La Zona Umida dei Variconi è costituita da un complesso di stagni retrodunali e prati allagati, ubicati sulla sinistra orografica della foce del Fiume Volturno. Interamente ricompresi nel territorio del Comune di Castel Volturno (provincia di Caserta). L'importanza naturalistica di questo sito, unico in ambito regionale, fu riconosciuta nel 1978 quando fu dichiarato Oasi di Protezione Speciale della Fauna (da cui deriva l'appellativo di "Oasi").
L'eccezionale Biodiversità di quest'area, principalmente per l'Avifauna selvatica, ha fatto si che il sito venisse ulteriormente protetto inglobandolo nella Riserva Naturale Regionale "Foce Volturno-Costa di Licola", dichiarandolo ZPS - Zona di Protezione Speciale e SIC - Sito di Importanza Comunitaria (attualmente è ZSC - Zona Speciale di Conservazione), e Zona Umida Ramsar.
Sgarza ciuffetto Ardeola ralloides
Quest’area palustre seminaturale si estende per 194 ettari (dimensione della ZPS) e costituisce il residuo di un complesso di zone umide che si estendevano lungo tutta la Piana del Volturno, sino a Nord oltre il fiume Garigliano, prima delle bonifiche iniziate nel 1930.
Le ricerche condotte negli anni dalla Stazione hanno consentito di stilare una Checklist degli Uccelli dei Variconi che annovera quasi 250 specie, prevalentemente migratrici e svernanti e fatto emergere come, seppur di dimensioni relativamente piccole il sito sia un rilevante Biotopo situato al centro del Mediterraneo per le funzioni nei cicli biologici dell'Avifauna.
Partendo dalla linea di battigia e dirigendosi verso l'entroterra, I Variconi sono caratterizzati da una successione di Habitat naturali, caratteristici degli stagni e paludi costiere, dove le acque dolci si incontrano con quelle salate, formando una miscela di acque salmastre che influenzano moltissimo la natura di questi ambienti, rendendoli unici.
La vegetazione che si instaura in questi luoghi è caratterizzata prevalentemente da specie alofitiche, piante che hanno sviluppato adattamenti per convivere con le elevate concentrazioni saline del suolo. Di particolare effetto, per le loro fioriture, sono la Camomilla di mare (Anthemis maritima), diffusa sulle dune embrionali che separano gli stagni dal litorale sabbioso, e la Statice.
Statice Limonium narbonense - dettaglio del fiore
Orchidea acquatica Anacamptis laxiflora
Le idrofite, caratterizzano gli specchi d'acqua, con specie che hanno sviluppato adattamenti per affrontare le forti escursioni di salinità, con inverni piovosi ed estati secche. Salicornieti dominati da Salicornia erbacea (Salicornia patula) e Canneti dominati da Cannuccia d'acqua (Pahragmites australis) e Canna comune (Arundo donax), sono le principali comunità vegetazionali che circondano gli acquitrini. Procedendo verso l'interno, e con il diminuire del gradiente di salinità nei suoli, la vegetazione è dominata dai giuncheti a Giunco aculeato (Juncus acutus) e Giunco marino (Juncus maritimus).
La flora dei Variconi è arricchita da specie ormai divenute rare nella flora italiana e che sono particolarmente sensibili all'azione antropica ed agli inquinanti. Tra queste, si osserva l'Orchidea palustre, visibile all'inizio della primavera per un breve periodo, la Mestolaccia stellata (Damasonium alisma) e la Salcerella con foglie di Issopo (Lythrum hyssopifolium), tipiche delle zone temporaneamente sommerse.
La stretta vicinanza al centro abitato e l'azione antropica perpetrata negli anni ha lasciato, comunque, i suoi segni, testimoniati dalla presenza di specie sinantropiche e dei primi stadi di colonizzazione degli ambienti di recente abbandono (quale è l'Inula), come sono altresì presenti specie tipicamente invasive (quali il Dente di strega sull'arenile) o trasportate accidentalmente (come le Palme). Non mancano, infatti, specie più comuni tipiche degli ambienti mediterranei che, in buona parte, sono state introdotte a seguito di azioni di recupero ambientale condotte negli anni all'interno dell'Area Protetta (quali Mirto, Lentisco, Pruno selvatico, Olivastro) e che si rinvengono lungo i sentieri principali. Piccoli boschi misti, invece, si rinvengono nella parte più interna della zona umida, a bordare i canali ed a separare i lotti di terreno, un tempo qui coltivati.
Questi acquitrini salati e la vegetazione in essi presente sono ancora il regno delle Bufale, gli unici animali domestici dotati della necessaria rusticità per frequentare questi ambienti e cibarsi delle piante che qui vivono. Grazie alla loro azione di pascolo, le pozze rimangono tali e non si chiudono interrandosi, come avverrebbe a causa dei processi naturali che portano, nel tempo, la vegetazione a chiudere questi spazi.
La Zona Umida dei Variconi rappresenta un esempio unico e preziosissimo di ambienti ormai scomparsi dal resto della Campania e rarissimi nel resto d'Italia.