SLOVACCHIA

La bellissima città slovacca Kosice

Entriamo in Slovacchia dalla dogana di Uzhorod andando a qualcosa meno della”velocità codice”onde evitare spiacevoli sorprese.

Formalità burocratiche abbastanza veloci,siamo fortunati che la dogana è coperta perché si scatena un’acquazzone violento che trasforma la strada in un acquitrino.

Dal lato Slovacco troviamo un doganiere alquanto “scorbutico” ci maltratta un po’ facendoci un mezzo ….interrogatorio ma si passa. Indossiamo le tute antiacqua e ci avviamo per la strada verso Kosice. Fatti pochi km così come iniziato smette di piovere.

UN INCONTRO…FORTUNATO

Arriviamo a Kosice velocemente e decidiamo di visitare la città.

Cerchiamo parcheggio per le moto, una coincidenza ci porta nei pressi del conservatorio della città.

Siamo in difficoltà perché i parcheggi non ci sembrano…sicuri. Mentre decidiamo il da farsi si avvicina un signore che parlando italiano dice di essere il direttore dell’istituto e ci offre gentilmente posto nel parcheggio interno alla scuola.

Accettiamo immediatamente questa gentilezza, lasciando anche le giacche sulle moto.

 

Il Professor BARTOLOMEJ BURAS (questo il nome del direttore)

Dice di essere stato molti anni in Italia e di amare il nostro Paese, dove torna qualche volta per motivi lavorativi.

Scopriremo poi di parlare con un direttore d’orchestra a livello internazionale.

Il professore con nostro stupore, ci fa da cicerone facendoci visitare il palazzo del conservatorio, convoca addirittura uno studente che da un saggio della sua bravura suonando splendidamente l’organo.

Ci delizia con pezzi che suona personalmente al pianoforte terminando con un “o sole mio” da pelle d’oca che Federico canta.

Successivamente ci porta nel suo ufficio al 5°piano dove facciamo delle foto….aeree della cittadina, ci da qualche dritta per visitarla

E si congeda scusandosi per il poco tempo che ha potuto dedicarci!!!!

Restiamo.. ”basiti” da tanta disponibilità.

Da questo sito noi badanturisti onorati di aver fatto la Sua conoscenza: Ringraziamo infinitamente il Professor BARTOLOMEJ BURAS, per la Gentilezza, Simpatia; Disponibilità dimostrata nei nostri confronti.

Visitiamo Kosice che è veramente uno spettacolo!!

La piazza, il Duomo, il parco con una fontana al centro dove gli zampilli d’acqua escono a …suon di musica.

 

I bambini che si divertono,gli anziani seduti sulle panchine, gente nei bar,nei negozi ma senza chiasso,solo brusio e chiacchiericcio discreto…

Dopo una bella passeggiata e qualche foto rientriamo nel conservatorio, riprendiamo le moto e con esse la nostra avventura.

La strada è rettilinea con dolci curve e ci prende un po’ la mano. Ci riportano alla realtà i lampeggi delle auto che incrociamo,infatti dopo un po’, a bordo strada ci sono dei poliziotti con telelaser, la velocità codice è d’obbligo!!!

Sulle colline circostanti notiamo parecchi castelli e torri, alcuni sono dei ruderi ma qua e la qualche castello è ben conservato.

Vista un’indicazione deviamo dalla strada principale per visitare uno di questi manieri,nel frattempo i nostri stomachi reclamano qualcosa,sono le 3 del pomeriggio e la colazione è un lontano ricordo.

Ai piedi della collina c’è un piccolo paesino e qualche ristorantino aperto, indice di turismo. Ci sediamo all’esterno di uno di questi e ordiniamo qualcosa. Il gestore,un ragazzotto dall’aspetto sveglio,ci indirizza nella scelta.

Dopo una buona mezz’ora il nostro pranzo/merenda arriva.

Cazzarola!!!! valeva la pena aspettare tutto quel tempo!!

Ci facciamo una gran mangiata, paghiamo una miseria e ci avviamo con le moto al castello.

Arrivati ai margini di un bosco ci tocca lasciare le cavalcature dopo aver pagato il posteggiatore.

A piedi risaliamo l’erta via che conduce all’entrata.

Qui apprendiamo che le visite sono a orari prefissati, per noi vuol dire restare in zona almeno un paio d’ore.

Con malavoglia ridiscendiamo dopo aver fatto qualche foto all’esterno.

Sotto un enorme platano decidiamo di rinunciare alla visita anche perché nel frattempo riprende a diluviare.

Tute antiacqua e via verso Lucenec, Zvolen ....

Fatti un po’ di km improvvisamente Apo Inchioda in prossimità di un cavalcavia, subito si pensa a un guasto.

In effetti c’è un bel guasto ma è nella testa del nostro amico!!

Vedendo questo cartello e non capire più niente è stato un tuttuno!!

Smaniava, ha cominciato a spogliarsi e ad abbracciare il cartello.

Ha voluto farsi fotografare in pose che……ad un certo punto ho temuto per la mia incolumità!!!!!

Passata la….mattana abbiamo ripreso la strada cercando un hotel per la notte.

Seguendo delle indicazioni sulla strada facciamo 8 km di strada nei boschi e su un pianoro ci troviamo di fronte a un hotel A 2…..facce, una parte nuovissima e un’ala più vecchia.

Decidiamo di fermarci vista l’ora e la pioggia, Ma ci allettava ancor più la piscina e la sauna in dotazione all’albergo.   Veniamo sistemati nell’ala vecchia.

Una sauna e una piscina veramente belle facevano da contrapposizione a camere piccole con un materasso che pareva di..legno e docce fuori nel corridoio.

Ma con 10 euro a testa non pretendevamo la luna…

La sorpresa ce la riservava la cena, niente da eccepire sulla qualità e quantità del cibo ma il conto……ben 37,50 euro era un po’..salato.

Seconda sorpresa al mattino dove una colazione più che normale aveva l’identico costo della cena!!!!!!!!! 

Quattro foto per ricordare di non tornarci più e si riparte, destinazione Bratislava.

Questa città non ci ha entusiasmato, il castello che sembrava bello (da lontano) si è rivelato una vera delusione, troppo ristrutturato, troppo moderno,non fosse per la vista sul Danubio e i suoi imponenti ponti oserei dire: fermata..quasi inutile.