LA VITA DI MARK ZUCKERBERG, IL SECONDO UOMO PIU' RICCO AL MONDO
Nasce nel 1984, a White Plains, vicino New York, e cresce a Dobbs Ferry, in una famiglia della classe medio-alta. Fin da bambino dimostra una passione enorme per i computer: alle scuole medie inizia a programmare i suoi primi software, divertendosi a creare piccoli giochi, strumenti per comunicare e programmi per semplificare la vita in casa e a scuola.
Durante l’adolescenza continua ad approfondire la sua abilità nella programmazione e, grazie anche al supporto dei genitori, frequenta corsi avanzati dove si fa notare come uno dei giovani più promettenti del suo gruppo. Alle superiori realizza un programma chiamato “ZuckNet”, una sorta di sistema di messaggistica interno per lo studio dentistico del padre. Tutti iniziano a capire che ha un talento davvero speciale.
Dopo il diploma viene ammesso a Harvard, una delle università più prestigiose del mondo. Qui studia psicologia, ma dedica la maggior parte del suo tempo alla programmazione e allo sviluppo di nuovi progetti. Proprio ad Harvard, nel 2004, insieme ai suoi amici e compagni di college, lancia Thefacebook, un sito pensato inizialmente solo per gli studenti dell’università. In poco tempo il progetto diventa un fenomeno: migliaia di studenti si iscrivono e il sito si diffonde rapidamente ad altre università americane.
Il successo è talmente grande che Mark decide di abbandonare gli studi durante il secondo anno per completare e far crescere il suo progetto. Si trasferisce in California, nel cuore della Silicon Valley, dove inizia una corsa contro il tempo per trasformare Thefacebook in una piattaforma globale. Durante questo periodo, insieme al suo team, porta avanti i primi investimenti, migliora l’interfaccia del sito e lo apre a un pubblico sempre più ampio.
Ben presto il nome cambia da Thefacebook a Facebook, segnando l’inizio di un’epoca. La piattaforma esplode letteralmente: nel giro di pochissimi anni diventa uno dei migliori e più influenti social network al mondo. Tutte le grandi aziende tecnologiche cercano di acquistarlo o collaborare con lui; le offerte arrivano da ogni parte, e persino personalità come Bill Gates tentano di assumerlo con contratti milionari. Ma Mark rifiuta, deciso a portare avanti il suo sogno.
Nel 2012 compie una delle sue mosse più importanti: acquista Instagram per 1 miliardo di dollari, intuendo prima di molti il potenziale enorme della fotografia e della condivisione mobile. Lo stesso anno sposa Priscilla Chan, sua compagna da anni, e insieme iniziano una nuova fase della loro vita. Nel 2015 nasce il loro primo figlio, evento che ispira Mark a parlare pubblicamente del desiderio di lasciare un impatto positivo sul mondo per le future generazioni.
Nel 2014, due anni dopo l’acquisizione di Instagram, Zuckerberg porta a termine un’altra operazione storica: acquista WhatsApp per 19 miliardi di dollari, consolidando il dominio della sua azienda nel mondo dei social e della comunicazione digitale.
Oggi Mark Zuckerberg è riconosciuto come uno degli imprenditori più influenti del nostro tempo. Ha guidato la trasformazione di Facebook in un ecosistema globale, composto da piattaforme usate ogni giorno da miliardi di persone. Il suo patrimonio personale supera i 230 miliardi di dollari, rendendolo uno degli uomini più ricchi e potenti del pianeta. Nonostante le critiche, le sfide e le responsabilità che derivano dal suo ruolo, Zuckerberg continua a portare avanti la sua visione: costruire tecnologie che avvicinino le persone e che, secondo lui, possano cambiare il modo di comunicare e vivere nel mondo moderno.
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Leone XIV all'incontro con i giornalisti.
Chi era?Che cosa ha fatto?
Robert Francis Prevost, primo Pontefice nordamericano, ha scelto il nome di Leone XIV.
Nel suo primo discorso ha invocato la pace e ricordato Papa Francesco.
Egli ha iniziato il suo primo discorso con le seguenti parole “La pace sia con tutti voi!”.In seguito ha aggiunto:“Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il Buon Pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio”.
Ha inoltre detto che “La pace sia con voi! Questa è la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, che ci ama tutti incondizionatamente!”.
Ha ricordato il pontefice Fracesco;“Ancora conserviamo nei nostri cuori quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco che benediva Roma!”.
Ha comunicatoun messaggio di speranza: “Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà! Siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto, senza paura, uniti, mano nella mano con Dio e tra di noi, andiamo avanti”.
Un invito a costruire ponti di dialogo e incontro per essere “un solo popolo, sempre in pace”.
Le origini
E' nato il 14 settembre 1955 a Chicago da una famiglia di origini spagnole, francesi e italiane.
Robert Francis Prevost ha manifestato la sua vocazione religiosa fin da giovane.
Nel 1977 ha iniziato il noviziato (il noviziato è il periodo in cui un gruppo di persone che intendono entrare a far parte di un ordine religioso, si impegnano, sotto la guida di un padre) nell’Ordine di Sant’Agostino, nella Provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio a Saint Louis.
E' diventato sacerdote il 19 giugno 1982.Parla fluentemente inglese, spagnolo, italiano e possiede una buona conoscenza del francese.
Durante il suo mandato (2001-2013), Prevost ha incontrato più volte Jorge Mario Bergoglio (papa Francesco) allora arcivescovo di Buenos Aires.
Questa esperienza ha instaurato un legame profondo tra i due religiosi.
La missione in Perù
Egli ha vissuto una lunga missione in Perù (1985-1998), tra Chulucanas e Trujillo.
Qui ha assunto incarichi di responsabilità, si è dedicato alla formazione dei giovani sacerdoti e alla promozione di progetti sociali. La sua capacità di comunicare anche con gli umili e la sua profonda sensibilità pastorale ne hanno fatto un punto di riferimento per la Chiesa peruviana.
Ritorno negli Stati Uniti e incarico di priore generale
Nel 1998, Prevost è rientrato negli Stati Uniti, dove è stato eletto priore provinciale della Provincia Agostiniana del Buon Consiglio.
Nel 2001 è diventato priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino.
La sua leadership, caratterizzata da uno stile collegiale e aperto al dialogo, ha rafforzato l’unità dell’Ordine a livello mondiale, visitando numerosi Paesi e promuovendo la comunione tra le diverse realtà agostiniane.
Il ritorno in Perù e l’episcopato
Il 3 novembre 2014, Papa Francesco lo ha nominato amministratore apostolico di Chiclayo, in Perù.
È diventato vescovo diocesano nel 2015, guidando quella Chiesa locale con attenzione alla formazione del clero. Il suo impegno coinvolgeva anche la promozione della giustizia sociale e alla difesa dei diritti dei più deboli, consolidando un legame profondo con la comunità peruviana.
È stato creato cardinale di Santa Monica il 30 settembre 2023.
Ecco alcuni suoi discorsi;
"Disarmiamo le parole per disarmare la Terra"-ha detto il pontefice riferendosi ai giornalisti- "Disarmiamo le parole e contribuiremo a disarmare la Terra", ha proseguito Leone XIV incontrando i giornalisti. "Una comunicazione disarmata e disarmante - ha ribadito - ci permette di condividere uno sguardo diverso sul mondo e di agire in modo coerente con la nostra dignità umana. Voi siete in prima linea nel narrare i conflitti e le speranze di pace, le situazioni di ingiustizia e di povertà, e il lavoro silenzioso di tanti per un mondo migliore. Per questo vi chiedo di scegliere con consapevolezza e coraggio la strada di una comunicazione di pace".
⚠️ALCUNE FOTO O FRASI POTREBBERO URTARE LA SENSIBILITà DI ALCUNE PERSONE⚠️
PDIDDY che picchia la sua ex moglie(immagine sensibile!)
Ricapitolando:
PDIDDY è stato accusato di:
-aver picchiato la sua ex moglie
-aver obbligato donne a partecipare a spettacoli sessuali con i cosiddetti "Freak off"
-traffico di droga con cui manipolava le donne
-abusi su minorenni e non
-violenza e manipolazione
.In passato ve ne avevamo già parlato, ma per chi non lo sapesse il 5 maggio 2025 è stato rifatto il processo visto le numerose accuse contro P.DIDDY.
Il processo è avvenuto presso la Corte Federale di Manhattan, a New York.E’ stato accusato di traffico sessuale,traffico di droga e induzione alla prostituzione.I procuratori dovranno stabilire se il rapper e produttore musicale abbia sfruttato il suo potere e la sua ricchezza per abusare sessualmente per decenni di presunte vittime.
In particolare, i procuratori sostengono che Puff Daddy abbia “minacciato e costretto donne” a partecipare agli incontri con i “freak off”, insieme a prostituti maschi. Egli ha ricevuto accuse di aver abusato sessualmente di donne che venivano manipolate per partecipare a spettacoli sessuali a base di droga con prostituti maschili che Combs chiamava "Freak Off" .
Per tenere le donne sotto controllo, i pubblici ministeri affermano che Combs faceva uso di un mix di influenza e violenza: si offriva di dare una spinta alle loro carriere nel mondo dello spettacolo se avessero fatto ciò che chiedeva, o le interrompeva in caso contrario.
Se tutto questo è vero,il rapper verrrà condanato all’ergastolo!
Intanto si è dichiarato non colpevole e i suoi difensori hanno sostenuto che lui invitasse semplicemente le persone.
La selezione della giuria è iniziata il 5 maggio,i potenziali giurati hanno risposto alle domande del giudice Arun Subramanian, che deve verificare la loro conoscenza sul caso, il loro livello di imparzialità e il loro grado di sopportazione di un processo della durata di circa due mesi, dove saranno presentate prove sessualmente esplicite.
Un uomo ha aggiunto che la moglie non sopporta Combs, perché “considera il suo comportamento disturbante”.
Trovare giurati imparziali a New York, dove P. Diddy è molto conosciuto, sarà quindi un compito difficile.
La prima prova è un filmato di sorveglianza, trasmesso per la prima volta da CNN nel maggio 2024, che mostra Combs (PDIDDY) mentre prende a calci l’ex fidanzata, la cantante R&B Cassandra “Cassie” Ventura, in un hotel di Los Angeles nel marzo 2016.
Il video è molto impressionante,per questo vi riporteremo solo qualche foto meno violenta.
La causa civile aveva comunque fornito ai pubblici ministeri la base per avviare l'indagine penale che ha poi portato all'arresto di Puff Daddy nel settembre 2024.
“Ho toccato il fondo, ma non cerco scuse. Il mio comportamento in quel video è imperdonabile. Mi assumo la piena responsabilità delle mie azioni in quel video”.
Ventura potrebbe essere una testimone di grande importanza nel processo, e con lei anche altre tre presunte vittime non ancora identificate, due delle quali hanno avuto il permesso di testimoniare sotto pseudonimo. Si prevede inoltre che i pubblici ministeri presentino gli oggetti sequestrati durante le perquisizioni nelle case di Combs a Los Angeles e Miam che comprendono una dozzina di dispositivi elettronici e di fucili.
Pochi giorni prima del processo, i procuratori avevano offerto a Combs la possibilità di dichiararsi colpevole e risparmiarsi così la possibilità di una lunga pena detentiva, ma il rapper aveva rifiutato.
A novembre scorso i giudici avevano deciso di tenerlo in carcere perché avrebbe potuto "influenzare i testimoni”.
La selezione della giuria potrebbe durare diversi giorni.
Combs si è dichiarato non colpevole di tutte le accuse.
Si prevede che il processo duri almeno otto settimane.
Egli ha ricevuto accuse di aver abusato sessualmente di donne che venivano manipolate per partecipare a spettacoli sessuali a base di droga con prostituti maschili che Combs chiamava "Freak Off" .
Per tenere le donne sotto controllo, i pubblici ministeri affermano che Combs faceva uso di un mix di influenza e violenza: si offriva di dare una spinta alle loro carriere nel mondo dello spettacolo se avessero fatto ciò che chiedeva, o le interrompeva in caso contrario.
Le feste a casa sua sarebbero state luoghi di violenze e orrori sotto l’effetto di droghe.
Il rapper sta inoltre affrontando anche un procedimento civile che riguarda oltre 120 presunte vittime, tra cui 25 minorenni all'epoca dei fatti, che lo accusano di violenza sessuale.
Ormai si sa, Papa Francesco è morto il 21 aprile 2025 alle ore 7:35 a Roma.
Ma chi era costui?
È stato eletto nel 2013 ed è stato il primo pontefice gesuita sudamericano nella storia.
Lo ricordiamo per la sua semplicità,per aver trasmesso il vero messaggio della Chiesa.
È morto ad 88 anni e la sua carica di Papa è durata per ben 12 anni.
Vita
È nato il 17 dicembre 1936 a Buenos Aires da una famiglia non benestante.Dopo essersi diplomato in chimica ,decise di far parte della Compagnia Di Gesù frequentando un seminario e in seguito divenne sacerdote.
Si è laureato in filosofia e cominciò ad insegnare in alcuni collegi gesuiti.
Negli anni 70' e 80' dovette affrontare una dittatura in Argentina e ospitò vittime perseguitate dal governo.
Quando fu eletto pontefice,scelse il nome "Francesco" un nome mai utilizzato fin'ora. Optò per questo nome perchè il Santo D'Assisi era dalla parte dei poveri,proprio come il pontefice.
Successivamente il conclave lo elesse (266° pontefice).
Nel corso della sua vita da Papa ha celebrato due giubilei,ha compiuto tantissimi viaggi e ha nominato tantissimi nuovi santi.
Ha combattuto per la tutela dell'ambiente e per l'accoglienza dei rifugiati.
Nel corso del tempo Francesco ha introdotto alcune riforme e
ha cercato, inoltre, di contrastare la pedofilia all’interno della Chiesa, ordinando il trasferimento di preti e vescovi accusati di aver compiuto abusi sessuali sui bambini.
Egli ha nominato 1541 beati e 942 santi .
Inoltre, ha effettuato 47 viaggi apostolici fuori dallo Stato Vaticano, visitando in totale 66 Paesi, e 40 visite in Italia.
Ma cos'è che dobbiamo ricordare del pontefice?
Certo,la sua vita è importante ma più che altro dobbiamo ricordare il messaggio di questa persona;si è contraddistinto per la ricerca del dialogo interreligioso con le religioni: non solo con le confessioni cristiane non cattoliche, ma anche con i musulmani, che nel 2013 li definì “i nostri fratelli”.
Ha dimostrato rispetto verso gli ultimi e deboli.Non a caso ha scelto come nome Francesco.
Il suo stile di vita sobrio e il rifiuto degli oggetti superflui e esagerati hanno testimoniato la sua volontà di incarnare i valori del Vangelo in modo concreto.
Dal primo Giovedì Santo del suo pontificato, ha scelto di celebrare la lavanda dei piedi in luoghi significativi, come carceri, centri per rifugiati e ospedali, lavando i piedi a detenuti, migranti, musulmani e persone con disabilità, sottolineando l'importanza dell'umiltà e del servizio.