cultura

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28-11-2022 di Angela Di Santo, VA CL

"ONE YEAR, ONE LIFE: DA PATTI AL QUÉBEC”

Esattamente un anno fa, mi trovavo a Repentigny, città di 87000 abitanti nella periferia di Montreal in Québec. Per chi non lo sapesse il Québec è la seconda provincia per abitanti del Canada e l’unica interamente francofona, e probabilmente molti di voi si chiederanno il perché di una scelta così coraggiosa.


Ho scelto di intraprendere questa esperienza nel 2020, partecipando al concorso Intercultura, associazione che da circa cent’anni permette a ragazzi di tutta Italia di partire in sessanta nazioni in tutto il mondo tramite borse di studio. Fortunatamente, nel febbraio 2021 mi sono ritrovata vincitrice di una borsa di studio annuale per il Canada Francofono, catapultandomi in una nuova esperienza fatta di ansia, eccitazione, paura di abbandonare tutto e allo stesso tempo tanta voglia di partire e scoprire nuove tradizioni, culture, paesi, abitudini, stili di vita, amicizie.

Sono partita il 17 settembre 2021, ricordo quel giorno perfettamente, la paura di partire, l’ultimo abbraccio dato ai miei genitori che non avrei visto per dieci mesi, il volo di dieci ore, l’arrivo in aeroporto completamente sola, in una città di 2 milioni di abitanti, e l’incontro con la famiglia ospitante che sarebbe stata il mio punto di riferimento per tutti i mesi successivi.

Infatti, l’esperienza dell’anno all’estero non è focalizzata semplicemente sull’apprendimento di una lingua che non necessariamente deve essere l’inglese, ma sull’apertura mentale, la volontà di apprendere, di vivere la quotidianità in un’altra nazione, con un’altra famiglia nella quale sarai come una figlia, in un’altra scuola, con altre materie, lingue, abitudini, orari, e anche con altri amici ai quali resterai legata per sempre.

In quest’anno sono cresciuta enormemente, ho affrontato sfide che non avrei mai immaginato di poter superare da sola, ho imparato ad ascoltare tanto gli altri, perché ognuno ha una storia da raccontare, ho imparato ad aprimi, a parlare dei miei problemi, perché nessuno può affrontare tutto da solo, ho imparato ad affezionarmi in poco tempo a persone che adesso valgono tantissimo per me, ho imparato nuove tradizioni che mi sono portata dietro come tante ricette tipiche, il bagno nel ghiaccio in pieno inverno, le battaglie di neve, il tire d’erable, la cabane à sucre, l’amore per gli sport invernali, per le serate cinema con gli amici, per il campeggio. Ho imparato a conoscermi, a comprendermi, a affiggermi degli obiettivi da raggiungere, a decidere come voglio essere nella vita; ho imparato ad affrontare le sfide quotidiane con più serenità, anche quando si tratta di affrontare gli Esami di Stato in un’altra lingua, e proprio da questo ho capito che con forza di volontà tutto è possibile.

Tutto ciò che mi porto e mi porterò dentro è difficile da spiegare in poche parole, come è difficile spiegare il modo in cui mi sono costruita un’altra vita in un solo anno, durante il quale ho avuto un’altra famiglia, due sorelle che resteranno sempre nel mio cuore, un’altra scuola e un altro sistema scolastico, con professori che mi hanno permesso di crescere e di vedere il mondo da un’altra prospettiva, altre amicizie, che mi resteranno sempre vicine con la loro gentilezza e anche disponibilità nel rispondermi in nottata, in caso di bisogno. In un anno ho vissuto più di tanti anni precedenti: ho aperto i miei orizzonti, la mia mentalità, ho imparato cosa vuol dire vivere in un paese estremamente multiculturale. ma legato alle tradizioni, pertanto, consiglio vivamente a tutti coloro che desiderano svolgere questa esperienza di partire, senza fermarsi per la paura di andare lontano, di non farcela a recuperare il programma del quarto anno, di non trovarsi bene, perché, sia che si trovino in Québec, in Cina, in Tunisia, in Polonia o in Argentina, torneranno come persone nuove e non rimpiangeranno mai la scelta fatta, perché gli resterà nel cuore per tutta la vita.


28-11-2022 di Aurora Lazzaro, IVB SC

“PROGETTO CONSCIÈNTIA” – LICEO E UNIVERSITA’ CHE SI PRENDONO PER MANO

Con il contributo dell’Assessorato Regionale dell'Istruzione e della Formazione Professionale nell’ambito delle “Iniziative progettuali di carattere innovativo e di integrazione tra i Sistemi di istruzione scolastica, universitaria, tecnico-scientifico e culturale” il Liceo Vittorio Emanuele III di Patti ha realizzato il progetto educativo “Conscièntia”.

Lo scopo di questo programma è avvicinare gli studenti alla realtà universitaria e offrire al tempo stesso l’opportunità di partecipare a numerose iniziative di ampliamento dell’offerta formativa. Sono state quindi organizzate svariate attività didattiche in collaborazione con i docenti dell’Università degli Studi di Messina, che hanno coinvolto gli studenti del triennio di tutti gli indirizzi.

A partire dall’anno scolastico 2021/2022 sono stati effettuati due incontri, rispettivamente venerdì 27 maggio e lunedì 6 giugno, entrambi pensati per le classi quarte dell’istituto. Il primo seminario si è tenuto nella Sala dei convegni di piazza M. Sciacca e trattava l’argomento della Statistica medica, affrontato dalle professoresse Angela Alibrandi e Agata Zirilli rispettivamente Professore Associato e Ricercatore a tempo indeterminato nel Dipartimento di Economia ed entrambe inserite nella lista “World's 500 Most Influential Experts in Applied Sciences for the Year 2018 on Earth”. Il secondo convengo su “Topologia e musica” invece si è svolto nell’Aula Magna della sede centrale del Liceo con i professori Davide Giacopello e Maddalena Bonanzinga, docenti del MIFT.

Ma la parte più consistente del progetto si sta svolgendo nel corrente anno scolastico 2022/2023, sia nelle ore scolastiche che extra-scolastiche pomeridiane. Agli alunni del terzo anno sono state dedicate delle attività laboratoriali con la realizzazione di prodotti per Exhibit scientifici e un workshop monotematico sulle “Piante Alimurgiche”, associato ad una visita guidata alle Rocche dell’Argimusco e dintorni, presso Montalbano Elicona. Per gli studenti del quarto e quinto anno invece sono stati organizzati dei corsi di preparazione specifica ai test universitari per le facoltà a numero chiuso e per i test OFA su discipline prettamente scientifiche come matematica e logica, chimica e biochimica, fisica e biologia. Inoltre le classi quarte hanno partecipato a due seminari: il primo “La chimica delle soluzioni o le soluzioni della chimica” tenuto il 20 ottobre dalla prof.ssa Scolastica Serroni, professore ordinario presso il Dipartimento di Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali e il secondo “Transizione energetica e sostenibilità ambientale” tenuto il 3 novembre dal prof. Giovanni Mondello del Dipartimento di Economia. Per gli studenti dell’indirizzo scienze applicate è stato organizzato nell’aula magna del plesso centrale un incontro su “Blockchain, NFT e criptovalute” tenuto dal prof. Antonino D’Agostino. Infine per tutti gli alunni del quinto anno giorno 10 novembre 2022 si è tenuta la giornata dei seminari in parallelo presso il Dipartimento MIFT e ChiBioFarm dell’Università degli studi di Messina.

Tanti eventi importanti per gli allievi del Liceo Vittorio Emanuele III che si sono avvicinati alla futura realtà universitaria, attraverso una serie di incontri e attività stimolanti e coinvolgenti, che riguardano temi attualissimi e attinenti al loro percorso di studi e le loro passioni. Progetti come questo sono fondamentali per la crescita culturale, ma soprattutto personale dell’alunno, che impara così a confrontarsi con il mondo che lo aspetta fuori dalle mura scolastiche, coltiva nuovi interessi, si inserisce in una nuova realtà. Liceo e università si prendono per mano e lavorano insieme, per ampliare le conoscenze, le opportunità e la consapevolezza dei ragazzi. Un cammino continuativo, fatto di scoperte, ricerca, innovazione per una scuola che guarda ai bisogni dei propri studenti e li accompagna passo dopo passo. «La scuola è il nostro passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo». (Malcom X)