DENOMINAZIONE: Via Cappello.
PERCORSO: Via Cappello è stata, fino all’apertura di via Serenissima, una delle strade principali di Noventa perché costituiva un collegamento diretto con la Zona Industriale di Padova Est.
Essa inizia nei pressi della rotonda prima del cavalcavia autostradale tra via Valmarana e via Serenissima; il suo percorso che, all’inizio della ZIP (zona industriale di Padova Est), diventa l’XI Strada, devia a sinistra, trasformandosi in un’arteria secondaria che è solo nel primissimo tratto destinata al traffico di veicoli, poi diventa una strada chiusa eccetto per il transito ciclopedonale. Tramite uno stretto ponte sul Piovego si collega, infine, alla via Panà.
Con lo sviluppo edilizio, che, dagli anni Settanta del secolo scorso, ha interessato l’area attorno a questa arteria destinandola a servire un quartiere residenziale, si sono moltiplicate le vie laterali che ad essa si ricongiungono: via Tasso, via G. Leopardi,via A. Manzoni via xxv Aprile,via Raffaello Sanzio, via De Gasperi, via Morassutti, via P. Micca, via G. Mazzini, via U. Foscolo, via Don G. Broetto e via G. Pascoli.
Questo è l’incrocio di via Cappello con via XXV Aprile e con via Morassutti nel 2021.
Questo è l’incrocio di via Cappello con via XXV Aprile e con via Morassutti nel 2021.
ETIMOLOGIA: Il nome “Cappello” deriva dai Cappello, nobile famiglia patrizia veneziana proprietaria di più ville nel territorio di Noventa. Pietro I Cappello, in occasione del matrimonio con Elisabetta Vendramin nel 1736, divenne proprietario della villa Vendramin- Cappello, portata in dote dalla sposa. Pietro I Cappello era un discendente della famiglia Cappello che, secondo alcune fonti, nel 900 giunse a Venezia da Capua; secondo altri la famiglia apparteneva al patriziato romano e fuggì dagli attacchi dei Saraceni. I Cappello, divisi in sette differenti rami, fecero parte del Maggior Consiglio della Serenissima e ricoprirono nei secoli cariche importanti come procuratori e senatori.
CENNI STORICI: Il percorso della via, come appare nelle mappe fino al 1858, ricalca in parte quello attuale, ma il nome era “Strada consorziata dei Giovanelli”. La prima parte, a sud, iniziava dal Piovego e segnava il confine con il territorio di San Lazzaro/Ponte di Brenta, poi costeggiava, come ora, il parco retrostante Villa Giovanelli. In prossimità dell'attuale incrocio con via Leopardi il tracciato della vecchia via Cappello sembra coincidere proprio con il percorso di quest’ultima arteria, lambendo il muro di cinta della villa Vendramin Cappello.
La zona corrispondente all'attuale incrocio via Cappello/XXV Aprile e Morassutti assume in altri documenti? il nome di Crosara Cappello-Cominotto, famiglie proprietarie di diversi edifici/ville proprio in quella zona.
Questa è una mappa di Noventa con le vie principali, prima del 1858
EVIDENZE STORICO ARTISTICHE:
Villa minore di proprietà Bettio: La villa, oggi di proprietà Bettio, presenta la facciata originale; mentre l’interno ha subito rifacimenti e ristrutturazioni dettate dell’uso. L’impronta è tardo seicentesca o del primo Settecento. Assai interessante è il poggio o con i balaustri barocchi e l’arco chiuso dalla serraglia che porta un mascherone scolpito con una caratteristica testa baffuta. Il piccolo timpano soprastante è coronato da vasi di pietra. Questa facciata è probabilmente la più bella e originale tra tutte quelle delle numerose case antiche e ville minori di Noventa.
Ecco la villa Bettio.
CAPITELLO: Una piccola immagine, assai caratteristica, si trova all’incrocio delle vie Cappello-Morassutti-XXV Aprile; si tratta di un piccolo busto di Madonna scolpito risalente forse al ‘700 o all’inizio dell’800, incastonato nel muro di cinta di uno degli edifici aggiunti in epoche successive alla villa ora De Toni ( luogo in cui soggiornò Gasparo Gozzi).
Questo è il capitello che richiama la Madonna in via Cappello.