LO SPECIALE

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 Eletti Consiglio Comunale Junior

Con grande piacere ed orgoglio, auguriamo un buon lavoro a Francesco (62 voti), Luigi (44 voti), Grazia (43 voti), Annachiara (42 voti), Salvatore (33 voti), Rossella (29 voti), Gabriele (27 voti), Anna (25 voti), Rosa (25 voti), Giuseppina (24 voti), Claudio (24 voti), Giuseppe (17 voti): i dodici eletti del neo-Consiglio Comunale Junior. La campagna elettorale ha visto i candidati delle classi V della scuola primaria e delle classi I e II della scuola secondaria cimentarsi in un'esperienza di democrazia e partecipazione. 

Bravissimi tutti per l'impegno, la partecipazione e la correttezza dimostrate in quest'avventura! Come ribadito più volte dal sindaco Tommaso Naclerio, dall'assessore Milo e dalla D.S. Maria Criscuolo, i lavori del CCJ non escluderanno nessuno. Gruppi di lavoro e commissioni consentiranno a ciascun candidato di mettersi alla prova e di fornire il proprio contributo per il benessere dei bambini e ragazzi di Agerola. Buon lavoro a tutti e ad maiora!

LA MIA ELEZIONE A SINDACO JUNIOR

a cura di Francesco Naclerio 2 A

Ciao! Oggi vi vorrei parlare della mia esperienza, che mi ha portato a candidarmi come consigliere del CCJ e, poi, come sindaco. Il primo momento importante è stato quello della candidatura, che io già sapevo di voler fare, perché già l’anno passato, in classe, lavorammo su questo tema ed incontrammo Matteo Naclerio, l’ultimo sindaco junior. In vista dell’avvio della campagna elettorale, ho lavorato ogni pomeriggio, per cercare di rendere il mio programma impeccabile. Così, il 30 gennaio, noi tutti candidati della scuola media iniziammo la nostra campagna elettorale in tutte le classi. All’inizio ero tesissimo, perché in 1E, prima classe in cui andammo, la mia chiavetta USB dove  avevo salvato il power point con il mio programma elettorale non funzionava; man mano, nel corso della mattinata, mi sentivo sempre più tranquillo e più sciolto. Il 2 febbraio andammo alle elementari; lì non avevo timore o ansia, perché mi trovavo meglio a parlare ai ragazzi più piccoli di me. Il 9 febbraio arrivò il gran giorno, quello delle votazioni! Ero tesissimo, perché i posti per il consiglio erano 12, di cui 7 destinati ad alunni di I e II media; i restanti 5, erano destinati a ragazzi di quinta elementare. Io speravo con tutto me stesso di essere tra i 12!

 Il 15 febbraio resterà un giorno indelebile nei miei ricordi! All’osservatorio astronomico, sede momentanea dei consigli comunali dei grandi, ci vennero comunicati i nomi dei 12 consiglieri. Cominciarono la proclamazione dal dodicesimo posto. Fino al secondo posto, non ero ancora stato chiamato, per questo pensai che fosse finita; ma ecco che il prof . Sorrentino pronunciò il mio nome, “Francesco Naclerio”!

In quel momento provai  stupore e, allo stesso tempo, una grandissima felicità, che non riesco a descrivere. Da quel momento, noi consiglieri ci siamo auto-convocati due volte, nell’aula informatica della scuola, per cominciare a decidere come muoverci e concordare il nome del sindaco junior… anzi dei sindaci! Sì, perché abbiamo deciso di rendere trimestrale la carica. Cosa che a me piace, perché è bello dare a tutti la possibilità di vivere questa incredibile esperienza. Decisamente, il momento più bello, adrenalinico ed emozionante c’è stato il 14 marzo, cioè due giorni fa. Siamo stati convocati all’osservatorio astronomico, alla presenza del sindaco e di alcuni assessori, tra cui Regina Milo, che ci seguirà in questi tre anni del CCJ. Il sindaco Tommaso Naclerio, dopo aver introdotto i primi punti all’ordine del giorno, ed aver ribadito i voti ricevuti da ciascuno di noi, ci ha consegnato un regalino, cioè la Costituzione Italiana. L’ultimo momento dell’incontro doveva essere dedicato all’elezione del sindaco junior. Anna Chiara ha suggerito di procedere per alzata di mano e… tutti hanno votato me! Tra gli applausi generali, io ho comunicato al sindaco la nostra decisione di dare l’occasione a tutti, ogni tre mesi, di rivestire la carica. Il momento in cui ho provato contemporaneamente un mix di gioia, ansia, commozione e felicità è stato quando il sindaco mi ha fatto indossare la fascia tricolore; stavo per piangere, ma sono molto bravo a nasconderlo. Ho parlato, poi, delle nostre prime idee e, alla fine, ci hanno scattato tante foto. Ora io vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto: i prof., la mia famiglia, i miei votanti, perché senza di loro non ce l’avrei mai fatta e vorrei lanciare un messaggio a tutti quelli che non ci hanno provato per timore. Anch’io avevo timore, e molti miei amici lo possono confermare, ma mi sono buttato, perché anche se non fossi arrivato al consiglio, comunque avrei potuto dire di averci provato e, per questo, non avrò rimpianti. Si deve credere sempre nelle proprie idee!