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Per approfondire la storia della rubrica: Le nostre rubriche

06-06-2024  Emanuele Scaffidi III E S.A.         

High school game   

12° edizione  "Il mio capolavoro"


Nell’insieme di tutte le attività realizzate nel corso di questo terzo anno di  liceo, quella che ritengo particolarmente degna di nota e che mi ha  permesso di sviluppare la maggior parte delle competenze fondamentali  è l’esperienza del concorso didattico di High School Game. High School  Game è un Contest Didattico Digitale per gli studenti delle scuole  superiori d'Italia finalizzato a responsabilizzare ed educare i ragazzi  tramite il concetto della gamification attraverso eventi e sfide interattive. Dopo le qualificazioni digitali è avvenuta la finale nazionale in data 19- 20/05/2024, un evento realizzato a bordo di una Nave Grimaldi Lines  ormeggiata al Porto di Civitavecchia, riservata a quattro studenti della  classe – fra cui il sottoscritto. Nella fase finale ogni squadra aveva a  disposizione una pulsantiera con cui doveva indicare la risposta corretta  della rispettiva domanda somministrata, decisiva era la velocità. Contro  ogni aspettativa abbiamo registrato una sorprendente vittoria, arrivando  primi in nazione su 150.000 studenti partecipanti all’iniziativa, il cui  premio è un viaggio gratuito di quattro giorni nella città di Barcellona che  avverrà nel mese di settembre 2024. L’avvenimento è stato sicuramente  emozionante per ognuno di noi e ci ha permesso di crescere e maturare  grazie alle competenze e alle abilità acquisite: competenze alfabetiche funzionali, competenze digitali, competenze in materia di consapevolezza  ed espressioni culturali, competenze in materia di cittadinanza e  competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare.  Riguardo quest’ultima vorrei riflettere su come questo concorso mi abbia  consentito di conoscere nuove persone e di apprendere molto dall’altro  in materia di fratellanza e solidarietà: ho avuto infatti modo di  condividere valori e momenti con individui che, sebbene fino a poco  prima fossero perfetti sconosciuti, diventarono fidati amici e importanti  punti di riferimento. Non potrò mai dimenticare il momento della vittoria  in cui corsero ad abbracciarmi congratulandosi e complimentandosi -  nonostante non fossero riusciti a raggiungere il medesimo traguardo – né 

tantomeno gli occhi emozionati della docente accompagnatrice, che nei  giorni trascorsi insieme finì per diventare per me più che una semplice  insegnate. Ovviamente l’esperienza risulta essere incisiva anche per  quanto riguarda le competenze didattiche, ho infatti avuto modo di  apprendere nozioni di nuclei tematici come bullismo e cyberbullismo,  educazione ambientale, educazione alimentare, educazione stradale e  violenza sulle donne. 

06-06-2024  Gabriele Tricoli III E S.A.         

        “High School Game”

12° edizione


Il 20 Maggio 2024 si è svolto a Civitavecchia (RM) la dodicesima edizione dell’High School Game  (concorso/gara avente come tema cultura generale, in modo da abbracciare tutti gli aspetti studiati a  scuola imparandoli col divertimento) organizzato da Planet Multimedia coi seguenti partner: Grimaldi Lines,  Rai Cinema Channel, Logica Test, fondazione UniVerde, fare x bene, plastic free, LABA, LUMSA, Vanvitelli.  

Il percorso è iniziato il 4 Marzo 2024 con la fase di qualificazione durata sei settimane; ogni settimana una  tematica diversa (VOCI DI DONNA, SICUREZZA STRADALE, EDUCAZIONE AMBIENTALE, BULLISMO  CYBERBULLISMO, EDUCAZIONE ALIMENTARE, Università). Alla fine di ogni settimana uscivano due  classifiche, la prima mostrava la posizione di ogni classe a livello nazionale (la nostra classe ha sempre  ottenuto ottimi risultati ed è sempre arrivata prima in provincia), la seconda mostrava i migliori cento  studenti (io sono stato sempre presente in questa lista ad eccezione della prima settimana).  

Il 14 Aprile 2024 si è chiusa la fase di qualificazione e, qualche giorno dopo, sono state nominate le cento  classi qualificate (le prime due per ogni provincia appartenenti ad istituti diversi) tra le quali c’era la nostra:  III E del V. Emanuele III. Successivamente il professore Mandanici (professore di informatica) nominò i  quattro studenti rappresentanti la nostra classe alla fase finale, svoltasi sulla nave da crociera Grimaldi  Lines attraccata al porto di Civitavecchia, in base a vari fattori come tempo di gioco e disponibilità.  

Il 19 Maggio i quattro scelti (io, Manuela Cuffari, Emanuele Giuseppe Scaffidi e Tommaso Canduci) siamo  partiti dalla stazione “Patti – San Piero Patti” verso le 9:20. Eravamo molto eccitati e, così, la docente  accompagnatrice (professoressa Ravidà, insegnante di sostegno) ci ha permesso uno svago per una parte di  viaggio; in questo frangente di tempo abbiamo incominciato a fare amicizia con ragazzi provenienti da  Cefalù, anch’essi concorrenti. Arrivati a Paola (in Basilicata), dopo aver pranzato a sacco, abbiamo  incominciato a ripassare i cinque argomenti trattati in gara (tutti gli argomenti studiati durante la fase di  qualificazione, ad eccezione delle università). Arrivati a Napoli, durante il cambio di treno, abbiamo  assaporato dolci tipici campani durante la merenda (io presi una conchiglia alla nutella) e acquistammo  anche qualcosa di salato in vista della cena da consumare una volta arrivati. Ripartiti, abbiamo continuato a  studiare fino a quando, alle 20:00, siamo scesi a Civitavecchia.  

 Una volta arrivati, abbiamo percorso dieci minuti a piedi ammirando lo splendido paesaggio che la costa  offre, per poi prendere la navetta ed arrivare al Terminal Autostrade dove vi è il porto. Qui la professoressa  ha ritirato i biglietti e, intanto, ho fatto amicizia con ragazzi provenienti da Mercato San Severino (in  Campania), campioni indiscussi durante la fase di qualificazione (essendo che arrivarono primi in nazione  sei volte su sei). Presi i biglietti siamo tornati sul lungomare dove abbiamo cenato ciò che è stato acquistato  a Napoli (io ho mangiato una focaccia campana) per poi passeggiare tranquillamente sul lungomare.  

Quasi mezzanotte, ci siamo imbarcati e, dopo aver ottenuto le camere, ci siamo sistemati per divertirci in  discoteca dove ci sono stati offerti dalla stessa organizzazione una bevanda analcolica ed un cornetto. Fatte  le due ho deciso di tornare in camera ma, a causa del mal funzionamento della carta d’accesso ho ritardato  di un’ora, ma grazie a ciò, ho conosciuto nuovi ragazzi provenienti da Carpi (in Emilia Romagna) coi quali è  nata una salda amicizia durata per tutto il viaggio e non solo. Nonostante le due ore e mezza di sonno, mi  sono svegliato la mattina presto e mi sono recato a far colazione, lì ho incontrato nuovamente le nuove  conoscenze fatte la sera prima e ho gustato un caldo cornetto accompagnato da cappuccino. 

Fatte le 9:30 siamo entrati dalla porta 2 nella sala di gara dove i presentatori (tra cui Alessandro Greco) ci  hanno spiegato il funzionamento della gara: ogni squadra possedeva una pulsantiera wireless che usava per  rispondere alla domanda che si riteneva corretta (con quattro opzioni), le domande in tutto erano venti  (quattro per argomento), tra un argomento e l’altro il tempo veniva sfruttato per presentare progetti e  personaggi che, in qualche modo, hanno contribuito nell’organizzazione del concorso. La nostra squadra  era così composta: io e Tommaso tenevamo, a turno, la pulsantiera intuendo la risposta corretta mentre  Manuela ed Emanuele leggevano con più attenzione la domanda in modo da diminuire la percentuale di  errori. Alla fine della gara abbiamo totalizzato venti punti su venti ma, non essendo tra i più veloci,  puntavamo al terzo posto. Prima di nominare la terza classe, però, è stata nominata l’azienda a scopo socio 

ambientale più votata dagli stessi studenti in gara: laNakpack. Fatto ciò, si è passato alla classe terza  classificata e, dopo un lungo silenzio fu nominata la 4° dell’Istituto Righi di Taranto. La tensione era sempre  maggiore quando furono nominate le due classi contendenti il primo posto: 4°BL dell’Istituto Majorana di  Roma e, con grande sorpresa, 3°E Patti dell’Istituto V. Emanuele III di Messina. Con entusiasmo siamo saliti  sul palco dove, sullo schermo, le foto dei ragazzi delle due squadre giravano incessantemente (come ad  Amici) fino a quando, a “prevalere” fu la nostra! Eravamo scioccati, di colpo eravamo circondati da  presentatori che, facendoci i complimenti ci premiarono con medaglie, coppa “High School Game” e,  soprattutto, Viaggio Gratis con Hotel on Board a Barcellona con la Crociera Cruise Grimaldi Lines per tutta la  classe! Prima di andare nelle nostre camere, siamo stati intervistati e, in pochi giorni, ci siamo sulle  maggiori quotidiani di tutta Italia (TG1, Rai Cinema, Rai News 24, Casa Italia, Il Sole 24 ORE, Il Messaggero,  Askanews e molti altri).  

Finite le interviste, abbiamo liberato le camere e, una volta arrivati in sala pranzo, abbiamo mangiato  veramente bene (lasagne al pesto e cotoletta). Finito di pranzare, fino alle 16:00 abbiamo visitato la nave  per poi lasciarla e andare al Mc festeggiando con un gelato.  

Alle 18:00 circa, abbiamo preso il treno di ritorno e, durante il cambio a Roma Termini, abbiamo cenato con  due pizze, e alle 20:00 abbiamo intrapreso il viaggio di ritorno che, anche se allungato di ben tre ore per  causa sismica nei pressi di Napoli, siamo tornati sani, felici, contenti e, soprattutto, vittoriosi e pronti per  partire per Barcellona!  

Quest’esperienza è stata stupenda e spero di rifarla il prossimo anno, ma non è solo il fatto di esser stati  ospitati dalla Grimaldi o di aver vinto che ha reso questo viaggio unico; il primo e più importante motivo di  considerare questo viaggio il lasso di tempo più bello della mia vita, è il mio primo passo sulla penisola;  ebbene sì, io non sono mai uscito dalla mia Sicilia sino a questo momento, una sensazione unica,  indescrivibile. Inoltre a rendere stupefacente questi due giorni furono anche coloro che avevo a fianco, non  solo i miei compagni di classe, ma anche e soprattutto le nuove amicizie che ho incontrato in questo  meraviglioso viaggio. Sempre a livello sociale, grazie a quest’esperienza ho scoperto una parte di me che  non conoscevo: la capacità di trascinare le persone verso obiettivi comuni; sono infatti riuscito a trascinare  la classe verso un obiettivo a cui tutti puntavamo. In aggiunta, il momento della vittoria, è stato per me  cruciale per il mio viaggio di formazione, non sentivo più in me la paura di fare brutta figura, non provavo  più vergogna, ero fiero di essere quello che ero con tutti i miei pregi e, soprattutto, difetti.  

Le competenze acquisite sono: digitali, informatiche, alfabetico funzionale, personale e di cittadinanza. 

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28-05-2024  Francesca Conti II B CL

        L’amore e il sesso durante l'adolescenza

Perché è importante trovare le persone giuste con cui confrontarsi per avere una corretta informazione sull’educazione sessuale e sull’affettività 

Nella nostra società, specialmente tra noi giovani, si percepisce molto imbarazzo nel parlare di “amore” mentre sembra più facile parlare di sesso. La maggior parte degli adulti, invece, provano vergogna nel parlare di questi due argomenti e in modo particolare del sesso, considerato ancora un tabù. È per questo allora che ci affidiamo agli amici o ad internet, ma quanto possiamo fare affidamento su di essi? Gli amici non sempre sono esperti sull’argomento e su internet si possono trovare informazioni non corrette.

Quindi cosa si potrebbe fare per avere un valido confronto? L’unica soluzione è parlarne provando a mettere da parte la vergogna e l’imbarazzo. Si può iniziare con le persone di cui ci fidiamo di più, con cui ci sentiamo perfettamente al sicuro e non giudicati, come gli amici più stretti o i genitori. L’importante è parlarne senza forzare sé stessi o gli altri. Decidere di parlare di questi temi, deve essere una propria e personale scelta e ci si deve sentire veramente sicuri nell’esporre la propria opinione e le proprie conoscenze chiedendo un approfondimento quando ci si sente insicuri. 

Noi giovani abbiamo bisogno di informazioni sempre più sicure su quello che è il “mondo degli adulti”, poiché stiamo iniziando a scoprire cosa sia “l’attrazione”, fisica e caratteriale. Ognuno di noi vorrebbe incontrare “vero amore” di cui abbiamo sentito parlare sin da piccoli nelle fiabe. 

L’amore vero è troppo sottovalutato nella nostra generazione, a causa della superficialità e freddezza a cui questo mondo ci ha abituati e che non fa parte dei rapporti interpersonali. Noi non siamo macchine ma siamo persone e nel percorso di crescita sentiamo la necessità di ricevere insegnamenti che riguardano anche i i veri valori, che alimentano la nostra anima, il nostro cuore, la nostra sensibilità e ci insegnano ad amare. 

Dei nostri sentimenti non dobbiamo vergognarci. Conoscere l’amore ed essere capaci di amare è una libera forma d’espressione purché sia pura e sincera.  

Documento da parte di Angelica

Amore e amicizia

“Strangers” la canzone di Kenya Grace che parla ai più giovani.  Amore e amicizia, come vengono vissuti dalla generazione Z?

La mia scuola… gli alunni raccontano

Audio da Angelica
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ItALIA-UCraina: la storia di yana

12-04-2024  Isabella Spartà II B CL

        L’INFORMAZIONE E LA DISINFORMAZIONE

In un mondo in cui siamo sommersi dalle notizie e da opinioni non richieste, oltre che non approfondite, dobbiamo re-imparare a informarci con consapevolezza e a non cadere nella trappola del “clickbait” e della disinformazione.

Al giorno d’oggi l’informazione è diventata talmente fruibile a tutti, immediata e quasi scontata che barcamenarsi tra la matassa di notizie che circolano costantemente è praticamente impossibile. Infatti, molti si sentono liberi di scrivere il proprio parere pur non avendo approfondito abbastanza da poter davvero avere un’idea di cosa si stia parlando: ciò avviene in particolare sui social network, teatro di quella che è stata una rivoluzione nella comunicazione ai nostri giorni e anche nelle interazioni sociali, sempre più affidate a uno schermo. Spesso coloro che lo fanno sono influencer che vogliono indirizzare i followers verso una determinata posizione riguardo un avvenimento, nella maggior parte di attualità, influenzando e non facendo altro che veicolare delle fake news.                                                                                  

In una situazione del genere, nella quale ci troviamo in balia delle notizie, come possiamo costruire un nostro pensiero critico e farci un’opinione senza essere suggestionati da quello che pensano gli altri?

Per rispondere a questa domanda vorrei innanzitutto fare un passo indietro.

La comunicazione e la capacità di comunicare sono stati alcuni tra i fondamenti dell’evoluzione dell’uomo e del suo progresso culturale fino ad assumere un ruolo centrale nella vita di tutti giorni. Con il passare del tempo e in particolar modo con l’avvento dei mass media hanno subito delle trasformazioni radicali. Dal telegrafo alla radio, dal cinema alla TV, dalla stampa a Internet, fino ai social network, i mezzi di comunicazione di massa sono diventati sempre più “di massa” riuscendo a coinvolgere progressivamente un numero maggiore di persone (anche grazie al calo dei prezzi che hanno avuto i prodotti tecnologici) in relativamente pochi anni, stravolgendo le nostre abitudini quotidiane. Specificatamente, la TV prima e i social network poi hanno sconvolto il modo in cui vengono diffuse le informazioni così come il nostro modo di interagire. Indubbiamente ci hanno fornito innumerevoli vantaggi, ma anche, e non bisogna negarlo, degli svantaggi. Mentre si guarda la TV o si fa "scrolling" sui social rubiamo del tempo a noi stessi: tempo che potremmo dedicare alla famiglia, agli amici o semplicemente a un nostro hobby. Per non parlare poi delle cosiddette “fake news”, la cui trasmissione è spesso permessa dai titoli clickbait ("acchiappa clic", termine che indica un contenuto web la cui principale funzione è di attirare il maggior numero possibile di internauti, per generare rendite pubblicitarie online)che capita di leggere online; o dai social o dalla stessa TV, che cerca in alcuni casi, in un modo o nell’altro, di influenzare le nostre opinioni e di rendere uniforme il nostro pensiero veicolando dei messaggi promossi dal governo e non permettendoci di conoscere un determinato argomento approfonditamente ascoltando tutte le parti in causa, bensì promuovendo le posizioni di una sola di queste. Ed è proprio questo, tra le altre cose, ad alimentare il fenomeno della disinformazione (ossia la diffusione intenzionale di notizie o informazioni inesatte o distorte allo scopo di influenzare le azioni e le scelte di qualcuno). 

La domanda ora sorge spontanea: cosa fare per avere una conoscenza ampia degli argomenti di attualità e non, come non cadere nella trappola del clickbait e della disinformazione? Insomma, come informarsi davvero senza dover temere che quella che si sta leggendo sia una notizia falsa?

Per quanto riguarda la piaga del clickbait, bisogna non lasciarsi abbindolare dai titoloni che si leggono, ma piuttosto verificare l’attendibilità del sito da cui proviene la notizia e del giornalista che l’ha scritta, così come la data di pubblicazione dell’articolo (questo perché una vecchia notizia potrebbe essere stata smentita).  

Per quanto concerne invece la disinformazione, per arginarla dobbiamo affidarci a fonti attendibili e ufficiali, nazionali e internazionali, e non al primo sito che ci capita sottomano.

E infine per ritornare alla domanda di prima, come sviluppare un pensiero critico non lasciandosi condizionare dalle idee e dalle opinioni altrui? Be’ è necessario, in aggiunta a seguire i consigli che ho illustrato sopra, riconoscere il valore della cultura in certe circostanze. Conoscere e avere un bagaglio culturale globale (con il termine “cultura” non mi riferisco solo a quella che si apprende a scuola) che ci permette di ricollegare gli avvenimenti storici a quelli attuali in modo da farci una parziale idea di questi ultimi e a non lasciarci ingannare da chi vuole suggestionare.

18-03-2024  Classe II A CL

        E' nato un poeta tra noi

Giorno 29 Febbraio un alunno della II A Classico del liceo Vittorio Emanuele III di nome Giuseppe Raffaele si è classificato secondo ad un concorso di poesie avvenuto nella località di Giarre. l’alunno dall’inizio dell’anno si diletta a scrivere poesie, finchè poi non gli si è presentata l’occasione di sfruttare il suo talento a questo concorso. La poesia in gara si intitola “Giovial non riesco a star”. Narra di un amore tormentato da pensieri, false aspettative che portano l’autore a “Soffocar nell’oblio” , il protagonista si vergogna di dirlo alla ragazza per paura di un rifiuto e decide  allora di tenersi tutto dentro, storia apparentemente banale ma che per chi l’ha vissuta rievoca un episodio sicuramente non bello della sua vita, questo è l’intento del poeta che ha parlato per noi in un’intervista: “Questa poesia l’ho scritta proprio per le persone che nella vita hanno ricevuto dei rifiuti o che sono stati costretti a non rivelare i sentimenti che provavano per una persona per paura di rovinare un’amicizia, solo le persone che lo hanno provato direttamente sanno cosa vuol dire e riescono  comprendere fino in fondo la poesia”. Dopo qualche piccola considerazione riguardo la sua poesia Giuseppe ha concluso con dei ringraziamenti importanti: “Ci tengo a ringraziare con tutto il cuore innanzitutto le professoresse che hanno reso tutto questo possibile, la Prof.ssa Antonella Vento che ha accettato la proposta di partecipare a questo concorso e mi ha aiutato con l’iscrizione, alla Prof.ssa Alessandra Lo Presti che ha avuto in seguito l’idea di scrivere un articolo e alla Prof.ssa Anna Isgrò che si è subito adoperata nella redazione dell’articolo e a tutte le Prof.sse a cui ho chiesto un parere e che mi hanno aiutato a perfezionarla, ovviamente non mancano anche i ringraziamenti alla mia famiglia ed ai miei amici che mi hanno sempre supportato” conclude così l’intervista il nostro poeta del Liceo Giuseppe Raffaele che con vede l’ora di tornare in scena con una nuova poesia.

GIOVIAL NON RIESCO A STAR

Giovial non riesco a star

se a te debbo pensar,

in me, cor e ragion

finesti si battono

discutono con fatti e motivazioni

senza contar le mie mille supposizioni.


Mettiam per assurdo

che confesso i miei affanni,

a te, regina dei miei malanni,

patibolo mi aspetta

un rifiuto da parte tua sicuro si prospetta.


Ma se rimango a soffocar

nell’oblio ad annaspar

tu non lo saprai,

e una discussion con me ti risparmierai.


Poco m’importa,

questo dolce veleno

che nutre, insieme alla sofferenza

e ai pensieri,

la poetica mia,

oramai, stufato e soggiogato mi ha

colpevole

primo su tutti

dei sentimenti che mi straziano nell’animo.

18-03-2024  Claudio Calega III F

il fumo: un nemico volatile

Il 15 Dicembre 2023, dalle ore 9:00 alle ore 9:40, si è tenuto nell’Aula Magna del Liceo Vittorio Emanuele III un incontro formativo con i membri del Rotary Club di Patti “Terra del Tindari” sul tema “Smetti di fumare: Scegli la Salute, anche quella Orale”.

L’incontro ha trattato tutti i rischi e gli effetti del fumo, arricchiti anche dalle esperienze personali dei relatori.

Dopo un breve saluto della preside del Liceo Vittorio Emanuele III, si è dato inizio all’incontro con l’intervento del presidente del Rotary Club di Patti, Nuccio Portale, il quale ha illustrato il progetto di sensibilizzazione dei ragazzi nelle scuole sui danni provocati dal fumo.

In seguito è intervenuto Filippo Tripoli, membro del Rotary Club di Patti, raccontando la propria esperienza da ex fumatore e spiegando come sia riuscito a smettere grazie alla volontà che ha un padre di essere un buon esempio per suo figlio.

Successivamente, è stato mostrato un video creato dal Rotary Club Sicilia-Malta in cui veniva illustrato il progetto formativo con l’aggiunta di alcuni video di sensibilizzazione ideati da alcuni creatori di contenuti sulla piattaforma TikTok.

La Dottoressa Cettina Messina, ex presidente del Rotary Club di Patti, ha presentato alcune diapositive riguardanti il contenuto delle sigarette, sia classiche che elettroniche, e gli effetti del fumo sul corpo, arricchendo le informazioni con l’aggiunta della propria esperienza personale da ex fumatrice. Nelle sigarette infatti contrariamente a quanto ci si aspetta non vi è solo tabacco ma anche una serie di sostanze nocive e cancerogene tra le quali si vede anche la formaldeide, utilizzata per la mummificazione, l’arsenico, un veleno per topi e formiche, e il catrame, utilizzato per asfaltare le strade. La dottoressa ha infatti affermato che il fumo “asfalta i polmoni” mostrando ai ragazzi una serie di immagini raffiguranti i polmoni di un fumatore, facendo notare l’inscurimento provocato dal catrame.

Ha inoltre spiegato che il fumo si può differenziare in fumo di prima mano, per chi lo utilizza, di seconda mano, per chi è vicino a chi ne usufruisce e fumo di terza mano, il quale rimane impresso negli indumenti e nell’ arredamento.

Ha poi sottolineato le varie problematiche date dal fumo, quali inscurimento e possibile caduta dei denti, riduzione della fertilità e aumento del rischio: di tumore alla cavità orale e ai polmoni, di ictus e infarti e di infezioni polmonari. Ha inoltre affermato che i fumatori accorciano la loro vita e che il rischio di sviluppare un tumore si riduce del 50% solo dopo 10 anni dall'astinenza dal fumo.

L’incontro si è concluso con un ringraziamento del presidente del Rotary Club per l’attenzione degli studenti. Sono stati distribuiti dei foglietti contenenti un qr-code che rimandava ad un questionario e che gli studenti hanno potuto compilare facoltativamente riguardo alla propria esperienza con il fumo.

In conclusione, se si sceglie di fumare bisogna farlo consapevolmente, conoscendo a pieno i rischi che questa scelta comporta tra qui quello di contrarre più facilmente tumori e quello di una possibile morte prematura. Cercando di non pensare solo a noi stessi ma anche a chi ci circonda. Pensando anche al proprio futuro, in quanto molti dei danni causati dal fumo sono irreversibili o lo sono difficilmente.