabile valore.Nella Navata vi sono 6 profonde Cappelle,quelle centrali sono più grandi,nelle Cappelle ai lati troviamo delle Nicchie con delle grandi Statue.La Facciata della Chiesa votiva è in cotto nostrano.La prima pietra posta il 20 Aprile 1634 è un cubo di marmo bianco,la costruzione terminò nel 1635.L'inaugurazione ufficiale nonostante le già tante compiute Sante Messe,prima nella piccola Cappella poi nella nuova Chiesa,avvenne solo 6 anni dopo la fine dell'Epidemia e propio per Sant'Omobono il 13 novembre del 1636,con la Solenne Celebrazione tenuta dl Vescovo Monsignor Alessandro Rangoni,da quell'annata,per Sant'Omobono una delegazione comunale si reca nella Chiesa Votiva per presenziare alla Celebrazione di una Messa.I lavori di decorazione continuarono fino al 1640.Molti cittadini concorsero nella raccolta di fondi,parteciparono generosamente alcune famiglie patriziato e dell'alta borghesia,cosi anche le tante Confraternite,come quella di San Luigi Gonzaga,le Unioni religiose come Santa Cecilia,Santa Filomena,la Madonna del Rosario,la Madonna della Salute.

Nel 1790 si instaurò l'Unione dei Musici e dei Suonatori fondata nel 1748,a loro appartiene il primo altare a sinistra entrando in Chiesa.Tutti gli anni il 22 Novembre organizzavano la festa per Santa Cecilia,in una giornata ricca di musiche e vespri.La Tela con Santa Cecilia annerita dal fumo irreparabilmente,venne sostituita con una Pala d'Altare ricca di magnificenza,che ritrae la Santa,suonare l'organo,ispirata da Dio.Il Dipinto del modenese Antonio Simonazzi venne posizionato nel 1849,l'Unione dei Musici che ad Honorem Causa erano divenuti i devoti di Santa Cecilia,si sciolsero nel 1850,ma la Festa di Santa Cecilia rimase come evento cittadino.

Anche la Chiesa del Voto nonostante rimase aperta più delle altre,nella requisizione napoleonica,in quanto ritenuta Chiesa della comunità,anche se po nel 1796 venne requisita tutta l'Argenteria che pesava 2.768 once pari a 70,5 Kg. poi il 1 Agosto del 1798 la Chiesa del Voto venne chiusa.Nel 1800 con l'occupazione austriaca venne riaperta,l'anno dopo tornarono i francesi e venne nuovamente chiusa dal 1801 al 1812 quando alla prima notizia della sconfitta dell'esercito napoleonico venne definitivamente riaperta.Nel 1815 vi fu un ripristino delle Confraternite con la definitica sconfitta di Napoleone che le aveva soppresse e grazie al supporto del Duca Francesco IV d'Austria Este.Nel 1860 Modena cessò di essere Capitale Ducale e diventò una Città del Regno d'Italia,la Confraternita di San Luigi da San Domenico si spostò nella Chiesa Votiva perchè ritenuta più sicura.Nel 1862 l'amministrazione comunale fece eseguire lavori di ristrutturazione,a partire dall'Organo,l'anno seguente il 1863 la pulitura di alcuni quadri.Il 29 Giugno del 1863 caddero chicchi di grandine come uova di gallina,che ferirono tante persone in Città e ruppero i vetri della Chiesa,un acquazzone con un'uragano durato pochi minuti che creò non pochi danni.Ancora restauri per la Chiesa del Voto avvennero,nel 1874 con la tinteggiatura della Volta e delle pareti,nel 1876 fu riparato di nuovo l'Organo,il Pavimento riparato nel 1879.Le speranze del Regno d'Italia erano un pò svanite e molti sognavano solo di portare un pasto a casa per non andare a letto a stomaco vuoto,un chilo di pane costava 40 lire ed un muratore che lavorava 12 ore guadagnava 1 lira,un kg di carne costava 2 lire,la Chiesa Votiva che celebrava la prima Messa cittadina denominata la Messa della Gazza,era motivo per molte massaie di pregare che riuscissero a prendere qualcosa nel mercato di Piazza Grande,un motivo di speranza e di conforto per riuscire a fare la spesa di riuscire a tirare avanti,la Messa della Gazza era denominata tale,un'allegoria dell'ingiustizia sociale fra ricchi con tanti privilegi e poveri con le loro sofferenze;questa Leggenda nacque da un servitore che venne arrestato dopo anni di servizio a casa di ricchi per la sparizione di gioielli,poste,vasellame,argenteria,venne processato e condannato a morte,anni dopo nel solaio di quella casa venne ritrovata tutta l'argenteria,era stata la Gazza,che era propio li,in quel solaio e pareva fare da guardia a tale tesoro.Il Vecchio che aveva servito per anni era dunque innocente ed il padrone di casa offri una somma di denaro al Rettore della Chiesa Votiva e da quel giorno tutte le mattine si celebrava anche a memoria dell'Anima del Servitore innocente che venne condannato a morte.Agli inizi del 1900 la povertà persisteva,il Rettore della Chiesa era Don Enrico Cavazza,molto dedito all'assistenza dei ceti bassi.Passarono gli anni ed arrivò la prima guerra mondiale,molte Chise vennero chiuse ed adibite a magazzino militare ma la Chiesa del Voto rimase aperta e un bel giorno fece suonare le Campane,la guerra era finita.Venne eseguito un Pavimento in cotto che tutt'oggi troviamo,il tetto e le pareti ripristinate.Don Cavazza il Rettore della Chiesa morì nel 1925 e fu suo successore Don Sergio Morandi,che dopo una vita concessa a Dio,morì santamente pochi anni dopo e prese il suo posto Don Anselmo Righi.Nel 1932 il comune decise di risanare quella zona davvero troppo deteriorata e cosi venne fatta la Piazza a lato della Chiesa,prima intitolata a Cesare Augusto,poi all'Impero,infine dopo l'ultima guerra a Giacomo Matteotti,cui altra colonna della Piazza dall'altro lato era San Giovanni Battista.La Chiesa del Voto scampò nella seconda guerra mondiale la requisizione del Governo delle Campane,cui le uniche Chiese esonerate erano le Cattedrali e cmq Chiese di enorme prestigio,Don Anselmo Righi con tanta fatica riuscì a dimostrare l'importanza del suo Campanile e cosi non furono toccate,anche i bombardamenti aerei furono per la Chiesa di lieve danno,il 13 Maggio del 1944 gli statunitensi bombardarono Modena e fu una tragedia con morti e distruzione,la Chiesa anche in questo frangente ebbe lievi danni,la sfera di marmo che reggeva la Croce di ferro sul timpano della Facciata cadde sul Sacrato e andò in frantumi,le vetrate vennero nuovamente distrutte e le onde d'urto danneggiarono l'Organo.Una giornata di sole e di vento portò la fine della Guerra nel 1945 e la Chiesa fu ripristinata dopo una miticolosa ristrutturazione.Il Rettore era diventato Don Carlo Corni che su sua richiesta l'amministrazione comunale,propietaria della Chiesa nominò Organista e Maestro di Cappella il noto musicista Livio Borri.Si evince che nella sua Shola Cantorum vi era Fernando Pavarotti e suo Figlio che iniziò li,le sue prime performance per poi diventare il più Celebre Tenore al Mondo,Luciano Pavarotti.Nel 1957 venne nominato Rettore della Chiesa Don Benedetto Richeldi ricco di spirito di iniziativa diede ulteriore linfa e bellezza alla Chiesa.Nel 1976 il Comune sempre propietario dell'edificio,fece eseguire un complesso restauro alla Cupola.Nel 1987 fu acquistato un'Organo elettrico.Tra il 1968 ed il 1970 Don Goffredo Polacchini Sacerdote esorcista richiaamava quotidianamente poveri bisognosi malati isterci psicolabili,tanto che in Chiesa si sentivano urla da indemoniati che il Parroco benediva e questi uscivano sereni.Nel 1971 Don Polacchini morì,nei supi scritti si trovarono le parole che ripeteva spesso ai bisognosi,ABBIATE FEDE.

Nel 1955 la Chiesa Votiva divenne sede del Comitato Messa degli Artisti,attivissimi con Concerti,Mostre di quadri e sculture e le Poesie durante le Messe,nonchè conferenze accompagnate dal binomio Arte e Dio e la sintassi l'Arte con Dio.

"Un documento in carta pecorina dice che la prima pietra fu posta dal Vescovo Alessandro Rangoni,costruita per il voto dell'intera comunità alla gloriosa Vergine Maria per la fine della peste".

All'interno della Chiesa restaurata,per le giornate europee del patrimonio (2011),completamente ripristinata la Sacrestia con i mobili lignei di inestimabile valore.

primo tempo

secondo tempo

Festa di S.Omobono

Il Titolare della Chiesa S.Omobono,Conpatrono della Città,viene celebrato per tutta la giornata,con i paggi che partono insieme al Confalone della Città da Palazzo del Municipio,per protrarsi in Piazzetta delle Ove,dove la Banda Municipale conclude il Concerto sulle note del Tricolore,per iniziare la sfiilata sulla via Emilia che porta all'ingresso della Chiesa del Voto per la Celebrazione Eucaristica,Fantastico Concerto nel pomeriggio con lo storico Coro Folk di San Lazzaro,che ha dato inizio alle notevoli performance con due brani dedicati alla Vergine Maria.Di seguito alcuni dei tanti filmati dell'Evento che trovate online.

Angeli

Mostra di Anna Corsini

A poche settimane dall'inizio del Natale,Tutti i Giorni,visitatori,turisti,fedeli,Tutti,si possono,allietare con le opere della grande Artista Anna Corsini,i suoi famosi Angeli,nitidi e trasparenti,vivaci e miti,danzano,suonano,ti osservano,sono Angeli Meravigliosi.Tantissime esposizioni che lasceranno un ricordo indelebile.

FILMS Completo

Uno dei Video che trovate online,del Meraviglioso Concerto della Corale Scozzese nel Mese di Aprile 2012