Salve a tutti! Mi chiamo Francesca Bozza, ho 50 anni e vivo a Castellaneta in provincia di Taranto. Insegno Fisica da 17 anni nel biennio degli istituti tecnici e professionali. La mia “avventura” di insegnante è cominciata un po’ per caso e un po’ per vocazione. Chiamo il mio lavoro un’avventura perché l’ho considerato tale dal primo momento che sono entrata in un’aula e mi sono seduta in cattedra e ancora adesso, che ritengo di aver acquisito un po’ di esperienza in più, per me ogni anno scolastico comincia con il batticuore, come la prima volta, e una grande curiosità e voglia di mettermi in gioco con nuove classi. Penso che ogni anno sia una nuova scoperta e una grande occasione per imparare qualcosa in più. Perché, il mestiere dell’insegnante non si impara sui libri ma sul campo e a contatto con i ragazzi.
Io sono laureata in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio al Politecnico di Bari, e dopo la laurea ho avuto l’opportunità di fare diverse esperienze di stage, prima in un’azienda metalmeccanica e poi presso studi tecnici di ingegneria. Quindi, il mio approccio al mondo del lavoro non è stato nella scuola ma in una realtà aziendale, che per certi aspetti, come quelli organizzativi, non è poi tanto diversa. Anche la scuola è un’azienda gestita da un dirigente, in cui lavorano dei docenti che hanno la responsabilità di gestire a loro volta delle classi. L’unica differenza sta nel fatto che, chi lavora in azienda ha lo scopo di produrre qualcosa, ottenendo risultati tangibili e immediati, quindi rispettando tempi di produzione e norme di qualità, mentre l’insegnante deve svolgere un programma preventivo fatto sempre di scadenze e verifiche intermedie che non può dare però risultati tangibili immediati. Noi docenti non produciamo pistoni per automobili, noi formiamo dei ragazzi, li aiutiamo a crescere e a maturare oltre che a insegnare loro le discipline curriculari. Pertanto, gli effetti del nostro lavoro si possono toccare con mano solo nel lungo termine. Un insegnante non potrà mai essere certo di aver seminato bene se non quando vedrà le sue piantine ormai cresciute.
Ritorno al racconto della mia avventura. Mi sono inserita nelle graduatorie istituto della provincia di Taranto per la prima volta nel 2007 ma la mia prima chiamata per un incarico annuale è arrivata da un istituto tecnico paritario, una delle tante scuole private a cui avevo inviato la domanda di messa a disposizione. Ricordo ancora quella telefonata e il colloquio con la dirigente scolastica. Avevo il cuore in gola perché è stata una sorpresa. Non mi aspettavo che assumessero proprio me senza esperienza. Poi mi sono trovata all’improvviso catapultata in aula e per la prima volta seduta dietro una cattedra davanti ad una classe di quindicenni che mi scrutavano curiosi. Ritengo di essere stata fortunata e mi sento di ringraziare di cuore quella dirigente che ha avuto tanta fiducia in me e mi ha confermato come docente di Fisica nella sua scuola per 3 anni consecutivi. Il mestiere di insegnante l’ho imparato giorno per giorno grazie al confronto con i ragazzi e anche al supporto dei miei colleghi. Devo ammettere che mi ha subito entusiasmato come lavoro perché io sono una persona a cui piace organizzare la propria attività e gestirla in piena libertà. E ritengo che il lavoro dell’insegnante, a differenza di altri, dia questa possibilità di operare liberamente, programmare e gestire i tempi tenendo soprattutto conto delle potenzialità ed esigenze della classe.
Questa prima esperienza di insegnamento si è rivelata utile anche perché mi ha permesso poi di lavorare come docente in corsi di formazione professionale regionali, riguardanti tematiche ambientali, e rivolti ad adulti. Devo ammettere che nel ruolo di formatrice mi sono sentita ancora più a mio agio perché tra i corsisti c’erano anche giovani laureati con i quali, in alcuni momenti della lezione, nascevano momenti di scambio culturale che arricchivano anche me come docente.
Poi, nel 2010 mi sono trasferita a Gallarate in provincia di Varese per seguire mio marito, avvocato e anche lui docente di Diritto nella scuola secondaria di secondo grado e l’avventura è proseguita nella scuola statale fino ad oggi.
Da settembre 2020 svolgo la professione di insegnante di Fisica di ruolo all’IISS “Q. O. Flacco” di Castellaneta.