Througt Harvey's eyes

A cura di / To care of Rich Ackerman, Roberto Colletto, Dino Davanzo, Marco Fasan, Bruno MarcuzzoInterventi di / Interventions of Emanuele Bellò, Daniele Ceschin, Charles S. Maier, Matteo Polo, Ivano Sartor Presentazione

La storiografia si è occupata molto dei fatti accaduti durante la guerra, ma del settore del Basso Piave non si è sottolineata abbastanza l’importanza. A novant’anni da quelle vicende sono stati casualmente scoperti dei documenti inediti provenienti da un archivio privato di New York. Il nipote di un volontario americano, arruolatosi nella Croce Rossa Americana, ha rese pubbliche quasi trecento foto e quasi cinquanta lettere del nonno. Questo materiale è costituito principalmente da documenti riguardanti località ricadenti nei comuni di Casale sul Sile, Quarto d’Altino, Meolo, Musile di Piave, San Donà di Piave, Ceggia, Cessalto, Portogruaro, Teglio Veneto ed altri. Si tratta di documenti che destano fascino ed emozione: è appassionante vedere la nostra terra, le nostre case, come erano quasi un secolo fa e rileggere in quelle lettere le impressioni di un soldato che racconta le sue vicissitudini ai parenti in america. Il libro ricostituisce il percorso della memoria utilizzando come base l’archivio americano; l’idea è stata quella di pubblicare gli scatti d'epoca affiancandoli con scatti contemporanei così da rendere facile ed immediato il ripercorrere la storia italiana del volontario americano. Le foto sono accompagnate da lettere e da approfondimenti fatti da storici locali con testo bilingue, in inglese ed italiano. Oltre a fare un "viaggio nel tempo" lo scopo è quello di mettere in evidenza la presenza della American Red Cross nei luoghi del conflitto. Per questo i profitti della pubblicazione saranno interamente devoluti alla Croce Rossa. Sarebbe come se quel volontario continuasse a contribuire. All’interno della pubblicazione sono intercalati dei paragrafi contenenti alcune recensioni dei curatori dell’opera e di altri studiosi di spicco tra i quali il prof. Maier dell’Università di Harvard. Fondamentale contributo è stato fornito da Rich Ackerman (Fort Lauderdale – Florida U.S.A.) che oltre ad aver messo a disposizione tutto il patrimonio documentale ha contribuito a ricostruire l’esperienza del nonno durante la grande guerra.

Prefazione

Harvey Ladew Williams giovane americano, studente della Harvard University si offre di nuovo volontario con la Croce Rossa Americana. E gia stato sul fronte francese. Prende posizione a Casale sul Sile e gli viene assegnata la zona tra Fossalta di Piave e Caposile. Con l’ambulanza si sposta tra Meolo, Musile e Portegrandi. Scrive a casa regolarmente e scatta molte foto. Cent’anni dopo, un nipote mette in rete l’album italiano del nonno. Un gruppo di amici, emozionato nel vedere la propria terra e le proprie case, come erano un secolo prima, gli propone di organizzare una pubblicazione che renda fruibile questa storia ritrovata e contemporaneamente ne offre i ricavi alla Croce Rossa. E’ un po come se Harvey continuasse la sua opera. Così é nato questo libro.

La storia dispersa. Questo era il titolo che avevamo dato in origine a questa ricerca. L'idea di trovare pezzi della nostra storia in posti impensati ci aveva colpito. Chissà quanto altro materiale è disperso per il mondo. Nel chiudere il lavoro, ci siamo resi conto però che questa non era la "nostra"storia; È la storia di Harvey. Harvey ha scritto cosa viveva. Ha memorizzato immagini che passavano nei suoi occhi. Prima di essere una testimonianza della "nostra guerra" è il racconto di un’esperienza personale che deve essere raccontata come parte di un contesto ma comunque isolandola da questo. L'idea di ricomporre i frammenti del passato che ritroviamo è sbagliata. E' impossibile ricomporre la storia, perché è un’esperienza diffusa. La storia scorre contemporaneamente in uomini diversi, su frontiere diverse. E’ come l'acqua del mare che cambia nome secondo il golfo in cui si trova. Spostatela e non sarà più la stessa. Classificare le tracce della storia la rende più facile da memorizzare e contemporaneamente la impoverisce. Questa è solamente la storia di Harvey.

Una piccolissima parte della grande storia.

Harvey Ladew Williams, young American boy student to the Harvard University, offers again as volunteer with the American Red Cross. He was already on the French front. He takes position in Casale sul Sile and the zone between Fossalta di Piave and Caposile is assigned to him. By ambulance he moves among Meolo, Musile and Portegrandi. He regularly writes home and he takes a lot of pictures. Hundred years later, a nephew publishes through the web the Italian album of his grandfather. A group of friends, upset in seeing their own lands and their own houses as they were one century ago, proposes him to organize a publication that would make enjoyable this re-discovered history and in the meantime they will offer the earnings of it to the Red Cross. It is such as if Harvey would continue his deed. This way this book was born. The missing history.

This was the title we originally chose for our research. We were struck by the idea of finding pieces of our history in unexpected places; no one knows how many other pieces of history are lost around the world. In the end, we realized that this history is not just “our” history, but Harvey's history as well. And only he can tell it. Harvey wrote of his experiences while he was living them. He recorded what we imagine happened through his eyes. Foremost an account of “our war” and a story of personal experience, Harvey's story must be told as part of a larger context, however, remaining discrete within the larger whole. It is mistaken to think one can reform and order the fragments of history we find into a complete whole; it is impossible to do so, as history is a shared experience. History occurs simultaneously for different men in different regions, much as water changes its name as it moves from sea to gulf depending upon where one finds oneself. It changes and never remains the same. Organizing the traces of history makes it easier to store, to remember, while at the same time robbing it of richness and color. It is uncontainable.

But this is just Harvey's history: a small piece of the whole, great history.

Biografia di Harvey Ladew Williams II

di Rick Akerman

In queste lettere e fotografie, Harvey Ladew Williams II racconta il suo periodo quale autista di ambulanze in Francia ed in Italia durante la Prima Guerra Mondiale. Questa piccola composizione descrive ulteriori aspetti della sua vita. Harvey nacque in un’influente famiglia nel 1900 a Stamford, nel Connecticut. Ancora bambino si trasferì in Tennessee, dove suo padre avviò con successo, un’attività di estrazione di barite. Dopo la morte del padre per tubercolosi nel 1905, sua madre si risposò e si stabilì a Morristown, nel New Jersey. Finito il liceo a Morristown, si iscrisse alla Harvard University nel 1916. Quando cominciò la Grande Guerra, i giovani della classe sociale di Harvey risposero alla chiamata. Troppo giovane per entrare nell’esercito, si unì invece al Servizio da Campo Americano e diventò autista di ambulanza. Il suo servizio si svolse per sette mesi in Francia durante le battaglie del 1917 a Verdun e sei mesi in Italia nella battaglia del Piave nel 1918. Le lettere e le fotografie di questi viaggi sono raccolte appunto in questo libro. Tornato a casa dalla guerra poco prima di Natale, nel 1918, si unì nuovamente ai suoi compagni di classe ad Harvard e si laureò con la Classe del 1920. Due anni dopo prese un E.E. all’Istituto per la Tecnologia del Massachusset. Harvey ebbe una carriera lavorativa molto fortunata nel commercio internazionale e nella produzione. Finita la scuola, cominciò a lavorare per la Stone & Webster, una grande azienda d’ingegneria. Presto si mise in proprio e nel 1934 fu co-fondatore della Aviation Corporation, la compagnia dalla quale fu creata l’American Airways (poi American Airlines). Subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, lavorò con Jack Heinz (H.J. Heinz Company) per espandere la loro produttività all’estero, soprintendendo alla costruzione di stabilimenti per la produzione alimentare in tutto il mondo. Più tardi guidò la Philco International nella sua espansione durante la prosperità post-conflitto. Andò in Pensione nel 1962 ma ritornò al mondo degli affari per portare avanti attività bancarie e di relazioni internazionali. Andò finalmente in pensione dopo aver prestato servizio come Presidente del Consiglio Americano della Camera di Commercio Internazionale (ICC). Fu particolarmente orgoglioso delle sue imprese nelle relazioni internazionali. Negli anni ‘50 fu co-fondatore e prestò servizio come primo Presidente del Consiglio dell’associazione Americana per la gestione della pianificazione internazionale. In questo ruolo, formò molti leader degli affari americani. Prestò anche servizio con la ICC sviluppando proposte che furono convertite in legge nel Regolamento di espansione del Commercio del 1962. Come riconoscimento per le sue numerose imprese e contributi alla Francia, Il Presidente Charles de Gaulle lo insignì della Legion d’Onore. Harvey si sposò due volte ed ebbe quattro figli e nove nipoti. A partire dal 1950, organizzava le riunioni di famiglia ogni cinque anni. Molte memorie di famiglia ruotano attorno a queste stravaganze! Per più di 30 anni, Harvey prestò servizio come consulente ed amministratore alla Tabor Academy di Marion in Massachusetts, dove suo figlio, H.L.W. III, fu educato e dove Harvey costruì la sua casa dove si stabilì dopo la pensione. In onore a questo suo servizio, gli è stata intitolata una camerata. Fu un amante della navigazione e tenne una barca al porto di Marion. Sepolto a Marion, alla sua morte, nel 1986, la lapide della sua tomba fu ricavata da una pietra estratta durante la costruzione della Williams Hall.

Biografy of Harvey Ladew Williams II

by Rick Akerman

In these letters and photographs, Harvey Ladew Williams II recounts his time as an ambulance driver in France and Italy during World War I. This small essay describes some other aspects of his life. Harvey was born into a prominent family in 1900 in Stamford, Connecticut. As a baby, he moved to Tennessee, where his father started a successful barite plant. After his father's death from tuberculosis in 1905, his mother remarried and settled in Morristown, New Jersey. Prepping at Morristown School led to enrollment at Harvard University in 1916. When the Great War started, the young men of Harvey's social class heeded the call. Too young to join the military, he instead joined the American Field Service and became an ambulance driver. His service included seven months in France during the 1917 battles at Verdun and six months in Italy in the 1918 battle of the Piave. The letters and photographs from these trips comprise this book. Returning home from the war just before Christmas, 1918, he rejoined his classmates at Harvard and graduated with the Class of 1920. Two year later, he took an E.E. from the Massachusetts Institute of Technology. Harvey had a very successful business career in international trade and manufacturing. Out of school, he started work at Stone and Webster, a large engineering firm. He soon went out on his own and was a cofounder in 1934 of Aviation Corporation, the business that created American Airways (later American Airlines). Immediately after World War II, he worked with Jack Heinz (H.J. Heinz Company) to expand their international manufacturing capabilities, overseeing construction of food processing plants around the world. Later, he led Philco International as they expanded in the post-war prosperity. He retired in 1962, but was drawn back into the business world through activities in banking and international relations. He finally retired after serving as the President of the U.S. Council of the International Chamber of Commerce (ICC). He was particularly proud of his accomplishments in international relations. In the 1950's, he co-founded and served as first chairman of the American Management Association's International Planning Council. In this role, he educated many future American business leaders. He also served with the ICC, developing recommendations that were enacted into law as the Trade Expansion Act of 1962. In recognition of his many accomplishments and contributions to France, President Charles de Gaulle awarded him the Légion d'Honneur. Harvey was married twice and had four children and nine grandchildren. Starting in 1950, Harvey sponsored family reunions every five years. Many family memories revolve around these extravaganzas! For over 30 years Harvey served as advisor and trustee to Tabor Academy in Marion, Mass, where his son, H.L.W. III, was educated, and where Harvey constructed a retirement home. In honor of his service a dormitory was named after him. He was fond of sailing and kept a boat in Marion Harbor. Buried in Marion upon his death in 1986, his grave is marked with a boulder excavated during the construction of Williams Hall.

Una delle peculiarità di questo lavoro è l'esposizione della ricerca dei luoghi dove Harvey e passato e ha fotografato. La sovrapposizione con le immagini di oggi rende particolarmente viva la memoria.

Recensioni

http://www.statoquotidiano.it/04/02/2015/1915-2015-centenario-della-grande-guerra-ii-la-guerra-dei-poeti/297230/

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