Scuola Plurale

Di seguito è possibile prendere visione della presentazione fatta da Luisa Tonioni, della cooperativa Pane e rose, in occasione del workshop tenutosi mercoledì 12 aprile 2023 presso il salone della scuola primaria Villani. La collaborazione tra Pane e rose ed il nostro Istituto sta dando risultati importanti in termini di sensibilizzazione e potenziamento relativamente alle scelte didattiche inclusive. 

La cooperativa ha permesso gentilmente la diffusione del materiale all'interno del nostro Istituto. 

FORMAZIONE_PUCCINI_12_04.pdf

Feedback delle/dei docenti

#1 Attività svolte

Durante gli incontri svolti il lunedì mattina, l'educatrice ha effettuato diverse attività. Ha iniziato con giochi di gruppo per instaurare un rapporto con la classe e conoscere i bambini. I giochi erano basati su attività logiche e di cooperazione. Nei tre incontri successivi, invece la facilitatrice ha proposto attività basate sulle discipline di studio. Sempre divisi in gruppi eterogenei i bambini erano chiamati a compilare delle schede (su argomenti di geografia e scienze, ancora non trattati in classe) strutturate in modo tale da aumentare via via la difficoltà, con il fine di coinvolgere anche gli alunni stranieri. L'ultimo incontro è stato dedicato alla correzione degli  elaborati e a un momento di riflessione sulle nuove informazioni che avevano acquisito (tutto questo sempre divisi in gruppi e stimolati attraverso un'impronta ludica).

OSSERVAZIONI E RIFLESSIONI PERSONALI

L'esperienza ci ha lasciato la conoscenza di un nuovo metodo che, per essere applicato, richiede una preparazione a monte del materiale da reperire: 

Punti di forza del progetto

Cooperazione, ruoli scelti dai bambini all'interno del gruppo, struttura ludica dell'attività e capovolgimento della lezione frontale.

Criticità emerse

Abbiamo notato che per creare un'attività didattica con questa struttura è necessario un grande e non indifferente lavoro a casa da parte delle docenti. Per questo motivo, infatti, secondo noi è un percorso proponibile solo una volta all'anno. 

Spunti di riflessione : applicabilità e sperimentazione attiva

Vista la bravura dell'esperta, la sua capacità relazionale e la sua esperienza sul campo, ci sentiamo di sottolineare l'importanza di un tale percorso, da ripetere nei prossimi anni, estendendolo anche alle altre classi. Noi abbiamo riscontrato momenti di grande formazione, non solo durante l'attività didattica, ma soprattutto durante i confronti immediati con la facilitatrice. Secondo noi, infatti, tale progetto è stato di grande rilievo per poter osservare molte dinamiche relazionali tra i bambini e visionare da nuove angolature le competenze degli alunni. Da tutto ciò ci sentiamo di sottolineare l'importanza di un tale percorso sempre accompagnati dalla presenza del personale esterno.

#2 Attività svolte

Attraverso attività di piccolo gruppo, con ruoli assegnati in base alle abilità di ognuno, l’operatrice ha proposto laboratori e giochi di scrittura e sintesi, sull’uomo primitivo.

OSSERVAZIONI E RIFLESSIONI PERSONALI

Questa esperienza ha sottolineato la bontà di un insegnamento che parte dal saper fare per arrivare al sapere di sapere.

Punti di forza del progetto

I punti di forza del progetto sono l’uso delle immagini, delle parole chiave e dei nuclei fondanti una disciplina. Inoltre il lavoro è sempre in piccolo gruppo, con incarichi precisi, sviluppando così negli alunni le capacità di cooperazione e socializzazione. Questa modalità di lavoro riesce così a realizzare una reale integrazione nel gruppo classe, soprattutto per le alunne e gli alunni diversamente abili. 

Criticità emerse

La preparazione dei materiali per far svolgere alla classe laboratori o giochi su di una disciplina, richiedono tempo. Tempo che spesso, le insegnanti della primaria non hanno, se non a discapito del proprio tempo libero.

Spunti di riflessione : applicabilità e sperimentazione attiva

L’applicazione del progetto che parte dal fare, per arrivare al sapere è comunque applicabile, utilizzando i materiali che le stesse case editrici dei sussidiari forniscono. Sperimentare attivamente vuol dire coinvolgere anche quegli alunni con difficoltà specifiche, comportamentali o cognitive. Il feedback è immediato, nei bambini emerge con forza la loro voglia di sapere ed imparare e dunque, all’ascolto. Ho dunque sperimentato questo metodo, che parte dal porsi domande e dal fare, per arrivare al sapere, usufruendo però del materiale che il sussidiario fornisce. E anche questa esperienza, da me condotta ha dato risultati in termini d’interesse, ascolto, partecipazione e accrescimento delle competenze di ogni alunno/a.