BYOD è un acronimo britannico Bring your own device, che letteralmente significa “porta il tuo dispositivo”, in pratica “utilizza il tuo smartphone, iPhone, iPad, Tablet, Notebook, Pc in ufficio o a scuola”.
Il valore aggiunto del BYOD è proprio l’aspetto inclusivo, ovvero la possibilità di lavorare a scuola per lo studente con tutto quello che è possibile utilizzare anche a casa. Il proprio familiare strumento può essere sempre a disposizione, facilitando sicuramente l’apprendimento.
Risulta chiara la necessità che, anche in aula, questi strumenti siano delle leve di crescita sfruttando quelle potenzialità che sono intrinseche:
L’uso dei dispositivi promuove l’autonomia;
Il digitale trasforma gli ambienti di apprendimento poiché si supportano i diversi stili di apprendimento;
Il digitale favorisce l’inclusione, abbattendo le barriere spazio-temporali e culturali;
L’uso dei dispositivi facilita la collaborazione;
L’uso consapevole dei dispositivi è esso stesso educazione: la scuola deve insegnare a “governare” questi strumenti per formare cittadini digitali, per entrare nel mondo del lavoro.
Un Padlet è una “bacheca virtuale” sulla quale possiamo caricare, posizionare e condividere qualsiasi tipo di file e materiali: immagini, pdf, video, link per accedere a siti. Visivamente si presenta come una sorta di parete a cui vengono “appesi” dei post-it con informazioni e contenuti vari.