PANDEMIA

di Angelica Gregori

È chiamata pandemia, una malattia infettiva epidemica che si diffonde rapidamente in più aree geografiche del mondo, così da coinvolgere un elevatissimo numero di persone.

È possibile considerare la pandemia come una forma particolare di epidemia che, entro breve tempo, a causa del suo grado di contagiosità, travalica i confini di una nazione finendo con il manifestarsi nei diversi continenti. Nel corso dei secoli, si sono verificate diverse pandemie, tra cui ricordiamo le

più note: peste, colera e

febbre spagnola. Secondo

l'Organizzazione Mondiale della Sanità, le condizioni necessarie affinché si possa verificare una pandemia propriamente detta, sono tre:

.Comparsa di un nuovo agente infettante.

.Capacità di tale microrganismo di colpire l'essere umano.

.Capacità di tale agente di diffondersi rapidamente per contagio.

I timori delle autorità sanitarie sono rivolti, però, soprattutto all'influenza, data la puntuale comparsa di nuove pandemie ad intervalli di 20-40 anni, correlate al continuo rimescolamento antigenico di virus influenzali animali (suini, aviari) ed umani; da questa continua ricombinazione genetica, possono così originarsi nuovi ceppi fortemente aggressivi per l'uomo, in grado di diffondersi da persona a persona, trovando terreno fertile in un sistema immunitario che, non

avendo mai incontrato il virus, risulta scarsamente attivo nei suoi confronti. Un altro pericolo concreto di pandemia potrebbe derivare dalla diffusione di ceppi batterici multi-resistenti agli antibiotici, con recrudescenza di malattie attualmente sotto controllo, come la tubercolosi. La pandemia costituisce un'emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale e, quando viene dichiarata, ogni Paese s'impegna a mettere a punto un Piano Pandemico, ossia una strategia di risposta all’emergenza, che richiede il coinvolgimento non solo del settore sanitario, ma della società nella sua interezza, con il coinvolgimento diretto delle singole persone. I piani pandemici possono prevedere per esempio: misure per riorganizzare i posti letto negli ospedali, comprese le strutture di terapia intensiva; percorsi per alleggerire lo smistamento in pronto soccorso; disponibilità di farmaci e dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario; messa a punto e produzione su larga scala di un vaccino.

Le pandemie hanno talvolta trasformato le società in cui sono comparse e, molto probabilmente, hanno cambiato o influenzato in modo decisivo il corso della storia; quelle che hanno tenuto in scacco l'umanità sono:



.La peste di Giustiniano


.La peste nera

.Il vaiolo


.L'influenza spagnola, nel marzo 1918, durante gli ultimi mesi della Prima Guerra mondiale


.L'influenza asiatica


.L'Influenza di Hong Kong


.Il virus dell’Immunodeficienza umana (HIV)


una delle più gravi e più recenti pandemie.

In merito all’HIV, si può affermare che i primi casi documentati sono apparsi nel 1981, e da allora il virus si è diffuso in tutto il mondo concentrando gran parte degli sforzi dell’OMS. Si pensa che l’origine della malattia sia stata animale, e che i suoi effetti contemplano l'indebolimento del sistema immunitario.

Di per sé quindi il virus non è letale, ma lo sono le sue conseguenze, perché lasciano l'organismo indifeso di fronte ad altre malattie. Il contagio avviene per contatto con fluidi corporei. Anche se le vie di trasmissione lo rendono meno contagioso, a priori, rispetto ad altri virus come l'influenza, l'ignoranza iniziale ha permesso che si diffondesse molto rapidamente. Si stima che l'HIV abbia causato circa 25 milioni di morti in tutto il mondo.

La pandemia attuale Il COVID-19

In questo momento storico, invece, stiamo vivendo in piena pandemia da COVID-19, conosciuta anche come malattia respiratoria acuta da SARS-CoV-2 o malattia da coronavirus 2019. È una malattia infettiva respiratoria causata dal virus denominato SARS-CoV-2, appartenente alla famiglia dei coronavirus. I primi casi sono stati

riscontrati in Cina a Wuhan, il primo dicembre 2019, quando un uomo ha manifestato i sintomi di una polmonite anomala che, soltanto il 24 gennaio 2020 è stata considerata come il primo caso di una malattia che non aveva ancora un nome. Era una malattia sconosciuta e i primi casi sembravano avere un collegamento con il mercato di animali vivi della città. Dai pipistrelli, il virus originario ha dato origine a un nuovo virus capace di contagiare l’uomo. Rapidamente il coronavirus ha coinvolto tutti i continenti, pertanto l’OMS nel marzo dello stesso anno, ha dichiarato la pandemia, A distanza di un anno, il 2 febbraio 2021, si è giunti a concludere che il tasso apparente di letalità è del 2,16%. Durante il periodo di incubazione si è contagiosi, successivamente possono comparire i sintomi. Il virus si trasmette per via aerea, molto spesso tramite le goccioline respiratorie.