La fascia costiera della Piana del Volturno è tra le aree più ricche in Biodiversità nell'ambito regionale della Campania. I diversi corsi d'acqua che l'attraversano, il sistema di canali, i campi agricoli e gli allevamenti bufalini contribuiscono a creare e diversificare habitat che ospitano interessanti comunità vegetali ed animali.
In questo contesto, si cala l'Area Protetta dalla Riserva Naturale Regionale "Foce Volturno-Costa di Licola" che nasce, come da atto di indirizzo, con l'intento di "perseguire una decisa e definitiva azione di tutela per salvare la fauna e preservare un ambiente palustre, certamente uno dei più interessanti di tutta la Campania".
Ma per proteggere occorre conoscere e per conoscere occorre fare ricerca!
L'Avifauna è la componente più rilevante dell'Area Protetta, presentando caratteristiche uniche sull'intero territorio regionale e con specie che, soltanto qui, trovano siti idonei per la nidificazione. Da sempre, questi luoghi sono attrattivi per gli Ornitologi e, più di recente, per gli appassionati di birdwatching. Inoltre, gli Uccelli sono la Classe Animale che maggiormente viene utilizzata per ottenere indicazioni sullo stato di conservazione degli ambienti naturali e valutare gli impatti delle attività umane. Sono, quindi, dei qualificati bioindicatori, fornendo informazioni su diversi livelli.
Nasce così l'esigenza di avere informazioni costanti, raccolte nel tempo e con metodologie standardizzate, al fine di ottenere il Monitoraggio sullo stato della Fauna selvatica, ed in particolare dell'Avifauna, presenti sul territorio.
Cavaliere d'Italia Himantopus himantopus nella Zona Umida di "Le Soglitelle"(Foto di Bruno Dovere)
Pettazzurro Luscinia svecica nella Zona Umida di "Le Soglitelle"
L'attività della Stazione è quella di raccogliere tali informazioni, attraverso l'attuazione di un continuo Monitoraggio, con gli Uccelli quale principale target di ricerca. Per far ciò, oltre a contare su una risorsa di operatori volontari che perlustrano i principali siti e le loro aree limitrofe, sono attive due principali metodologie: i censimenti standardizzati in determinate località dell'Area Protetta e una Stazione di Inanellamento che opera durante l'intero ciclo annuale.
I censimenti vengono condotti con maggior frequenza nelle località "Le Soglitelle", divenuta la core area dell'intero territorio, "I Variconi" e la "Foce dei Regi Lagni", eseguiti attraverso il conteggio diretto degli individui osservati e sentiti.
La Stazione di Inanellamento, dopo un lungo periodo svolto nella Zona Umida dei Variconi, è stata trasferita nella Zona Umide di Soglitelle, dove opera secondo il protocollo MonITRing annuale, promosso dal Centro Nazionale di Inanellamento (CNI) dell'Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA).
L'azione di Monitoraggio è comunque estesa a tutti i gruppi Animali e Vegetali, con l'obiettivo di ottenere un'immagine quanto più completa possibile delle comunità viventi nella Riserva. L'Avifauna è, senza dubbio, la componente principale ma il complesso sistema dei Viventi deve essere tutelato nella sua interezza al fine di conservare gli habitat residui e farli fungere da area sorgente per l'intero territorio.
Trattandosi prevalentemente di zone umide, sono gli Anfibi ed i Rettili, le Libellule e le Farfalle ad attrarre maggiormente la nostra attenzione durante i rilievi.
Raganella italiana Hyla intermedia nella Zona Umida "I Variconi"
Nutria Myocastor coypus nella Foce dei Regi Lagni (Foto di Bruno Dovere)
Altro aspetto, oggetto dell'azione di Monitoraggio, è la documentazione sulla presenza delle specie esotiche invasive che entrano a far parte delle comunità biologiche locali. Presenza e consistenza di tali specie possono determinare impatti su Fauna e Flora, sia nel breve che nel lungo periodo, pertanto la raccolta di informazioni sullo status di tale specie può consentire all'Ente gestore di attuare le azioni necessarie per mitigarne la presenza.