Lezione XIII

Gli intervalli - Parte I

Gli intervalli

L'intervallo è la distanza tra due suoni.

La distanza si calcola in toni e semitoni.

Classificazione degli intervalli

Gli intervalli si classificano in:


Intervalli congiunti e disgiunti

Intervalli melodici e intervalli armonici

Gli intervalli melodici possono essere ascendenti e discendenti.

Intervalli semplici e composti

semplice: quando un intervallo è contenuto nell'ambito di una ottava

composto: quando un intervallo supera l'ottava. Fa eccezione l'intervallo di nona che pur superando l'ottava si considera semplice. 

L'unisono

Due suoni dello stesso nome e della stessa altezza si dicono unisono.

Rivolto degli intervalli

Per ottenere il rivolto di un intervallo basta trasportare il primo suono oppure il secondo suono di una ottava sopra o sotto (dipende come è scritto l'intervallo).

La somma dell'intervallo diretto con il suo rivolto deve dare sempre il risultato 9. 

Misura degli intervalli

Per classificare un intervallo occorre misurarlo, cioè stabilire la sua ampiezza. 

Per fare i calcoli bisogna partire sempre dalla nota inferiore. 

Nell'esempio a destra saremmo tentati di leggere: Do-Mi. Quando si calcolano e si classificano gli intervalli invece bisogna leggerli partendo sempre dalla nota inferiore; in questo caso devo leggere Mi-Do.

Un intervallo si misura calcolando i suoni che abbraccia al suo interno.  

Ad esempio: l'intervallo Do-Mi al suo interno contiene tre suoni, il Do, il Re e il Mi. 

N.B.: per il calcolo degli intervalli si conta sia il suono di partenza (in questo esempio: Do) sia il suono di arrivo (in questo esempio: Mi). 

Anche l'intervallo Do-Mib è un intervallo di terza. Questo però è più piccolo di quello visto sopra (Do-Mi). 

Per il calcolo esatto degli intervalli e per la loro classificazione bisogna contare i toni e i semitoni contenuti al suo interno.

Esempi di classificazione