L'INQUINAMENTO in breve
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L'INQUINAMENTO in breve
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"L'acqua è la materia della vita. É matrice, madre e mezzo. Non esiste vita senz'acqua." Con queste parole Albert Szent-Gyorgyi, fisiologo ungherese, ci ricordava l'importanza dell'acqua all'inizio del '900. L'inquinamento idrico è un fenomeno in forte crescita negli ultimi decenni: da quello industriale a quello militare, dalla plastica all'agricoltura, dal cosiddetto 'urbano' a quello termico; questi sono solo alcuni degli inquinamenti che, giorno dopo giorno, stanno distruggendo il nostro ecosistema.
Poco conosciuto, ma uno di quelli più vicini alla vita di tutti i giorni, è l'inquinamento da farmaci (inclusi gli antibiotici), droghe d'abuso, sostanze chimiche e pesticidi che, una volta dispersi in acqua, raggiungono mari, fiumi, bacini e falde, intaccando l'equilibrio di interi ecosistemi. Importante ricordare che gli impianti di depurazione delle acque, NON sono sempre in grado di eliminare queste sostanze nella loro completezza, rendendo quindi questo problema ambientale come fondamentale da studiare, analizzare e risolvere.
L'acqua è un bene da preservare; la ricerca e la sensibilizzazione devono diventare fari per un futuro migliore. Nel nostro paese conosciamo bene i problemi di siccità e di dispersione idrica e dobbiamo difendere l'oro blu, la fonte della vita.
Euronews. - 22 Marzo 2022
QF green - 21 Settembre 2022
Ohga! - 22 Novembre 2022
Oltremare - 29 Marzo 2019
Il nostro territorio non si salva dall'inquinamento idrico; la zona del milanese è sede di forte concentrazione di inquinanti, i quali possono essere ricondotti a droghe d'abuso, medicinali e prodotti chimici per la cura della persona. L'Istituto di ricerche farmacologiche "Mario Negri", insieme all'Istituto Norvegese per la Ricerca sulle Acque e SCORE network, ha condotto lo studio "Monitoraggio del consumo di droghe d’abuso mediante analisi dei reflui urbani"¹ dal quale, attraverso l'analisi delle acque dei fiumi che percorrono l'area milanese (l'Olona, il Seveso e il Lambro), le acque fognarie prodotte dalla città di Milano e quelle delle falde da cui si estraggono le acque potabili, è emerso che ogni anno Milano scarica nei corsi d'acqua metropolitani:
Istituto Mario Negri¹
Essendo la pianura Padana protagonista dell'agricoltura del nostro paese, anche l'inquinamento lombardo da pesticidi di uso agricolo non è trascurabile. Nel 2018 i ricercatori dell'ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione ambientale) hanno individuato le più frequenti combinazioni di sostanze inquinanti, alcune delle quali da tempo non più consentite (come gli erbicidi Dichlorophenol e Metolachlor), altre ancora diffusamente utilizzate come, ad esempio, il Glifosato, impiegato sia in agricoltura per il diserbo totale delle maggiori colture erbacee e arboree, sia nelle aree industriali e lungo le infrastrutture stradali. Altamente pericoloso per l'ambiente è anche il Clorpirifos, pesticida organofosfato usato per uccidere dei parassiti tra cui insetti e vermi, il quale è stato vietato dall'UE nel gennaio 2020.
Il Salvagente - 27 luglio 2022
Oltre che in Italia, anche nel resto del mondo, il problema dell'inquinamento idrico è sviluppato. Lo studio “Pharmaceutical Pollution of the World’s Rivers”, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Science, guidato da un team di ricercatori dell’università di York, ha esaminato 258 fiumi in tutto il mondo, dal Mississipi al Rio delle Amazzoni, per misurare la presenza di 61 farmaci. Il risultato sono state concentrazioni a livelli potenzialmente tossici in più di un quarto delle località studiate. Gli esiti del campionamento mostrano che il problema dell'inquinamento da farmaci riguarda i fiumi di tutti i continenti. I paesi a basso e medio reddito, meno dotati di infrastrutture adeguate, sono i più colpiti. Le regioni più inquinate sono infatti quelle dell'Africa sub-sahariana, dell'America meridionale e dell'Asia meridionale. In generale gli elementi e le attività umane associate a una maggiore contaminazione sono la realizzazione di discariche lungo le sponde dei fiumi, l'inadeguatezza dei sistemi di gestione delle acque reflue e nella progettazione e produzione dei farmaci.
'Uno dei principali problemi ambientali nel Mondo’ si legge nel rapporto del Joint Research Center della Commissione Europea (JRC, 2017) e sempre in un altro rapporto europeo, il Chemicals in European waters (European Environmental Agency, 2018), viene descritto il fenomeno de ‘l'effetto cocktail’, pericoloso con logica ‘One Health’, cioè di sinergia tra la salute umana, quella animale e dell’ambiente.
Il WWF Italia lancia l’allarme ricordando che ogni anno nel mondo 220 miliardi di tonnellate di sostanze chimiche vengono rilasciate nell’ambiente e che a livello globale sono in commercio oltre 100mila sostanze tossiche. Solo in Europa, nel 2020, sono state prodotte e utilizzate oltre 200 milioni di tonnellate di sostanze chimiche pericolose per la salute umana e oltre 50 milioni di tonnellate pericolose per l’ambiente.
Sui 9 milioni di decessi attribuibili all'inquinamento registrati nel 2019, 5,67 milioni sarebbero conseguenza dell'inquinamento atmosferico, responsabile del maggior numero di morti. L'inquinamento delle acque invece è stato responsabile di 1,36 milioni di morti premature. Il piombo ha causato 900 mila morti, mentre 870.000 persone sono decedute per problemi legati ad altre sostanze tossiche.
The Lancet Planetary Health⁹
Seppur questo tipo di inquinamento è poco percettibile ad occhio nudo, è molto pericoloso e dannoso per la salute degli ecosistemi, specie umana compresa. Vogliamo fare un focus sulla pericolosità di alcuni inquinanti, in particolare, di quelli che vorremmo rimuovere attraverso fitodepurazione (fonti riportate numericamente a piè di pagina):
Il farmaco antinfiammatorio non steroideo diclofenac è uno dei farmaci comunemente usati e frequentemente rilevati nei corpi idrici. Principio attivo del Voltaren, viene impiegato molto in allevamenti animali intensivi, soprattutto di suini. Ad esso viene ricondotto un effetto tossico su piante e alghe, in particolare un'attività alghicida².
La carbamazepina è un farmaco anticonvulsivante; esso agisce riducendo l'attività elettrica nel cervello; viene utilizzata da sola o in combinazione con altri farmaci per tenere sotto controllo alcuni tipi di convulsioni associate all'epilessia. Trova inoltre applicazione nel trattamento delle nevralgie e di disturbi psichiatrici. Si è verificato che rilevanti concentrazioni nell'ambiente del farmaco, hanno arricchito serie di geni che regolano lo sviluppo e la funzione del sistema nervoso in specie di pesci. I set di geni alterati sono stati anche associati a potenziali disturbi neurologici, inclusi i disturbi dello spettro autistico (ASD). Inoltre la molecola del farmaco viene trasmessa dalla madre all'embrione³.
Il sulfametossazolo è un antibiotico batteriostatico ad ampio spettro molto diffuso. Il suo residuo è spesso rilevato nell'acqua e può quindi bioaccumularsi nel cervello degli organismi acquatici attraverso la circolazione sanguigna. Da alcuni studi, è emerso che questo antibiotico induce tossicità dei capillari cerebrali in alcune specie animali, come nel Pesce zebra⁴.
La ciprofloxacina è un farmaco antibatterico di sintesi appartenente alla classe dei chinoloni. Più precisamente, la ciprofloxacina è un fluorochinolone. Essa è dotata di un'azione di tipo battericida, cioè è in grado di uccidere le cellule batteriche. Il suo livello di concentrazione nelle acqua superficiali è associato con la frequenza delle attività umane; riscontrato nei terreni agricoli e negli stagni, può causare rischi medio-alti per alghe e batteri nel sistema acquatico⁵. Il farmaco promuove la resistenza dei batteri agli antibiotici⁶.
Il glifosato è un pesticida organofosfato non specifico, che trova ampia applicazione nella protezione delle colture dalle erbe infestanti. La sua elevata solubilità nei solventi idrofili, in particolare l'acqua e l'elevata mobilità, consentono la rapida lisciviazione del glifosato nel suolo, portando alla contaminazione delle acque sotterranee e all'accumulo nei tessuti vegetali, complicando così l'eliminazione degli erbicidi. Esso quindi induce la riduzione dei raccolti, prodotti agricoli di bassa qualità, il deterioramento della fertilità del suolo, contribuendo all'inquinamento delle acque e di conseguenza minacciando vita umana e animale⁷.
Il clorpirifos è un pesticida organofosfato clorurato ad ampio spettro utilizzato per il controllo di una varietà di insetti e agenti patogeni nelle colture, nella frutta, nella verdura, nonché nelle famiglie e in vari altri luoghi. La tossicità del pesticida è stata associata a disfunzioni neurologiche, disturbi endocrini e malattie cardiovascolari. Può anche indurre anomalie dello sviluppo e del comportamento, neoplasie ematologiche, genotossicità, aberrazioni istopatologiche, immunotossicità e stress ossidativo, come evidenziato dalla modellazione animale. Inoltre, sono segnalati anche irritazione oculare e difetti dermatologici dovuti alla tossicità del clorpirifos. Il meccanismo d'azione del pesticida prevede il blocco dei siti attivi dell'enzima acetilcolinesterasi (AChE), producendo così effetti avversi sul sistema nervoso⁸.