Carnevale.

di Daria Paolini

illustrazione di Chiara Ginnetti

Il Carnevale è un festeggiamento tipico dei Paesi con religione cristiana. La festa consiste in parate con elementi allegorici e fantasiosi, infatti l’elemento cardinale è rappresentato dalle maschere. Il termine “CARNEVALE” deriva dal Latino “CARMEN” che significa levare cioè eliminare la carne, in quanto rappresenta il giorno che anticipa la Quaresima, è un periodo caratterizzato dall’astinenza e dal digiuno. I maggiori festeggiamenti sono il giovedì e Martedì Grasso che rappresentano i giorni che aprono l’inizio della Quaresima. Con il Martedì Grasso avviene la chiusura di tutti i festeggiamenti del Carnevale che risalgono a festività molto antiche, come quelle dionisiache del mondo greco e dei saturnali dei Romani. In queste feste, tutti gli schemi rigidi e socievoli venivano temporaneamente abbandonati per creare un rovesciamento d’ordine in cui lo sfarzo fa da padrone. Il Carnevale rappresenta da un punto di vista religioso e anche storico, un momento in cui si concentrano maggiormente i festeggiamenti. Il periodo della Pasqua non avviene ogni anno lo stesso giorno, ma ha una ricorrenza variabile, può cadere nell’intervallo di tempo che va dal 22 marzo al 25 Aprile che corrispondono ai 46 giorni che separano il Mercoledì delle Ceneri dalla Pasqua.

In Italia ricordiamo alcune città per il loro Carnevale. Quello di Venezia è rappresentato da una sfilata di maschere, costumi e personaggi, mentre Il Carnevale di Viareggio è caratterizzato da carri allegorici che sfilano. Il Carnevale di Ivrea è famoso in tutto il mondo per la “Battaglia delle arance” e per l’usanza di indossare un berretto rosso che invita a non essere bersagliati dai lanci delle arance.

Uno dei dolci tipici della festa di

Carnevale sono le castagnole.

Vediamo come nascono e le origini di questo delizioso dolcetto tanto

amato da grandi e piccini.

Il nome castagnole è dovuto alla piccola dimensione e alla lontana somiglianza con le castagne, sono di origine veneta, emiliana e laziale, ma la loro presenza è attestata fin dall’antichità anche in Campania. Si tratta di un dolce fritto e zuccherato, dalla semplice preparazione e la loro origine risalirebbe tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento. Si ipotizza che si parlasse di castagnole già nel 1692, attraverso le ricette del Latini, cuoco, tra gli altri, della casa reale dei D’Angiò, e nel 1684, con il Nascia, cuoco della Casa dei Farnese, che parlavano di struffoli alla romana, che in realtà avevano tutte le caratteristiche delle castagnole comunemente conosciute.

La ricetta delle

castagnole di Carnevale

La ricetta prevede tantissime variazioni. Ci sono quelle fritte, fatte al forno, ripiene con ricotta, crema o cioccolato. In alcune regioni si usa mettere nell’impasto alchermes o miele, in altre si usa farle ripiene, mentre la cottura al forno è una variante comune più moderna che va a sostituire la frittura più grassa.

Gli ingredienti di base per preparare le castagnole sono pochi e semplici: uova, burro, zucchero, farina, lievito, scorza di limone o arancia, essenza o baccello di vaniglia e liquore (rum, anice o alchermes) o in alternativa latte.