Le nostre rubriche

 

Di tutto un po'

Le nostre rubriche parlano di noi, della nostra scuola e della società in evoluzione. Raccontano la nostra quotidianità ed il nostro punto di vista, raccontano e ci raccontano. Ma ora vogliamo raccontarle noi:

Attualita': a cura di Hajar Dahmane




"La minaccia che pesa sull'umanità attuale non è tanto la sua potenza nel governare processi fisici quanto la sua impotenza nel dirigere ragionevolmente processi sociali."

 -Konrad Lorenz


di Viola Pulvirenti

Questa rubrica è la prima ad essere stata voluta, creata e curata. L'attualità, mai come in questo momento, deve essere raccontata e compresa, analizzata e vissuta. 

La scelta di inserire questo tipo di rubrica nel nostro giornalino scolastico nasce anche dal bisogno di avvicinare i giovanissimi alle dinamiche del mondo che ci circonda, spesso troppo grande e complesso.

Studiare in maniera semplice dinamiche difficili, oltre ad aiutare i redattori e gli studenti della scuola ad addentrarsi nelle macro tematiche che muovono le principali personalità mondiali, sarà utile anche ad amplificare nel territorio circostante la voce dei ragazzi, desiderosa e meritevole di ascolto.


Vai alla rubrica!: Attualità

CITTADINANZA:  A cura di angelica passalacqua

Gen z: a cura di sofia barresi




"Every generation needs a new revolution"

-Thomas Jefferson

di Viola Pulvirenti

Questa rubrica nasce da una necessità impellente, quella che hanno in giovani di essere raccontati in maniera veritiera. E’ importante valorizzare una generazione spesso sottostimata e generalizzata, che merita di essere descritta per ciò che è:  

“Born from the years 1995 to 2009,  Gen Z’s core group is currently aged 13 to 22 years old, with a few outliers 23 to 24 years old. Gen Z is the first-ever mobile-first generation who can’t remember a world where smartphones and social media weren’t a part of their everyday lives. This generation is changing the social landscape as we speak, and marketers better take note, or they won’t keep up. This online generation grew up in an era of progress. From marriage equality to body positivity, Gen Z is now entering a new age of gender identity and self-expression.“ , -da planoly blog

 

Nato dal 1995 al 2009, il gruppo principale della Gen Z ha attualmente un'età compresa tra 13 e 22 anni, con alcuni picchi tra i 23 e i 24 anni. La Gen Z è in assoluto la prima generazione “mobile” che non riesce a ricordare un mondo in cui smartphone e social media non facevano parte della loro vita quotidiana. Questa generazione sta cambiando il panorama sociale proprio mentre ne parliamo, ed è meglio che gli esperti di marketing prendano nota, altrimenti non terranno il passo. Questa generazione online è cresciuta in un'era di progresso. Dall'uguaglianza matrimoniale all’ accettazione del corpo (body positivity) , la Gen Z sta ora entrando in una nuova era di identità di genere ed espressione di sé.

 

 

La scelta di inserire questo tipo di rubrica nel nostro giornalino scolastico nasce anche dal bisogno di descrivere queste importanti tematiche in maniera innovativa, da ragazzi per i ragazzi. La Gen Z non ha mai vissuto in un mondo senza conflitti, senza terrorismo, crisi economiche ( e pandemie ) ma spesso e’ descritta come nichilista, impertinente, inaffidabile. Tutte le ricerche evidenziano che la Generazione Z esprime chiaramente valori comuni molto positivi, che vanno dalla corretta gestione dei soldi e del lavoro, alla determinazione, alla creatività, all’ambizione, all'onestà, all’accettazione.

“Asked to develop a slogan for gen Z, 13-22-years-old overwhelmingly suggest some variation on “Be yourself” as the slogan of their generation. Second after “be you” were slogans aimed at social responsibility such as “save the planet”, ”we want change” and “we are the future”.- da planoly blog

 

Alla richiesta di sviluppare uno slogan per la generazione Z, i giovani di 13-22 anni suggeriscono in modo schiacciante molte variazioni di “Sii te stesso” come slogan della loro generazione. Subito dopo “be you” ci sono slogan volti alla responsabilità sociale come “salva il pianeta”, “vogliamo cambiare” e “noi siamo il futuro”.

 

Purtroppo, queste caratteristiche spesso non vengono associate all’idea comune di “adolescente”, ma 

 we are not who you think we are!!



Vai alla rubrica!: Gen Z


F4F




"Quando le generazioni future giudicheranno coloro che sono venuti prima di loro sulle questioni ambientali, potranno arrivare alla conclusione che questi 'non sapevano': accertiamoci di non passare alla storia come la generazione che sapeva, ma non si è preoccupata.”


- Mikhail Sergeevich Gorbachev


di Viola Pulvirenti

Questa rubrica, fortemente connessa alla precedente “Gen Z”, nasce ad ulteriore sostegno del movimento ambientalista internazionale di protesta “Friday for Future” fondato dall’attivista ed icona giovanile Greta Thunberg.

La scelta di inserire questo tipo di rubrica nel nostro giornalino scolastico nasce dall’ evidente bisogno di ribadire l’importanza della lotta per la salvaguardia del pianeta e contro il surriscaldamento globale, la deforestazione e l’inquinamento dell’aria e degli oceani. Le richieste degli attivisti, che si trovano sul portale online ufficiale del movimento, sono:

1)     Keep the global temperature rise below 1.5 °C compared to pre-industrial levels.

a)      Mantenere l'aumento della temperatura globale al di sotto di 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali.

2) Ensure climate justice and equity.

a)  Garantire giustizia ed equità climatica.

3) Listen to the best united science currently available.

a)      Ascoltare la migliore scienza attualmente disponibile.

4) Create a safe pathway under 1.5C.

a)      Creare un percorso sicuro sotto 1.5C.

5) Climate justice and equity for everyone.

a)      Giustizia climatica ed equità per tutti.

6) Follow the Paris Agreement.

a)  Seguire l'accordo di Parigi.

7) Unite behind the science.

a)  Uniti dietro la scienza.

 

“The goal of the movement is to put moral pressure on policymakers, to make them listen to the scientists, and then to take forceful action to limit global warming. Our movement is independent of commercial interests and political parties and knows no borders. We strike because we care for our planet and for each other. We have hope that humanity can change, avert the worst climate disasters and build a better future. Every day there are more of us and together we are strong. Everyone is welcome. Everyone is needed.

No one is too small to make a difference.”

“L'obiettivo del movimento è esercitare pressioni morali sui responsabili politici, far loro ascoltare gli scienziati e quindi intraprendere un'azione energica per limitare il riscaldamento globale. Il nostro movimento è indipendente da interessi commerciali e partiti politici e non conosce confini. Scioperiamo perché ci prendiamo cura del nostro pianeta gli uni per gli altri. Speriamo che l'umanità possa cambiare, scongiurare i peggiori disastri climatici e costruire un futuro migliore. Ogni giorno siamo sempre di più e insieme siamo forti. Tutti sono benvenuti. Tutti sono necessari.

Nessuno è troppo piccolo per fare la differenza”.



Speriamo che evidenziare l’importanza di questi argomenti incorporandoli nella comunità scolastica e nella vita di tutti i giorni tramite mini-aggiornamenti ed un count-down climatico sempre attivo sulla home page del sito e sulla pagina della rubrica possa aiutare a prendere completa coscienza dell’inquietante direzione verso cui il nostro pianeta si sta muovendo.


Vai alla rubrica!: F4F


speciali




"L’insegnante ha un privilegio enorme, assoluto: incontrare ogni mattina in classe gli uomini e le donne che un domani cambieranno il mondo."

-Fabrizio Caramagna



di Viola Pulvirenti

In questa rubrica verranno inseriti tutti gli articoli e le riflessioni scritte da esperti, professori e collaboratori esterni per il nostro giornalino. Riteniamo sia importante infatti integrare alle opinioni dei ragazzi le conoscenze di studiosi ed appassionati che possano arricchire, ispirare ed entusiasmare la comunità scolastica come i lettori del territorio.



Vai alla rubrica!: Speciali



cultura: a cura di Alyssa ricciardo




"solo chi ha un grande passato, può assicurarti un grande futuro "


di Viola Pulvirenti

In questa rubrica verranno inseriti tutti gli articoli riguardanti le iniziative interne organizzate dalla scuola, dagli alunni o dal comitato studentesco.  Riteniamo sia importante infatti dare visibilità agli eventi utili a pubblicizzare il nostro liceo e condividere i progetti che portiamo avanti. Speriamo anche che dare rilievo alle proposte culturali che troppo spesso rimangono "inter nos" possa servire anche come incentivo e stimolo per la creazione di nuove iniziative sempre più frequenti e stimolanti.



Vai alla rubrica!: Inter nos


SPORT: a cura di matteo arrigo





Alla fine, è uno sforzo in più che separa un vincitore dal secondo posto. Ma anche per vincere ci vuole molto di più. Si inizia con il controllo completo dei fondamentali. Poi ci vuole desiderio, determinazione, disciplina e sacrificio di sé. E infine, ci vuole molto amore, correttezza e rispetto per il prossimo. Metti tutto questo insieme, e anche se non vinci, come puoi perdere?

Jesse Owens



 


Cosa significa prendersi cura di se stessi?

Socrate: ἐπιμέλεια ἑαυτοῦ.

La “cura di sé" nasce dall’antica espressione greca, risalente a Socrate, ἐπιμέλεια ἑαυτοῦ. L’espressione “cura di sé” comprende la cura di se stessi a 360°: cura del corpo, cura dell’anima e della mente e cura dell’altro. Se soddisferemo pian piano tutti questi aspetti, potremo finalmente stare bene con noi stessi.

La cura del corpo è il secondo step dopo la cura della mente; se non si cura l’anima, il proprio io interiore, non si riesce a curare nient’altro, neanche il proprio io esteriore. Per prendersi cura della propria mente bisogna avere innanzitutto una mentalità incentrata sul mettere se stessi al primo posto, in modo da avere un buon rapporto anche con gli altri: ovviamente c’è chi ci riesce subito e benissimo, chi ha un carattere più forte, e riesce a superare ogni avversità, lasciandosi scivolare addosso ogni insulto e ogni volta che c’è un problema, ne esce sempre vincitore e più forte di prima. 

Forse ci sarà capitato di dire “Vorrei essere come lui/lei”, vero? Ma dobbiamo ricordarci che anche quelle persone hanno delle debolezze, delle paure, hanno avuto a che fare con dei brutti momenti nella loro vita, dei traumi; questo proprio perché è così che si cresce, è trasformando il dolore in forza e vedendo ciò che accade intorno o dentro di noi da una prospettiva più ottimistica, che si inizia a prendersi cura della propria mente. Non è facile farlo, soprattutto se consideriamo la società in cui viviamo, e come sta diventando quest’ultima nuova generazione, ma dobbiamo almeno provarci, anche chiedendo aiuto ad uno psicologo. Molte persone che avrebbero bisogno dell’aiuto e del supporto dello psicologo non lo accettano, proprio per colpa della società, per paura di essere giudicati; andare dallo psicologo viene visto come un qualcosa di cui vergognarsi si rischia di essere reputati “pazzi” o “malati mentali”, quando si ha semplicemente bisogno di aiuto per stare bene. La nostra società vede l’aiuto come un qualcosa per i deboli, per i malati, quelli da emarginare, mentre chi “ce la fa da solo” (talvolta anche fingendo) può “far parte” degli altri. È proprio questo uno dei tanti motivi per cui si fatica a stare bene con noi stessi, per colpa della società fin troppo superficiale e del giudizio delle persone, ed è qui che interviene lo psicologo, aiutando proprio “chi non ce la fa da solo”.

Quindi non vergogniamoci! Se abbiamo un problema, diciamolo e facciamoci aiutare! Ognuno di noi merita di andare incontro al proprio benessere, in ogni sua forma, avere autostima, amare se stessi, accettarsi con tutti i pregi e difetti e lavorare su se stessi, migliorandosi sempre di più.

Dopo aver imparato a prendersi cura del proprio io interiore, si migliora anche la cura del corpo: iniziando a mangiare in maniera più equilibrata, andando in palestra, facendo yoga o meditazione, eseguendo una skincare, truccarsi, vestirsi in maniera più accurata… insomma, sono piccole cose che fanno la differenza, se per qualcuno possono essere banali, per qualcun altro sono un traguardo importante.

Smettiamo di confonderci con gli altri, creiamo uno stile tutto nostro, un modo di essere tutto nostro, una personalità tutta nostra. Non dobbiamo seguire la massa, bensì essere quelli che brillano di luce propria, quelli che si differenziano dagli altri, quelli unici. Certamente è importante curare la parte estetica, ma è importante farlo esclusivamente per nostra volontà e mai sotto costrizione di qualcuno.

Infine, la cura degli altri, l’ultimo aspetto del completo benessere sotto ogni punto di vista. “Se stai bene con te stesso/a, stai bene anche con gli altri” ed è tutto vero: se hai un buon rapporto con te stesso, se ti ami e ti accetti così per come sei, verrà tutto riflesso sugli altri, potrai conferire loro la stessa mentalità, lo stesso bel modo di vedere le cose e perché no, potrai anche aiutarli a diventare la versione migliore di loro stessi. Aiutare se stessi è importante, ma lo è anche aiutare gli altri, aiutarli a migliorare qualora ne abbiano bisogno, supportarli ed esserci, prendersi cura di se stessi significa anche questo, amarsi e amare, accettarsi e accettare, aiutarsi e aiutare, supportarsi e supportare. Se diamo una mano anche agli altri, offriamo loro i consigli e le abitudini che hanno aiutato noi stessi a stare bene, potremo aiutarli a creare una mentalità diversa, migliore.

Se ognuno di noi compirà questo dolce atto chissà, potremo riuscire a migliorare questa società, a renderla meno superficiale e più profonda, soprattutto su certe tematiche.

Ecco alcuni semplici consigli per far capire che non è così difficile come sembra; lo “stare bene con se stessi” è più vicino di quanto si pensi:

 E dunque...è tempo di cambiare!

                                                                                                                                 Francesca Conti II B classico