Bibanesi : impasto fatto con olio d’oliva, lungamente lievitato, spolverizzato di sesamo e modellato a forma di tozzi grissini;
Bussolai : antico pane dei pescatori, consumato abitualmente durante le lunghe giornate di lavoro in alto mare, una sorta di taralli salati;
Ciabatta : oggi diffusa in tutta la penisola, nata negli anni ’80 grazie alle farine ricche di glutine lanciate sul mercato da Arnaldo Cavallari;
Ciopa : il pane più diffuso della regione, ottenuto con pasta dura, caratterizzato dalla compattezza della mollica e dalla friabilità della crosta. La forma finale ha generalmente quattro o sei punte, ma può assumere anche le sembianze di foglie o banane, (prendendone il nome), di pagnotta (mantovana), o di torciglione (giraffa);
Montasù : oggi uno dei prodotti più diffusi del Veneto, che cambia di pezzatura a seconda delle regioni del nord Italia dove è preparato. Il nome si spiega dall’aspetto, generalmente due pastelle sormontate e incrociate. Pane di colore dorato presenta crosta friabile e mollica compatta;
Pan biscottato : di antica tradizione era il pane di riserva, utilizzato quando si esauriva quello fresco; suo simile è il “pan scaferò”, modellato a forma di foglia, che deve il suo nome al ripiano delle case contadine in cui veniva conservato;
Pane azzimo: testimonianza della presenza ebraica nel Ghetto di Venezia fra il 1516 al 1797;
Pane di mais : anticamente nelle zone del vicentino il pane non era un alimento così presente, e veniva sostituito dalla polenta di granturco. Nei paesini di montagna si aggiungeva alla farina bianca dosi variabili di farina di mais;
Piava : generato da un impasto “duro” fatto con grano tenero, modellato in piccole forme arrotolate, incise dopo la lievitazione per ottenere durante la cottura la fuoriuscita della caratteristica forma tripartita;
Puccia : nome di una schiacciata croccante (pane poco lievitato) che nel dialetto della montagna bellunese indica qualcosa di malriuscito;
Rosetta : erede del panino degli imperatori “Kaiser semmel”, pare giunto a Venezia alla fine dell’800, durante la dominazione austriaca, quando Francesco Giuseppe portava con se il suo panificatore di fiducia;
Spaccatina : pagnottella dall’aspetto più o meno oblungo, incisa da un taglio profondo