POSTA DEI LETTORI

Caposervizio MAYA (3A)

social già dalla primaria... purtroppo!

a cura di Maya (3A)

Per questo numero del giornale scolastico, la Posta dei lettori ha deciso di includere anche gli alunni delle classi quinte di Campagna Lupia e Lughetto. La domanda che abbiamo posto loro è stata: hai i social? Se sì, come li usi?


Abbiamo voluto fare questo sondaggio perché al giorno d’oggi i social sono diventati essenziali per noi ragazzi: ognuno si è creato il suo mondo dentro un telefono. Con la Redazione abbiamo voluto capire se i social sono arrivati anche alle elementari.


Nei tre grafici sotto si possono vedere quanti ragazzi hanno i social, quali social hanno e soprattutto come li usano.


Avete i social?

Quali social avete?

Per cosa li usate?

Questi sono stati i risultati dei grafici. Devo dire che appena letti i bigliettini sono rimasta un attimo sbigottita: mi aspettavo che la maggior parte dicessero di no e di non avere neanche il telefono. Pensavo questo forse perché mi basavo sul fatto che io e i miei coetanei in quinta non avevamo social, per scriverci usavamo gmail e non avevamo neanche il telefono con una SIM.

In soli 3/4 anni si sono visti dei grossi cambiamenti. Io ora non sto giudicando i bambini o i genitori che li lasciano fare, perché quelle sono scelte; io sto solo cercando di far capire com’è cambiata e com’è ora la nostra società.

Mi hanno colpito molto gli alunni che utilizzano tik tok, instagram e snapchat: un bambino di quinta elementare che usa già questi social - che sono un mondo orribile - fa riflettere. Mi ha colpito soprattutto qualcuno che ha detto che utilizza twitter, facebook e discord: sinceramente discord non sapevo minimamente cosa fosse fino all’anno scorso; ma facebook e twitter credo sia al limite dell’impossibile, io sono in terza media e non mi verrebbe mai in mente di scaricarli, poiché credo siano la fonte principale della disinformazione.


Questo sondaggio mi ha fatto molto riflettere su come stia cambiando la società e che ormai nessuno si scandalizzi così tanto se un bambino di 10 anni pubblica delle foto o semplicemente possiede un social. Poi ci chiediamo perché i ragazzi rimangono attaccati al telefono costantemente: se iniziano già a questa età a possederne uno e avere dei social, non c’è da meravigliarsi!

cyberbullismo "innocuo": davvero?!

a cura di Maya (3A)

Al giorno d’oggi si parla spesso di casi di cyberbullismo che portano anche a gravi conseguenze. Molti ragazzi non si rendono conto che anche creando un gruppo per sparlare di qualcuno si sta parlando di cyberbullismo, e se la vittima lo viene a scoprire ci potrebbero essere gravi conseguenze: sia per la vittima, in quanto potrebbe spingersi al suicidio, e anche per chi ha creato il gruppo, in quanto potrebbero rischiare una denuncia.


Quindi con la Redazione abbiamo deciso di fare un sondaggio, chiedendo quanti alunni della scuola Secondaria hanno subito o commesso cyberbullismo. Il grafico che segue ci dà un'idea del fenomeno.

Molti dei “colpevoli” si sono giustificati dicendo che venivano presi in giro a loro volta: secondo me a maggior ragione se venivi preso in giro non avresti dovuto creare un gruppo per prendere in giro qualcuno, in quanto sai già come ci si sente e non credo sia la sensazione più bella che si possa provare.

Questo lo dico per esperienza personale, in quanto anche io in primis venivo presa in giro e tutt’ora ogni tanto capita. Ma ormai non me ne importa più di tanto. La mia filosofia è “vivi e lascia vivere”: tuttavia so che molte persone ci rimangono male se si fanno commenti o vengono prese in giro e hanno pienamente ragione. Credo che ognuno di noi debba prendersi l’impegno di non prendere in giro gli altri, ma lasciar vivere serenamente.


Di seguito riporto alcuni episodi che gli alunni della scuola secondaria hanno raccontato:







Questi sono solo alcuni degli episodi riportati nel sondaggio. Quello che mi ha colpito di più è il primo: mi ci ritrovo molto, anche io ho questo pallino. E’ una cosa che probabilmente sarà sempre con me, ma ho trovato le persone giuste che mi aiutano molto. Il mio consiglio è parlarne con chi vi è più fidato, un prof, un genitore, un amico, persone che vi possano aiutare. Io ce l’ho fatta solo così: ho chiuso con le amicizie che mi facevano male e ora ho i miei amici, che si possono contare sul palmo d'una mano, sono pochi ma buoni.


Spero che questo articolo sia utile e che porti molte persone a riflettere, sia su loro stessi che su come si approcciano agli altri: sono le basi per diventare una persona migliore!