IL GENERE UMANO

Il genere umano è un sistema inscindibile di psiche e corpo.

Mi piace partire da questo presupposto per affermare che il movimento ricopre un aspetto fondamentale nella nostra esistenza.

Il gran numero di stimoli ai quali siamo sottoposti talvolta impediscono un'adeguata risposta, creando distonie, accumuli di tensione e disturbi metabolici.

L'attività sportiva, soprattutto aerobica, produce alcuni neurotrasmettitori beta-endorfinici che provocano un senso di benessere e relax, che ci pongono in pace col Mondo, tanto da non riuscire più a farne a meno!

Prevenzione a parte, tutto ciò che genera passione ci fa sentire vivi e attenti al prossimo.

La pigrizia spesso attanaglia il tempo libero trasformandolo in passaggio di eventi, impedendoci di essere veri attori della nostra vita.

Sono fermamente convinto che un buon rapporto con la nostra fisicità debba presupporre attenzione ai segnali che continuamente riceviamo dal nostro corpo e dai suoi sensi. La perfezione dell'uomo nella sua evoluzione è estremamente affascinante: tutto funziona all unisono senza scossoni ogni momento della nostra vita. Come pensare di non porre le dovute cure e attenzioni?

Molte volte ci accorgiamo di avere un corpo solo quando sentiamo dolore: mal di schiena, collo dolente, le spalle che fanno sinistri rumori. Provate a pensare alla cura talvolta maniacale del nostro sorriso.

Dedicare del tempo per capire se sto utilizzando la colonna vertebrale in modo corretto, fare funzionare il sistema cardio-circolatorio e respiratorio per un esercizio aerobico adeguato che possa dare una sveglia al metabolismo, sapere come ci nutriamo... in due parole: volersi bene!

Tutti possono raggiungere sensazioni positive dal movimento senza alcuna limitazione d'età, a patto che le proposte motorie siano misurate sul singolo individuo, in modo razionale. L'adeguatezza alle situazioni e dei positivi rinforzi ci fanno piano piano scoprire le potenzialità nascoste.

Non mi resta che dirvi di dedicarvi un po' di tempo, solo vostro, guai a chi lo invade.

Ad ognuno il proprio movimento.

Buona Vita,

Paolino