LICEO VOLTA COMO

Il lavoro che qui presentiamo, pubblicato sulla rivista on line di didattica della storia www.novecento.org è stato svolto al Liceo Alessandro Volta di Como nella prima parte dell’a.s. 2016/17.

La III B e la III D, classi terminali del liceo classico, hanno effettuato un esperimento di “hard-clil”. Il lavoro, guidato dallo scrivente, docente di entrambe le classi, mirava a verificare la possibilità di applicare, in forma adeguata al contesto, la metodologia CLIL appresa dall’insegnante durante il corso di perfezionamento tenuto dall'Università Statale di Milano presso la sede del Liceo Carcano di Como.

Da molti anni avevamo proposto ai nostri studenti moduli di storia in lingua straniera, ma lo avevamo sempre fatto in modo “artigianale”. Dopo il corso, invece, ci siamo resi conto della necessità di strutturare il percorso secondo una gradualità ed un’attenzione alla lingua che in precedenza non erano chiari.

Insegnare storia secondo la metodologia CLIL presenta difficoltà particolari. Si tratta di un lavoro didattico fondato molto sull’interpretazione delle fonti. I problemi che pone questo tipo di didattica sono diversi da quelli che pone la didattica CLIL in campo scientifico, laddove il vocabolario, paradossalmente, è molto più simile a quello italiano di quanto non lo sia il vocabolario delle “humanities”, più legato al linguaggio comune o, perlomeno, più legato all’esperienza comune delle persone.

Per evitare che lo svolgimento dell’attività si rivelasse troppo difficile abbiamo scelto di lavorare sul tema delle cause della Guerra Fredda. La scelta di un argomento politico-militare, abbastanza tradizionale, seppure non molto frequentato nelle nostre scuole, si deve alla necessità di non complicare troppo la riflessione concettuale. Gli studenti, nel bene o nel male, sono abbastanza abituati, anche in italiano, a riflettere sulle premesse, i contesti e le conseguenze delle vicende politico-militari, perciò chiederglielo in inglese è sembrata un’impresa fattibile.

I risultati sono stati confortanti e, soprattutto, come si evince dall’articolo, la sequenza didattica del modulo sulla Guerra Fredda è molto più convincente di quella sulla Prima Guerra Mondiale che avevamo svolto l’anno precedente.

Una parola sui materiali. Purtroppo l’editoria italiana non ha ancora assimilato bene le regole del gioco nella preparazione dei materiali CLIL, soprattutto nelle materie umanistiche. La richiesta dei docenti probabilmente è ancora bassa; pochi docenti di materia, infatti, possiedono una preparazione linguistica che li renda fiduciosi nelle loro capacità e i collegi dei docenti non sono ancora molto sensibili al tema. In ogni caso la scelta di materiali “nativi” si è rivelata vincente per la qualità dei materiali e per la possibilità, prendendo spunti da diversi siti, di averli a costo zero.

I moduli sono stati infine pubblicati su di una rivista specializzata per cercare di sfatare pubblicamente le paure e i timori verso la metodologia CLIL che, a ben guardare, si rivela un buon modello anche per la didattica nella prima lingua.

MODULI CLIL DISPONIBILI