Perché quando vado in giro per regioni e paesi più a nord dell'Abruzzo, non faccio altro che incontrare ragazzi e ragazze delle regioni del sud Italia? Perché anche i ragazzi del mio paese, Palmoli, in provincia di Chieti, continuano a cercare fortuna altrove?
Certo fino a qualche anno fa era difficile avviare un qualsiasi progetto nelle regioni del sud, ma negli ultimi anni le cose sono cambiate molto. C'e' un vigoroso fiorire di micro progetti e di progetti collettivi. Ed il fiorire di questi progetti e' facilmente comprensibile se si pensa a quanto deserto e' stato creato fino ad ora. Deserto sociale e culturale.
Ed io continuo a chiedermi sempre cosa succederebbe se tutte quelle belle menti che migrano altrove si mettessero ad operare nelle loro comunità natali. Si sono aperte parecchie porte e abbattuti parecchi muri negli ultimi anni ed il processo ormai e' inarrestabile.
A tutto questo fa da contorno il noto calore, in senso lato, delle bioregioni al di sotto della capitale. Quel senso comunitario che ancora e' piuttosto evidente nelle relazioni sociali dei piccoli paesi.
Certo dai miei viaggi più a sud non posso ignorare il degrado ambientale e l'indifferenza sociale nei confronti di alcuni problemi. Mi meravigliavo di come in Sicilia nel mio ultimo viaggio non vi fosse affatto traccia di raccolta differenziata. Ma mentre scrivo queste righe, dalla nordica Inghilterra (e scrivo queste righe perché anche qui ho incontrato una ragazza di Lecce che sta facendo un dottorato e che comunque vive a Padova, sic!) non posso non notare come anche qui la raccolta differenziata sia ancora a livelli molto bassi rispetto ad esempio alla zona dove abito io, dove fino all'80% dei rifiuti vengono riciclati.
Lo stesso vale per le condizioni ambientali dei boschi, enormemente ridotti ad esempio in Puglia, Sicilia e Campania tranne sporadiche zone dove sono sorte riserve naturali. Ed e' sicuro che quando una si trova a stretto contatto con la Natura non può più accontentarsi di vivere in un ambiente degradato, dove la biodiversità e' scarsa (anche se questo non e' vero ad esempio per le zone rurali di alcune provincie meridionali dove, anche in assenza del bosco, la biodiversità tipica mediterranea si manifesta in tutta la sua magnificenza); dove la contaminazione chimica e' sempre presente a causa soprattutto della poca attiva massa critica. Ad ogni modo le cose stanno cambiando e anche velocemente e vi sono occasioni che vanno colte al balzo se non si vuole perdere il legame con la propria terra e passare un'intera vita in un clima sociale e atmosferico che manca di quelle colorate connotazioni mediterranee.
Fino a qualche anno fa mi chiedevo sempre perché l'Abruzzo fosse considerata una regione del sud Italia visto che prevalentemente e' situato a nord della capitale italiana. Ora non me lo chiedo più ed anzi sono molto contento di essere cresciuto in una zona dove il livello di benessere sociale ed ambientale e' stato sempre alto. Ieri si parlava con altre tre persone (un inglese, un greco e un brasiliano... come nelle barzellette!) dei rispettivi livelli di criminalità e della necessita, ad esempio, di prevenirsi ogni volta che si esce o si va in giro in bicicletta per non vedersi rapinati. A Londra addirittura bisogna avere due lucchetti uno per la ruota anteriore e uno per quella posteriore e la dimensione di questi e' di gran lunga superiore ai lucchetti a cui sono abituato in Abruzzo. Ed io che dicevo ai miei interlocutori di come posso tranquillamente lasciare la chiave sulla porta anche se mi assento per un'intera giornata! Certo in questo non posso fare a meno che riconoscere una posizione privilegiata della mia regione dove, in assenza di grandi città, in assenza di una popolazione troppo numerosa e in presenza di quella coerenza sociale ancora abbastanza elevata, certi fenomeni sono abbastanza ridotti, come ad esempio quello della corruzione politica che sara' sempre presente in Italia fino a quando il bigotto misticismo cattolico continuerà' a corrompere la formazione di un rigenerato e vitale tessuto sociale. Non a caso le regioni più appestate in questo senso sono ancora quelle del sud Italia e, ahimè, quella della capitale dove ancora sopravvive la più grande e più corrotta multinazionale del mondo.
Invito personalmente le anime creative, energeticamente vivaci e desiderose di mettere in pratica il loro innamoramento per la vita di venire a dare un'occhiata per valutare l'eventuale insediamento nella zona, ricca di possibilità, dove abito e considerando un progetto di collaborazione o di vita comune.
Mettetevi pure in contatto, presentandovi e scrivendomi.