La Foce dei Regi Lagni ricade nel Comune di Castel Volturno
I Regi Lagni sono un reticolo di canali rettilinei, prevalentemente artificiali, la cui designazione "Lagni" fa riferimento ad un nome antico con cui si identificava il corso d’acqua che attraversava il Nolano; diversamente, il prefisso “Regi” è storicamente legato all’amministrazione borbonica. È noto, infatti, che i re Borbone ampliarono, completarono e perfezionarono l’assetto della rete abbozzata nel ‘600.
I Regi Lagni sono il frutto di un'opera di canalizzazione e bonifica idraulica, costituita da un reticolo di canali scavati nella terra per drenare le acque di un territorio spesso paludoso, esteso circa 100.000 ettari nel cuore produttivo delle province di Napoli e Caserta, dal Litorale Domitio al bacino del Volturno.
Tale opera ha avuto luogo proprio nel 1610, sotto le direttive del viceré di Napoli Pedro Fernández de Castro e l’architetto Domenico Fontana, con lo scopo di sopperire al problema della siccità e delle frequenti inondazioni del fiume Clanio.
Nel 1999 l’area è stata riconosciuta, mediante il d.lgs. n.152, come corpo idrico artificiale ed è stata oggetto di riqualificazione e risanamento ambientale nel 2009, con conseguenziale chiusura e bonifica di molti canali.
I Regi Lagni sono caratterizzati da una vegetazione acquatica, rappresentata per lo più da canneti e dalla lenticchia d’acqua in prossimità dei canali. A contraddistinguere l’area di Foce, tuttavia, è la rigogliosa vegetazione dunale, comprendente piante di lentisco e varie specie di fillerea. Ad esse si accostano nella macchia retrostante esemplari di leccio e ginepro. La Pineta litoranea, ormai in decadimento, sta lasciando il posto al bosco mediterraneo, grazie anche agli interventi messi in atto dell'Ente gestore dell'Area Protetta.
Procedendo verso la spiaggia, infine, si incontrano associazioni vegetali tipiche di litorali sabbiosi, come il Cakiletum, l’Agropyretum e l’Ammophiletum, le quali racchiudono il ravastrello marino, la soldanella, il finocchio di mare, l’euforbia delle spiagge e il giglio delle sabbie.
La Pineta alla Foce dei Regi Lagni
La rara Sterna di Rueppell Thalasseus bengalensis (Foto di Bruno Dovere)
Date le caratteristiche del territorio, i Regi Lagni sono un importante luogo di sosta per diverse specie di uccelli. La Foce è, infatti, uno dei siti più attrattivi per il "seawatching" (osservazione degli Uccelli marini) e in inverno, in particolare, in prossimità della spiaggia è possibile osservare diverse di queste specie e le loro peculiari tecniche di caccia.
Tutto l'anno, il gruppo dei Laridi è certamente quello più rappresentativo: gabbiani reali e comuni, corallini e corsi, rosei e zafferani, gabbianelli e raramente i pontici che, insieme a Beccapesci, Fraticelli, Sterne comuni, offorno al birdwatchers la possibilità di una osservazione ravvicinata. Ma non solo! Berte maggiori e minori, Cormorani e Sule, Stercorari mezzani e Labbi, volano a bassa quota per catturare le loro prede.
Sullo specchio d’acqua del canale di foce, dopo la creazione della piccola diga, si è creato il luogo preferito per Folaghe, Gallinelle d'acqua e Tuffetti ma qui si posano spesso gruppi di anatre come Fischioni, Codoni, Alzavole, Germani reali, Mestoloni, Moriglioni, Morette e le più caratteristiche Morette tabaccate.
I Limicoli affollano la Foce e la battigia durante le migrazioni, in buoni numeri e con discreta varietà di specie, anche rare. Qui, sulle dune in prossimità della Foce nidifica il Corriere piccolo (Charadrius dubius) ed il Fratino, quest'ultimo divenuto flag-species per la tutela degli Habitat litoranei.
Fratino Charadrius alexandrinus presso la Foce
Culbianco Oenanthe oenanthe in sosta presso la Foce durante la migrazione
Agli inizi della primavera a mare si possono osservare i gruppi di Marzaiole, anatre migratrici il cui nome indica anche il principale periodo di transito, e in volo si può scorgere il rapido batti d’ali dei Mignattini, piccole sterne di colore scuro. Nel periodo primaverile, lungo la battigia è possibile ammirare ulteriori specie di limicoli, tra i più caratteristici: Beccacce di mare, i gambecchi, piovanelli, Piro piro piccoli, Combattenti e corrieri.
Le associazioni vegetali presso la Foce dei Regi Lagni attirano, in gran numero, anche i piccoli passeriformi, dai più comuni, come luì piccolo, usignolo di fiume, beccamoschino, cardellino, verdone, verzellino e passera mattugia a specie più rare che, durante le migrazioni, possono occasionalmente essere osservate.