"Le giornate sono intense, le emozioni sono tra le più svariate, e l'empatia può diventare stressante: ascoltare se stess* quando si vuole ascoltare le altre persone può essere molto difficile. Il progetto passi è stato per me fondamentale per dare spazio alle mie, di emozioni. Per sciogliere quel legame districato tra la mia storia e le storie di altr*. Per me è stato prendersi un momento, uno spazio, per respirare, per ascoltare la musica e il corpo, per farsi dire da sé stess* cosa sta succedendo internamente. "
A.- Volontaria a Corinto
"Mi sento leggera, mi sento come se fluttuassi leggera, perchè i pensieri pesanti sono partiti. Mi sono sentita come una barca che galleggia sull'acqua in una giornata di sole."
M.- Partecipante congolese delle sessioni al centro Babel
"Non potrei immaginare la mia permanenza di volontario in Grecia senza. PASSI ha davvero scandito, ogni settimana, il tempo trascorso ad Atene. La possibilità di abitare uno spazio-tempo profondamente intimo e privato e, contemporaneamente, per definizione comunitario; di poter esplorare e interrogare seriamente corpo e spirito è una pratica cui ognuno di noi dovrebbe poter accedere nella quotidianità, travalicando le rispettive situazioni contingenti."
E.- Volontario ad Atene
Il progetto passi è stato per me un'occasione unica per mettermi in gioco ed entrare in contatto con tante esistenze vicine, ma lontane alla mia. Occasione di scoprire le loro storie in uno sguardo, che dietro ad un sorriso nascondeva tante emozioni differenti. Mi ha dato la possibilità di sentire la connessione tra i corpi in movimento, talvolta anche fuori dal ritmo della musica, coordinati tra di loro. Mi ha permesso di liberarmi dal giudizio del "giusto" o "sbagliato" nell'espressione del proprio sentire attraverso il corpo in movimento e poi attraverso il simbolo. Dal punto di vista professionale mi ha fatto scoprire e sperimentare la possibilità di esprimersi attraverso canali differenti, quali il corpo o il simbolo.
-Nicole Fiorentini, tirocinante Passi.
"Questa è la guerra che ha devastato il mio Paese, e voglio parlare di quella guerra che ha abbandonato il mondo, la mia famiglia è sparsa, non vedo i miei figli da anni. Prima eravamo nelle nostre case, adesso nei campi. Aspetto i documenti, voglio vedere i miei figli."
M. - Partecipante siriana delle sessioni a Corinto
Trovarsi tutti i giorni a contatto con le difficoltà delle persone mette a dura prova, e può mettere anche di fronte ai propri limiti. Per queste ragioni, ritrovarsi a lavorare con le modalità del progetto, il simbolo, il corpo e la parola, si è rivelato uno strumento molto potente sia per il superamento delle barriere linguistico culturali, che per quanto riguarda il potenziale che questi linguaggi portano con sé. Grazie a questo progetto ho avuto la possibilità di sperimentarmi in diversi ruoli, di usare linguaggi che ritengo assolutamente versatili e potenti, e di incontrare persone che mi hanno lasciato un segno indelebile nel cuore.
-Ester Paldino, tirocinante Passi.
"Movimento libero che permette di definire anche il modo in cui ci si vuole vivere il viaggio, tra avventura ludica e catartica ed esperienza emotiva ed introspettiva, il tutto, sempre accompagnato da una voce narrante che funge da guida. Uno spazio per la mente, uno spazio per il corpo, uno spazio per ascoltarsi e ritrovarsi."
S. - Volontario a Corinto
Osservare il cambiamento e i benefici di questo percorso non solo in me, ma anche nelle altre persone è stato emozionante. In questi mesi, ho compreso l’importanza e il valore di portare questo metodo nel contesto emergenziale, che lascia poco spazio al benessere dell’individuo, alla leggerezza, al senso di appartenenza o alla ricerca di supporto e piacere nell’interazione con l’altro. Ho infatti osservato come PASSI, nelle sue sfumature, riesca a toccare e accogliere molte di queste necessità, assumendo un valore diverso e personale per ogni partecipante.
-Beatrice Rebecca Volta, tirocinante Passi
Il Progetto PASSI è stata un'esperienza che mi ha permesso di crescere non solo professionalmente, ma anche personalmente. Il contesto in cui si è costruito il progetto richiede prontezza e flessibilità, il che ha messo nuovamente alla prova le mie capacità di adattamento. Osservare le sessioni, co-condurre e partecipare mi ha concesso di sviluppare delle competenze e attenzioni analitiche riguardo al movimento e l'espressione tramite il corpo. Inoltre, lavorare con il corpo richiede onestà e trasparenza con se stesse e con il team, e in questo percorso siamo riuscite a sostenerci vicendevolmente davanti alle sfide che ci si presentavano.
-Lucia Meroni, tirocinante Passi
In questo percorso siamo partite da noi stesse per arrivare all'Altro. Viverlo sulla mia pelle mi ha fatto comprendere ed interiorizzare la potenza con cui smuove emozioni, crea connessioni, rafforza legami. Il Progetto Passi si basa su una modalità di fare supporto psicologico completa e per questo efficace: in quanto si prende cura a 360° di tutte le parti di cui siamo fatti (Corpo, emozioni, parole), avvicinandole e rimandandocele come una unica: ritrovarsi integri, interi e uniti con sé stessi per poi trovarsi uniti con gli altri e con il resto del mondo. ll benessere, la consapevolezza e il piacere che genera è ogni volta sbalorditivo! Penso che tutti dovrebbero avere l'opportunità di sperimentarlo.
-Silvia Pescatore, tirocinante Passi
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