Libri


di Patrizia Ercole | 22 set. 2021

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di Patrizia Ercole | 30 lug. 2021

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di Patrizia Ercole (Autore)


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Edizione Portoghese | di Patrizia Ercole | 10 ago. 2021

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Edizione Inglese | di Patrizia Ercole e Silvestra Sbarbaro | 7 ago. 2020

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di Patrizia Ercole, Andrea Basevi, e al. | 5 dic. 2019

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Vivian Maier - Ignota a me stessa

di Patrizia Ercole e Silvestra Sbarbaro - Sillabe editore - gennaio 2020

https://www.sillabe.it/it/monografie/782-vivian-maier-ignota-a-me-stessa.html

Una cosa che si nota, o si vive, guardando le fotografie di Vivian Maier, è il gioco pudico e sfacciato dell'identità: specchi usati come finestre trasparenti, rimbalzi tra "io" e "non-io", ombre che annunciano, denunciano, ironizzano, esorcizzano l'assenza. Come ogni fotografo, ma molto di più, Vivian Maier non solo mostra il mondo, ma mostra il proprio guardare. Più che un gioco, è una danza di corpi e di sguardi che a tratti si fa vertiginosa, e pericolosa. Sarebbe abbastanza: ma Patrizia Ercole e Silvestra Sbarbaro hanno aggiunto il loro sguardo, che è molto particolare. Ai modi estetici, psicologici, esistenziali, sociali, di guardare quelle immagini, hanno aggiunto uno sguardo drammaturgico. Oltre a entrare in quel gioco come nuovi soggetti, nuove danzatrici, creando un testo, per la stampa e per la voce, hanno dato una misura (provvisoria), una "durata", una unità-di-discorso, una zona di senso, all'abisso seriale delle immagini. Mettendo in (un) teatro alcune di quelle immagini, e parlandone (non in didascalia, ma in controcanto) sono state, per l'austera e sfuggente straniera, amichevoli e ospitali.

Roberto Piumini


Un bellissimo testo di Patrizia Ercole e Silvestra Sbarbaro esplora e dà voce alla mente e al cuore di una delle maggiori fotografe del Novecento, Vivien Maier, sconosciuta in vita, oggi ammiratissima quanto misteriosa nei suoi splendidi scatti e autoritratti. Questa magica Mary Poppins, di professione bambinaia a Chicago, si confessa in un monologo teatrale efficacissimo che legge le fotografie (consultabili in rete) con grande finezza. Sicché oltre a una storia che ha dell’incredibile di una grande artista, queste pagine sono a loro modo una lettura critica che guida con sicurezza nel labirinto delle immagini e della vita.

Massimo Bacigalupo

Video presentazione del libro Vivian Maier - Ignota a me stessa


“Amo i gatti perché sanno vedere al di là, oltre l’orizzonte ristretto di noi umani.”

La citazione tratta dal testo di Patrizia Ercole e Silvestra Sbarbaro, riferita al gatto di Vivian Maier, è la chiave di lettura di questo intenso ritratto della vita e delle opere della fotografa - bambinaia e ne è insieme la percezione di quella che era la sua visione.

Le autrici vedono oltre le foto come Vivian vedeva oltre le persone che ritraeva.

Non semplice e irta di insidie, quali l'agiografia e il didascalico, la narrazione di una vita vissuta nell'ombra, la quasi non vita di una donna che si nascondeva anche a se stessa, che con una Rolleiflex professionale fotografò in bianco e nero mezzo secolo e mezzo mondo. Dalle strade delle grandi città americane, alla campagna francese, all'oriente, per arrivare fino al cimitero di Staglieno di Genova, la mia città, di cui si ritraggono pure i panni stesi come bandiere, permeati di un odore di pesce fritto che pare impresso nei negativi.

Facile cadere dunque nella banalità di una sequela di luoghi e dati e belle foto, ma le due autrici, di cui una, Patrizia Ercole, è anche la sensibile interprete dell'omonimo e struggente spettacolo tratto dal copione, hanno schivato abilmente tale trappola.

Ercole e Sbarbaro hanno ideato una geniale struttura drammaturgica che ha consentito di entrare nella mente della fotografa e nel contempo di seguire con curiosità crescente le fasi della sua vita, incastonate nelle sue riflessioni. Il testo è infatti concepito su due piani, Vivian che racconta se stessa alle soglie della sua morte, avvenuta nel 2009 a Chicago e il suo pensiero fotografico, dietro ad ogni foto.

Le foto di bambini e coppie di innamorati, di lustrascarpe e di uomini d'affari, di vecchie signore e derelitti, sono momenti che Vivian ha catturato, momenti epifanici, che le affilate e poetiche parole del testo ci aiutano a cogliere nella loro pienezza. Momenti rivelatori di centinaia di vite di sconosciuti, che l'obbiettivo ha catturato e che “il pensiero fotografico” ci rende palpabile.

Si presume dietro a tutto ciò lo scandagliare di una spropositata mole di documenti.

Accurate ricerche e sofisticata tecnica drammaturgica si fondono nella fluidità di un'opera che tanto il lettore quanto lo spettatore possono apprezzare.

Balza vivido il concetto che Vivian non si nascondeva nell'ombra per spiare il mondo, non è il suo il tratto morboso di una guardona, bensì di chi come nella epigrafe di Emily Dickinson, si ritenga un Nessuno.

Io sono Nessuno! Tu chi sei?

Sei Nessuno anche tu?

Allora siamo in due!

Non dirlo! Potrebbero spargere la voce!

Altrettanto triste forse che essere guardona.

La sua era una fuga dalla vita, e dal contatto umano.

In disparte da un mondo di cui aveva cominciato a diffidare molto presto, quando qualcuno con la bonomia di un nonno le aveva frugato sotto il cappottino, cresciuta con la durezza della madre da cui aveva imparato l'arte della fuga. Una vita dedicata agli altri, quella di Vivian, tanto nel lavoro di bambinaia quanto in quello di ritrarre persone in ogni angolo del mondo, alla ricerca di istanti rivelatori, per se stessa o per nessuno.

Solo il caso ha permesso di scoprire questo tesoro, ma con astuzia e pudore le due autrici non svelano l'intrigante finale della storia della vita di Vivian Maier, loro sono concentrate su di lei non sul dopo di lei.

Prezioso dono che le raffinate autrici porgono a chi sa, come loro, Vivian e i gatti “vedere oltre”.

Patrizia Monaco

Il soldatino di stagno

https://www.sillabe.it/it/musica-contemporanea/766-il-soldatino-di-stagno.html

Il soldatino di stagno di Hans Christian Andersen

di Patrizia Ercole e Andrea Basevi - Sillabe editore, dicembre 2019

Attraverso una rilettura originale di un grande classico di Andersen, viene presentata al pubblico dei piccoli lettori una nuova fiaba musicale, nella quale ogni personaggio è associato a un tema musicale e a uno strumento. La musica di Andrea Basevi segue fedelmente lo svolgersi dell'azione creando momenti magici come l'amore tra il soldatino e la ballerina o il pericoloso viaggio del soldatino sulla barchetta di carta. Età di lettura: da 6 anni.

Libri a cui a collaborato come attrice (voce recitante) o cantante.

Il Canto degli Alberi

LA MAGICA FAVOLA DI STRADIVARI E DEI SUOI VIOLINI

di Paolo Vanacore e Andrea Basevi

Voce recitante Patrizia Ercole

LIBRO + CD

Questa è la magica storia degli alberi della foresta di Paneveggio in Trentino, dove il grande STRADIVARI sceglie il legno degli abeti rossi con il quale costruisce i suoi preziosi violini, viole e violoncelli. Il giovane abete Albertello e i suoi amici raccontano di se stessi, del canto che scoprono nascere proprio da loro e dell’incontro con il geniale Stradivari. La favola, scritta da Paolo Vanacore, è accompagnata dalla melodia dei violini composta da Andrea Basevi, che è possibile ascoltare nel CD allegato al libro. I bambini, ma non solo, potranno scoprire che la musica nasce veramente nella parte più profonda dell’essere e si lega intimamente al cuore e ai sentimenti.

Paolo Vanacore, scrittore, dal 2007 si dedica anche all’attività di regista, firmando diversi spettacoli, alcuni dei quali tratti dall’adattamento dei suoi stessi racconti.

Andrea Basevi, compositore di opere per ragazzi rappresentate in Teatri italiani e stranieri, si occupa di didattica per l’infanzia con laboratori musicali e corali nelle scuole primarie.

https://www.sillabe.it/it/kids/580-899-all-acquario-con-scioli.html#/1-lingua-italiano

all'Acquario con Sciolì

Lo straordinario mondo MARINO raccontato dal simpaticissimo pesciolino sciolì

di Roberto Piumini e Andrea Basevi

Canto Patrizia Ercole

LIBRO + CD

Il grande “mago della parola”, Roberto Piumini, ha dato vita alla storia struggente del pesciolino SCIOLì e dei suoi incontri sorprendenti con alcuni dei mitici personaggi dell’Acquario (foca, lamantino, pinguino, squalo, pesce luminoso, delfino...), ognuno dei quali si presenta ai bambini con originali canzoni musicate dal noto compostiore genovese Andrea Basevi e straordinariamente illustrate da Silvia Bertoni.

Dalla canzone finale...

"C’era una volta… un pesce e un bambino,

due personaggi molto silenziosi,

però, quando uno all’altro fu vicino,

si udirono parole,

si udirono racconti,

suoni meravigliosi...

Le storie sono pesci

che nuotano nel mare,

però non sono mute,

e sanno raccontare..."

Foody come natura vuole

Libretto di Roberto Piumini / Musica di Andrea Basevi

canto Patrizia Ercole

con CD audio allegato contenente le canzoni presenti nel volume!

Foody come natura vuole parla attraverso la poesia, l’ironia, la musica e il gioco, del rapporto con il cibo. L’opera prevede 15 personaggi che possono essere interpretati da bambini o ragazzi: Arancia, Banana, Basilico, Carota, Cipolla, Fico, Limone, Mais, Mela, Melograno, Noce, Patata, Pera, Pomodoro, Riso. A questi ruoli sono affiancati due personaggi adulti: il Cuoco e la Pittrice che possono essere cantati anche da voci giovanili. Le parti solistiche dei personaggi principali sono brevi e semplici dando la possibilità a più ragazzi di partecipare all’opera. Ogni personaggio ha la sua canzone formata da strofe e ritornello e deve essere interpretata dal solista nelle strofe e dal Coro nei ritornelli.Ma si può cantare tutta la canzone da solista strofe e ritornello, tutto insieme. Ogni canzone è diversa da tutte le altre, così che ciascun personaggio ha il suo ritmo, la sua melodia. L’opera diventa quindi un grande minestrone di cose buone, perché la musica ha il potere di mischiare con fantasia tutte le emozioni che proviamo.

Prova ad interpretare un personaggio ed invita i tuoi amici a far parte del Coro. Poi ognuno di loro può prendersi un personaggio e tu far parte del Coro. Tutti possono far parte del Grande Coro che canta i ritornelli delle canzoni entrando così nel vivo della storia e partecipandovi attivamente (nel libretto – nei ritornelli – le parti del Coro sono indicate in corsivo).

Nel CD allegato al libro trovi le canzoni di tutti i personaggi frutta e ortaggi, puoi cantarci sopra ed imparare velocemente le canzoni che ti piacciono di più.

* * * *

Il libretto dell’opera è di Roberto Piumini, tra i più importanti poeti e scrittori per ragazzi. La musica è di Andrea Basevi, compositore di opere per ragazzi rappresentate in Teatri italiani e stranieri.

* * *

Note per il CD

Soliste Eugenia Cuomo Ulloa* Tracce 04, 09, 13, 16 / Alessandra d’Ancona* Tracce 01, 14, 16 / Paola Molfino Tracce 02, 03, 05, 06, 07, 11, 12, 15 / Elena Papini* Tracce 08, 10, 16

Coro Eugenia Cuomo Ulloa*, Alessandra d’Ancona*, Patrizia Ercole, Paola Molfino, Silvia Olmi, Elena Papini*, Biancalice Sanna

*cantanti dell’Accademia Vocale di Genova

Cd registrato nel luglio 2015 presso Zerodieci Studio di Genova / Tecnico del suono Luca “Nash” Nasciuti

O Canto da chuva:

o poder que cada criança tem de mudar seu próprio destino

Copertina flessibile – 10 agosto 2021

Edizione Portoghese di Patrizia Ercole (Autore)

Uma pequena história, suspensa entre fantasia e realidade, ambientado no Brasil, na favela de Guacuri, na Grande São Paulo. Aqui a jovem protagonista vive com sua mãe e freqüenta o Centro Oscar Romero, onde canta no coro Pequenas Vozes. Um céu implacavelmente azul ameaça o concerto do coro e é apenas a determinação das crianças que mudará a realidade.