L'adolescenza, secondo me, è il periodo della vita che mi piace di più perchè è piena di emozioni, divertimento e esperienze, sia brutte sia belle. Per fortuna di situazioni brutte ne ho vissuta soltanto una. Per me è stato difficile affrontarla ed è capitata sette mesi fa circa, quando è successo che i miei genitori si sono separati e io ho sofferto molto. Una situazione bella della mia adolescenza, invece, è stata conoscere questa classe e questi fantastici amici che mi hanno aiutato, perchè sono sempre disponibili a sostenere chiunque e per questo li ringrazio moltissimo, sono stati come dei fratelli. Un'altra esperienza bella è quando ho scoperto che il mio migliore amico era uscito dall'ospedale dopo un'intervento.
(Matteo Russo, classe terza Loro Piceno)Forse l’adolescenza è l’età più bella, sicuramente la più divertente. E’ un periodo turbolento, di cambiamento che ci travolge. Vediamo il nostro corpo trasformarsi sotto i nostri occhi e fuori dal nostro controllo. L’adolescenza è come essere in una favola: ci sono i protagonisti (noi) e gli antagonisti (gli adulti). Cari adulti, siamo adolescenti, lasciateci ridere, piangere, lasciateci liberi, lasciateci ascoltare la musica con il volume al massimo, lasciateci spensierati, lasciateci stare giorno e notte con gli amici. Non dovremmo avere troppi pesi sulle spalle perché le nostre ossa sono ancora fragili. In questa fase sono importanti i genitori, coloro che tendono sempre a paragonarci a loro chiedendoci di comportarci come loro. Forse l’unico lato negativo dell’adolescenza è proprio questo: il disaccordo con i “grandi”. I grandi spesso sono ancora più fragili di noi piccoli. Gli adulti hanno l’importantissimo compito di farci capire cosa è giusto e cosa no. Le più grandi paure di noi ragazzi sono: il giudizio degli altri, deludere i nostri genitori, essere emarginati, sentirci trasparenti e rimanere soli. Abbiamo troppa paura di apparire strani così cerchiamo sempre di uniformarci ad un gruppo perché perderci in una comitiva ci fa sentire più sicuri. Poi... C’è l’amicizia. Probabilmente gli amici sono le uniche persone che riescono a capirci. Quando serve ci fanno da famiglia e non ci abbandonano mai. Sono le persone che ci seguono ovunque, nonostante tutto. Ovviamente ci sono le buone e le cattive amicizie. Credo che chiunque abbia incontrato persone che all’inizio si dimostravano disponibili e buone ma che poi si sono trasformate in mostri. Sono sicura che tutto questo serva a crescere e maturare. L’adolescenza è anche un uragano di amore, i primi amori. Gli amori non ricambiati, sentimenti non corrisposti o che abbiamo paura di rivelare.
“Cosa vuoi fare da grande?” una semplice domanda, troppe complicazioni. Quando mi è stata posta questa domanda ho subito immaginato me in versione “elegante donna in carriera”. Subito dopo questo problema ce n’è un altro: la scelta della scuola. Noi ragazzi forse ci facciamo troppe aspettative e domande per la nuova scuola. “Mi troverò bene con i nuovi compagni? Con i professori? Riuscirò a prendere bei voti? Chissà se ci sarà qualche ragazzo carino nella mia classe...” L’adolescenza ti travolge. L’adolescenza è l’età in cui si fa tutto per la prima volta.
(Cristina Minolfi, classe terza Loro Piceno)Amore e odio, litigi e risate. Questo è il bello della mia adolescenza, ma penso lo sia per tutti, o meglio, lo credo io. Mi sembra di essere nata così, ma poi se mi osservo mi vedo diversa, cambiata, oltre all'altezza e al peso acquisiti, credo ci sia anche un pò di cervello. Cioè, per "cervello"non intendo l'organo in sè, ma altri insiemi di fattori, come: il riuscire a pensare con la propria testa, senza farsi condizionare troppo dalle altre persone, il poter gestire le nostre emozioni e riuscire ad adattarsi in ogni situazione. Ad esempio a scuola bisogna stare in un modo, a casa in un altro ecc... In questa mia piccola parte di adolescenza non sono stata troppo "trasgressiva", mai dire mai, anche se, però, io non mi ci rivedo nei panni della "cattiva ragazza", direi che non fa per me, anche perchè ho con tutti e con tutto un buonissimo rapporto. Cominciamo, con la mia famiglia mi trovo non bene, di più. Sono stata fortunata! Però alcune volte mi sfiniscono l'esistenza, so che lo fanno per me, per il mio bene, ma il troppo stroppia. Ho capito che avete una figlia, ma tu mamma cerca di arrabbiarti di meno e tu papà non dirmi che sono viziata, mica le compro da me le cose. Lo so che mi volete bene, in fondo ve ne voglio anche io, tantissimo. Passiamo a un'altra parte per me molto importante l'AMICIZIA. L'ho scritta in lettere grandi perchè credo che se c'è lei, l'amore sia addirittura meno importante. Pensiero mio, dato che non mi sono mai innamorata. Di amici ne ho avuti molti, fin troppi, ma credo VERI amici pochi, non che la cosa mi sciocchi, anzi, o forse sì. A scuola, in piscina, in vacanza ho conosciuto moltissimi coetanei, alcuni più simpatici, altri meno, ma solo pochi sono davvero incredibili, speciali, rari e con loro mi sono divertita, ho pianto, mi sono arrabbiata e ho conosciuto il significato della parola AMICIZIA. Nei momenti più tristi, quando nè amici nè genitori mi aiutano ci pensano: la musica, la lettura, il disegno e il nuoto. Della musica apprezzo tutto, quello che mi emoziona, che mi cambia e mi fa crescere. Apprezzo tantissimo i bei testi che ci offre la musica, pieni di significati, non solo di quella attuale e italiana, ma anche quella straniera, del passato. Di libri quest'anno ne ho letti quattro cinque, ma tra quelli che mi hanno colpito di più ci sono Wonder e Tredici che sto finendo di leggere. Non ve li spoilero, ma sono davvero bellissimi e vale la pena leggerli. Poi c'è il disegno, mia grande passione da sempre. Sin da piccola facevo disegni e li appendevo per casa, sognando che qualcuno me li potesse comprare. Ora a casa ho un blocchetto dove ogni tanto faccio qualche schizzo. Il nuoto infine, è la mia valvola di sfogo. Batto i piedi, muovo le mani e taglio l'acqua. Mi libera la mente. Poi quando mi tuffo, immergo le punte delle mie dita e splash. Tra i sogni adolescenziali che ho ne spiccano due. Il primo più concreto e il secondo meno. Nel primo mi vedo nel futuro, fuori dall'Italia, che creo una specie di agriturismo italiano in cui c'è la specialità della cucina e mi vedo ad accogliere i clienti facendo conoscere loro la struttura. Mentre nel secondo ci sono io, che abito in America, e faccio la cantautrice, esatto, non la cantante. Per ora mi limito a sognare e a continuare la mia adolescenza, dicono sia il momento più bello di tutta la vita, beh chi lo sa, forse è vero!
(Sara Palmaverdi, classe 2A, Loro Piceno)