Rendering di futura base lunare (immagine ESA)

RITORNO ALLA LUNA

Il futuro dell’esplorazione umana del nostro satellite

 

Dopo gli astronauti di Apollo 17 (dicembre 1972), nessun uomo ha più calcato il suolo lunare. Cinquant’anni dopo, però, la NASA, l’ente spaziale statunitense, è alla guida di un nuovo programma di voli spaziali, denominato Artemis, che ha come obiettivo quello di far scendere nuovamente equipaggi umani sulla Luna. Dopo il successo di Artemis 1 (2022), prima missione senza equipaggio, seguiranno Artemis 2 (in programma per il 2025) con astronauti a bordo intorno alla Luna, e poi Artemis 3 (forse nel 2027), che avrà il compito di far sbarcare “la prima donna e il prossimo uomo” sulla superficie lunare. Sul lungo periodo il programma Artemis prevede anche la realizzazione di una stazione orbitante intorno al nostro satellite e basi permanenti sulla sua superficie. La Luna è però nel mirino anche di altre agenzie spaziali nazionali, a cominciare da quella cinese (la CNSA) e da quella russa (la ROSCOSMOS), che si stanno consorziando per raggiungere gli stessi obiettivi del programma Artemis.  In questa nuova corsa alla Luna, però, un ruolo importante lo avranno anche alcune imprese private, che in questi anni si sono rese protagoniste della nuova "space economy".  


Le altre attività del ciclo "DALLA TERRA ALLA LUNA"