Nel linguaggio comune si usano frequentemente questi termini per definire diverse tipologie di elaborati grafici e molto spesso si tende a confondersi usando termini non appropriati.
Le carte d'uso costituiscono un'insieme visivamente unitario, in modo che ogni pezzo richiami l'insieme.
Il biglietto da visita viene inventato in Francia attorno al 1700. In Italia iniziarono a diffondersi attorno al 1730. Il biglietto da visita è ricordato in una commedia di Goldoni, "Il Cavalier Giocondo", del 1755. Il biglietto da visita o biglietto di visita è una tessera, tipicamente in cartoncino, da 200 gr/m2, con nome e cognome spesso integrati da una serie di altri dati personali organizzati in un layout artistico originale e personalizzato di formato utile per essere riposto nel portafogli (85mm x 55mm). Il requisito più importante è la sua memorabilità.
La carta si stampa su foglio formato A4 in verticale e va ripiegata in tre sezioni per essere imbustata: i contenuti saranno modulati su questa tripartizione. Ancora una regola deducibile dalla pratica suggerisce di non inserire dati significativi sul lato sinistro della lettera, perché essa probabilmente sarà archiviata dal destinatario pinzandola su quel lato. stampare anche sul fondo, sullo spazio riservato al testo, purché si abbia l’accortezza di non superare una retinatura leggera, per non disturbare la lettura del testo. La redazione della lettera segue norme consolidate, diverse a seconda delle nazioni, nella posizione dell’indirizzo, dell’oggetto, della data e della firma. Il grafico fornirà un modello di impaginazione al committente perché questi possa avere un comportamento omogeneo nella redazione della corrispondenza.
La busta normalizzata misura 22x11 cm; si può stampare in offset in bianca o volta con aree di rispetto perché la macchina da stampa ha bisogno di 1 centimetro di pinza al margine per poter afferrare la busta e portarla sotto l’area stampante. Secondo la normativa postale, la facciata della busta ha zone di rispetto dove non si deve porre alcunché. L’indirizzo del destinatario va posto sulla metà di destra della busta, l’indirizzo e il logo del mittente possono essere collocati a piacere, purché sulla busta siano nelle zone consentite.
Le aziende con una corrispondenza di una certa rilevanza stampano il segue pagina, un foglio che riporta solo il marchio dell’azienda informato ridotto. Nella corrispondenza si usa la carta intestata completa come primo foglio, e per i successivi il segue pagina.
Il volantino è una pubblicazione cartacea stampata su di una o entrambe le facciate. Si usa per informare in maniera veloce ed incisiva il possibile fruitore. Viene usato per promuovere degli eventi, delle attività commerciali, per pubblicizzare nuovi prodotti e servizi, per promozioni di varia natura etc. Può assumere vari formati ma generalmente si preferiscono i formati tascabili per fare in modo che il fruitore possa ritirarlo e leggerselo con calma. Viene distribuito generalmente su luoghi pubblici ben frequentati dalle persone destinatarie del messaggio: bar, palestre, centri benessere e luoghi di incontro in genere. Graficamente dev’essere impostato in modo che il messaggio sia molto chiaro e persuasivo evitando inutili fronzoli. Deve contenere quella che in gergo viene chiamata “Call To Action”, ossia la chiamata all’azione; un riquadro o comunque un elemento grafico che spicchi su tutto il resto per incentivare una reazione al messaggio. Una call to action può essere ad esempio: chiamaci per un preventivo o per una consulenza, oppure visita il nostro sito web etc.
Il pieghevole, chiamato anche col termine francese dépliant è un piccolo foglio stampato e piegato che si distribuisce a scopo pubblicitario, promozionale, informativo etc. Lo scopo del depliant è di fatto molto simile a quello del volantino ma strutturalmente è un pò più complesso e ricco di informazioni. Viene usato per promuovere e pubblicizzare eventi, attività commerciali in modo più esauriente rispetto al semplice volantino o flyer. Viene anch’esso distribuito su locali pubblici ma spesso viene anche usato dal reparto commerciale di un’azienda per presentare in modo più approfondito l’attività. Deve assumere, graficamente, un forte carattere emozionale e non dovrebbe contenere informazioni troppo tecniche. E’ una sorta di estensione del biglietto da visita.
Un opuscolo o brochure (termine importato dalla lingua francese) è uno stampato composto da un numero limitato di pagine (8/16). Generalmente è destinato alla presentazione di un’attività commerciale o a dare informazioni di carattere generale e pratico. Assume l’aspetto di un piccolo catalogo, rilegato solitamente con punto metallico (graffe). Raramente viene distribuito in locali pubblici visto i costi per la realizzazione grafica, servizio fotografico, redazione dei testi e stampa. Solitamente viene usato dai commerciali o i rappresentanti per illustrare l’azienda e lasciarlo al cliente alla fine di un colloquio conoscitivo. Non essendo un vero catalogo prodotti ed essendo composto da poche pagine si tende ad impostarlo graficamente in modo da trasmettere un messaggio emozionale che veicoli i valori dell’azienda e il suo plus valore. Informazioni tecniche e informazioni più dettagliate generalmente vengono omesse in questa tipologia di comunicazione.
Il catalogo rappresenta il massimo in termini di quantità di informazioni che un’azienda può offrire al proprio cliente. Generalmente è suddiviso in una prima parte di presentazione dell’azienda e da una seconda costituita dai prodotti/servizi che la stessa fornisce. Spesso i prodotti sono corredati da una scheda tecnica specifica e talvolta anche dal prezzo. Il catalogo generalmente è molto tecnico e per questo non è destinato al grande pubblico. Viene usato dai commerciali, dai rivenditori e in generale da una clientela che ha bisogno di effettuare ordini sulla base di informazioni e specifiche tecniche ben definite.
La locandina può essere confusa con il manifesto ma detiene comunque alcune differenze.
Fondamentalmente la principale riguarda la sua occasione d’uso, il suo nome deriva dall'essere inizialmente esposta dentro le locande, gli antichi alberghi, per informare i viaggiatori. Difatti, spesso viene appesa all’interno di mezzi pubblici, sulle vetrine o in punti vendita. La locandina informa su avvenimenti, manifestazioni, spettacoli, corsi di formazione.
Un altro elemento che la differenzia dal manifesto è la sua dimensione, relativamente più piccola e minuta.
Il manifesto è uno strumento usato nelle pubblicità ed è un semplice foglio di carta che viene affisso in luoghi pubblici o di ritrovo come centri commerciali, negozi, manifestazioni e così via.
I manifesti possono promuovere un evento importante, una promozione, una nuova apertura ma anche dei veri e propri nuovi prodotti.
Di solito, i manifesti hanno una dimensione standard pari a 70×100, cioè di media grandezza e fattibili per ogni azienda.
Il punto cardine è sicuramente l’immagine che deve essere di grande impatto e catturare l’attenzione di ogni passante o ipotetico cliente.
I poster sono grandi manifesti rettangolari e orizzontali (quindi il lato lungo rappresenta la base e il lato corto l'altezza). Vengono affissi solitamente in ambiente esterno, in luoghi pubblici prestabiliti. Il classico formato è 6x2,8m o anche detto "12 fogli" in quanto composto da dodici fogli, ciascuno di dimensioni 1x1,4m.
Deve avere estrema sinteticità (di solito i poster sono messi in luoghi di passaggio, ad esempio lungo una strada, dove i tempi a disposizione per la lettura sono minimi).